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Fedrigoni entra nella tecnologia RFID e nelle etichette intelligenti: acquisita la quota di maggioranza di Tageos

Il Gruppo Fedrigoni annuncia l’acquisizione della maggioranza di Tageos, azienda protagonista a livello mondiale nella progettazione e produzione di inlays (inserti) e tag RFID, con sede a Montpellier, in Francia, e ulteriori uffici per la vendita, la ricerca e sviluppo e le operations in Germania, Stati Uniti, Hong Kong e Cina.

Tageos ha un potenziale di crescita molto al di sopra della media dell’industria RFID. La domanda in rapido aumento, da parte dei clienti e del mercato, di inlay RAIN RFID (UHF) e NFC (HF) innovativi e di alta qualità (che consentono alle aziende di digitalizzare la loro offerta di prodotti) comporta la necessità di una continua espansione del business per garantire una crescita profittevole. Con quest’operazione Fedrigoni acquisisce la maggioranza del capitale di Tageos dagli attuali azionisti, ovvero il fondo di venture capital New Fund e i fondatori storici dell’azienda, che manterranno le proprie posizioni di leadership nella società. Come parte dell’accordo, Fedrigoni potrà esercitare il diritto di rilevare le restanti azioni di Tageos in futuro.

Grazie a questa acquisizione, Fedrigoni rafforza la sua posizione di terzo player al mondo nei materiali autoadesivi (attraverso numerosi brand come Arconvert, Manter e Ritrama) portando ulteriore valore ai clienti nei mercati in cui opera, quali food, wine&spirits, cosmetico, sanitario e farmaceutico. Inoltre, il Gruppo consolida la sua quota di mercato in aree strategiche quali il commercio al dettaglio, la logistica e le applicazioni industriali. L’operazione creerà nuove opportunità anche per la divisione Paper, in particolare nel segmento del packaging di lusso, dove è sempre più importante trovare soluzioni per tutelare i marchi, verificarne l’autenticità e prevenire la contraffazione, soprattutto a seguito alla crescita esponenziale dell’e-commerce.

“Tageos è un’azienda con ottime prospettive di crescita e che opera in un settore per noi decisamente interessante, con una tecnologia e una base clienti molto complementare alle nostre – dichiara Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni -. Grazie a quest’acquisizione entriamo nel mercato delle ‘etichette intelligenti’, proseguendo la nostra strategia di continuo ampliamento dell’offerta in tutti i segmenti adiacenti più attrattivi e promettenti”.

Anche Matthieu Picon, co-fondatore e CEO di Tageos, esprime la sua soddisfazione: “Essere sostenuti e supportati dal Gruppo Fedrigoni, e dal suo azionista di maggioranza Bain Capital, ci consentirà di rafforzare ulteriormente la nostra espansione nel mercato globale e di proseguire la nostra crescita come leader di mercato negli inlays e tag RFID. I nostri clienti, presenti e futuri, accoglieranno con entusiasmo Fedrigoni e la sua offerta. Sono pienamente convinto che sia il DNA che le ambizioni delle due aziende combacino perfettamente e questo costituirà una solida base per il nostro successo congiunto”.

“Oggi aggiungiamo un ulteriore tassello al primato di Fedrigoni nel mondo dei materiali autoadesivi premium – aggiunge Fulvio Capussotti, executive vice president della divisione Self-Adhesives di Fedrigoni -. Supporteremo Tageos sia nella crescita di capacità produttiva che nella conquista di nuove aree di mercato, grazie alla pervasività della nostra forza commerciale e alla presenza geografica globale del nostro Gruppo”.

Convegno Giflex: appuntamento a Roma il 18 e 19 maggio

L’Associazione dei Produttori di Imballaggio Flessibile riunisce istituzioni, opinion leader e aziende per una due giorni dedicata al comparto e alla comprensione degli scenari all’orizzonte.

Gli stati generali dell’imballaggio flessibile si trovano il 18 e 19 maggio prossimi a Roma per il convegno “Imballaggio flessibile: in equilibrio nell’era della discontinuità”, presso l’Hotel Villa Pamphili per confrontarsi sul periodo di transizione che sta caratterizzando questo delicato momento storico.

La difficile situazione congiunturale, i nuovi scenari geopolitici e gli eventi a essi connessi, lo sviluppo sostenibile saranno al centro del dibattito. L’obiettivo è stimolare un confronto equilibrato fra urgenze del comparto e sfide sostenibili, approfondendo rischi, nuove opportunità e responsabilità necessarie per progettare il nuovo corso dell’imballaggio flessibile a partire dalla sua storia di valore.

In questo scenario di evoluzione e ridefinizione, Giflex riunisce quindi i protagonisti del settore per affrontare temi strategici per il futuro del settore alla presenza di relatori autorevoli nell’ambito istituzionale, aziendale e della ricerca.

“Due giorni che si preannunciano ricchi di riflessioni e in cui lavoreremo sulla consapevolezza della posta in gioco, fornendo visioni e proposte per affrontare il cambiamento tra emotività, preoccupazioni e soluzioni”, dichiara Alberto Palaveri, presidente di Giflex. “Davanti alla complessa situazione congiunturale aggravata dagli accadimenti internazionali, alla transizione ecologica e agli impatti della Packaging&Packaging Waste Directive dobbiamo comprendere i nuovi scenari e orientarci nelle scelte e nelle strategie per progettare il nostro futuro. È il momento di esserci!”.

Sponsor dell’evento Bobst, Dec Impianti ed Henkel.

Icom passa al digitale con HP PageWide C500 Corrugated Press

Icom, uno dei principali produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato, ha compiuto il primo passo nel suo percorso di trasformazione digitale grazie all’acquisizione di una macchina HP PageWide C500. Attraverso questo nuovo investimento nella tecnologia digitale, Icom intende migrare i volumi chiave dalla sua produzione di imballaggi flessografici per offrire ai suoi clienti soluzioni digitali avanzate.

La macchina da stampa appena acquisita sarà installata nello stabilimento Icom di Perugia nel maggio 2022. La migrazione di Icom dalla stampa flexo a quella digitale rientra nel suo piano di efficienza operativa e di potenziamento del suo profilo di sostenibilità, in linea con la crescente tendenza dei principali fornitori di imballaggi in cartone ondulato. Grazie alle robuste funzionalità di HP C500, Icom offrirà imballaggi sostenibili con volumi di stampa da brevi ad elevati, infinite possibilità creative, qualità di stampa offset, risparmiando al contempo sui costi.

“Siamo lieti di collaborare con HP e di passare al digitale grazie a una tecnologia intelligente, sostenibile e interconnessa, nel rispetto dei principi dell’Industria 4.0. In questi periodi di cambiamento e di aumento della domanda, la macchina da stampa C500 ci permetterà di offrire ai nostri clienti una nuova serie di servizi e di beneficiare di catene di fornitura ottimizzate, di risparmiare sui costi e di rimanere sostenibili”, ha dichiarato Tommaso Costantini, titolare e direttore commerciale di Icom.

Progettata con un occhio di riguardo nei confronti dell’ambiente, la C500 consentirà anche a Icom di realizzare imballaggi sostenibili, una priorità chiave per l’azienda che mira a incorporare pratiche sostenibili a ogni livello del suo processo produttivo. Avvalendosi della macchina da stampa HP PageWide C500, Icom può stampare su una varietà di materiali riciclabili e ridurre le eccedenze e le scorte obsolete, stampando solo ciò che è necessario.

“E’ entusiasmante notare come ICOM stia compiendo il passo per avviare un modello di business digitale nel proprio mercato grazie all’output di alta qualità, al flusso di lavoro e all’efficienza offerti dalla macchina da stampa C500” ha dichiarato Danilo Airaghi, sales manager Italy, HP PageWide Industrial Corrugated. “L’acquisto della C500 da parte di ICOM contribuirà anche a far crescere il suo business, rispondendo alle nuove sfide del mercato che richiedono una rapida reattività ad una elevata qualità”.

HP C500, basata sulla tecnologia HP Thermal Inkjet, offre una qualità di stampa offset per un’ampia gamma di applicazioni di imballaggio e display in cartone ondulato su fogli trattati e non trattati, offrendo testi e codici a barre nitidi, transizioni di tono uniformi e colori vividi, per volumi di stampa litografici e flexo da bassi ad alti. Progettata per la produzione di stampe di alta qualità in ambienti di produzione complessi, la macchina stampa a 75 metri lineari/min (246 piedi lineari/min) con la massima qualità di stampa con una risoluzione di 1200 npi utilizzando un milione di ugelli.

Costi e materie prime, intervista al presidente di Assografici Emilio Albertini

Stiamo vivendo una dimensione difficile e in continuo divenire. Costi energetici alle stelle, mancanza di materie prime con una domanda di mercato molto forte e uno scenario internazionale incerto e pericoloso a causa delle conseguenze della guerra che infiamma l’est Europa. Tutto questo sta mettendo a dura prova la tenuta del comparto industriale

Urge una politica energetica di largo respiro e interventi immediati per scongiurare l’impensabile che rischia di diventare realtà, il blocco del settore.

Il vertiginoso aumento dei costi – dalle materie prime all’energia – sta pesando enormemente sulle aziende, anche quelle del settore grafica, stampa e trasformazione. Il divenire caotico e incontrollato degli eventi non rende possibile fornire dati né fare previsioni, possiamo però cercare di fotografare lo stato del settore – al momento in cui si scrive – e capire cosa si stia facendo per affrontare questa che è, a tutti gli effetti, una situazione mai vista.

Ci siamo fatti accompagnare in questo arduo percorso dal presidente di Assografici Emilio Albertini.

La condizione economica del Paese e dell’intera Europa è davvero difficile e i costi esorbitanti stanno mettendo in crisi la tenuta dell’industria. Quali sono i comparti del settore che stanno soffrendo di più?

«In generale stanno soffrendo tutti, perché la crisi delle materie prime tocca tutti i comparti. La condizione peggiore però la sta vivendo, ad oggi, il mondo delle etichette, anche in conseguenza degli scioperi che si sono avuti nel nord Europa. Ci sono stati fermi macchina di alcune cartiere che, sommati alla carenza di materiale a stock sul mercato e alla grande domanda di materiale europeo, hanno messo in crisi molte aziende. Diverse produzioni si sono fermate proprio per mancanza di materiale.

Un fenomeno che si sta verificando anche nel mondo della carta grafica, tanto più se si considera che molte cartiere in Italia hanno convertito i propri cicli, passando dalle carte grafiche ad altre produzioni. Il mercato di questo settore era in netta sofferenza già da oltre un decennio e a ciò ora si aggiunge la mancanza di materia prima.

Stessa situazione anche per il comparto della cartotecnica che sta vivendo un momento di fortissimi ordini in tutti i settori – food, farmaceutica, cosmetico – ma fatica a reperire la materia prima. Tutti i canali che arrivavano dall’Oriente e dal Sudamerica sono chiusi; addirittura è persino diventato sconveniente l’import da est, perché il costo del nolo è quasi quanto quello del prodotto trasportato. Le aziende trasformatrici si devono rivolgere quindi alle cartiere nord europee che, in questo momento, sono oberate di lavoro e devono affrontare l’aumento del costo dell’energia – pur se in maniera più contenuta rispetto alle cartiere italiane. Le consegne sono spesso a 6 o 7 mesi, creando grandi difficoltà alle aziende trasformatrici che non possono prevedere cosa servirà loro a mesi di distanza. Altra enorme difficoltà del momento è il trasferire nell’immediato le maggiorazioni dei costi delle materie prime ai clienti; la differenza di costo tra il momento in cui acquistiamo il materiale e il momento in cui lo vendiamo purtroppo lo dobbiamo assorbire noi».

Come stanno reagendo le aziende del settore: riducendo i margini, la produzione, innalzando i prezzi ai propri clienti ecc.?

«Qualche azienda nel settore rotocalco ha paventato una possibile riduzione della produzione a causa del costo dell’energia ma di fatto, ad oggi, credo che nessuno si sia fermato. In questo momento tutti abbiamo molto lavoro ed eventuali stop produttivi sono dovuti alla carenza di materiali. La preoccupazione in questo momento è il possibile fermo delle cartiere, che invece sono estremamente energivore. Recentemente – inizio marzo, nda – il gruppo Pro-Gest ha annunciato la chiusura momentanea di 6 cartiere che producono carta riciclata per ondulatore e questo potrebbe comportare grandi problemi nel prossimo futuro. Il gruppo produce una grande quantità di materiale destinato al mercato italiano e se si fermassero tutti i produttori di carta riciclata si fermerebbe il mondo dell’ondulato e gran parte della circolazione delle merci. Questo è un enorme problema.

Di certo le aziende del settore stanno subendo una riduzione dei margini. Riceviamo ormai aumenti mensili da parte dei produttori di carta e cartone che accettano prenotazioni a scadenza lunga, anche a 6 mesi, ma con prezzo aperto. Inoltre i fornitori mantengono lo spazio di produzione prenotato e il tonnellaggio, ma generalmente non garantiscono più di quello che è stato ordinato lo scorso anno, quindi se le nostre aziende dovessero trovare clienti nuovi con volumi importanti, non potrebbero acquisirli perché non avrebbero il materiale. È una situazione paradossale, mai vissuta prima.

L’eccesso di ordini dipenderà poi da quanto il mercato riuscirà ad assorbire nei prossimi mesi; non bisogna dimenticare che c’è uno spettro all’orizzonte: la risalita dell’inflazione. Non sappiamo a che livello arriverà a fine anno, ma se eroderà i salari, intaccherà anche il potere di spesa delle famiglie e, conseguentemente, i consumi ristagneranno. In questo momento c’è una domanda estrema che va oltre ogni aspettativa ma è probabile che si affievolisca nei prossimi mesi e che, una volta che i nostri clienti avranno ricostruito i magazzini, svuotati durante il periodo pandemico, gli ordini caleranno. Questo è ciò che si teme e che si vede a un orizzonte neanche troppo lontano. Non è possibile però prevedere cosa succederà e anche le conseguenze della guerra in Ucraina sono una grande incognita».

Ora è necessario tamponare la situazione, anche con un intervento urgente della politica, ma quali sono le soluzioni possibili e cosa bisogna fare invece come progettualità a lungo termine?

«La politica deve intervenire sull’energia, aiutando le aziende che non possono lavorare per pagare solo le bollette della corrente. Ci vuole assolutamente una politica energetica di lungo periodo che è stata trascurata da sempre nel nostro Paese, fin dai tempi del referendum di 35 anni fa quando si decise di non avere l’energia nucleare, senza però fare, da allora, alcun passo in direzioni migliori. Acquistiamo il 40% di gas naturale dalla Russia, non possiamo pensare che in breve tempo si possa sopperire con fornitori alternativi. Liberarsi dal giogo russo nel giro di poco tempo non è possibile, non sono cambiamenti che si fanno nell’immediato. In Italia purtroppo in tutti questi anni c’è stata la politica dei no; il no a tutto e adesso ne paghiamo le conseguenze, più di altri Paesi europei. Per fare un esempio prossimo a noi, la Francia ha il nucleare e ovviamente, quando si parla di energia, le aziende italiane rispetto a quelle francesi sono estremamente meno competitive».

Assografici cosa sta facendo o ha in progetto di fare per essere d’aiuto alle imprese del settore?

«Nell’ambito di Federazione, con Assocarta e Acimga, stiamo facendo un’azione insieme a Confindustria nei confronti del Governo per chiedere sgravi e aiuti; richieste ben precise che al momento però non hanno avuto seguito. Ci aspettiamo tuttavia un intervento da parte della politica per salvaguardare i posti di lavoro e la competitività a livello europeo delle nostre aziende, perché altrimenti non andremo da nessuna parte, non possiamo lavorare per pagare le bollette dell’energia.

Inoltre abbiamo avanzato anche richieste e proposte su settori specifici, come l’introduzione di un credito d’imposta per le carte per fini di editoriali, libri e riviste specializzate. Per esempio il mercato della scolastica ha prezzi bloccati che non possono aumentare per legge ma, dall’altra parte, ha costi di produzione che sono esplosi e le aziende rischiano di fermarsi. Andranno fatti quindi interventi urgenti da parte della politica anche in questo caso, perché non possiamo pensare che chi stampa libri per la scolastica lavori in perdita; dobbiamo dare una mano a questo settore.

Nell’immediato non vedo altra soluzione che accedere a bonus fiscali, crediti d’imposta o comunque soluzioni che aiutino le aziende a superare questo momento, perché il settore rischia davvero. Se chiudono le cartiere chiude tutto l’indotto. Noi senza carta siamo morti».

Etichette, investire per continuare a crescere

Nonostante le incertezze causate dagli scenari internazionali, il mercato delle etichette continua a crescere. Ora, però, per gli etichettifici italiani è giunto il momento di sviluppare ancora di più la propria propensione a investire nelle tecnologie di nuova generazione.

Il settore delle etichette continua a crescere. Anziché indebolirlo, la pandemia ha in realtà dimostrato quanto sia essenziale per l’economia del nostro sistema Paese. «Per gli etichettifici e il comparto del mondo delle etichette, il periodo covid non ha creato grosse problematiche, come purtroppo è accaduto in tanti altri ambiti», spiega Elisabetta Brambilla, presidente di Gipea. «Il settore, infatti, non si è mai fermato durante l’intero periodo pandemico, producendo applicazioni ritenute fondamentali per le vendite nelle filiere alimentare, farmaceutico e chimico».
A novembre Gipea è riuscita anche ad organizzare, finalmente, un convegno in presenza, un appuntamento impreziosito da alcune interessanti analisi del settore. «I numeri confermano che il comparto delle etichette non ha sofferto in modo particolare nel corso dell’ultimo biennio», prosegue Brambilla. «Naturalmente le realtà specializzate in settori come il vinicolo e la Gdo hanno conosciuto qualche rallentamento, a causa del calo dei consumi di prodotti come il vino, così come delle chiusure di ristoranti e alberghi. Al tempo stesso, è diminuita anche la produzione di etichette relative alla cosmetica».
In generale, storicamente, il mercato delle etichette autoadesive ha evidenziato un continuo andamento positivo, crescendo costantemente negli anni, anche nei periodi di crisi generale dell’economia (si pensi al 2017). Perciò, nel suo insieme, il settore è abituato a dare grandi prove di vitalità e di capacità di superare gli ostacoli, anche quelli più inimmaginabili come la pandemia. «Come associazione possiamo analizzare l’andamento dell’80 per cento degli etichettifici attivi sul territorio italiano in termini di volume: ogni volta riscontriamo un andamento in crescita. Logicamente, negli ultimi due anni, l’incremento del mercato è stato più lieve rispetto al periodo precedente, tuttavia non è mancato neppure questa volta».

La sfida dei materiali

Focalizzandoci sulla stretta attualità, in questo momento il mercato delle etichette sta vivendo un periodo di stallo e difficoltà per cause esogene. «In modo paradossale, nonostante vi siano ordini e richieste come sempre, siamo di fronte a un grande problema di reperimento della materia prima», osserva Brambilla. «Una situazione che non dipende dalla crisi energetica o dalla guerra in Ucraina, ma da uno sciopero attivo in Finlandia negli stabilimenti della cartiera Upm, in corso dal 1° gennaio e prorogato di mese in mese (al momento è in programma fino al 1° aprile)».
Da qui la mancanza di materia prima per i produttori di materiale autoadesivo. «Ciò provoca enormi problemi in termini di reperibilità del materiale», sottolinea Brambilla. «Purtroppo, quando la materia prima tornerà ad essere disponibile, sono calcolati ritardi delle consegne di 12/14 settimane. Una situazione negativa che coinvolge tutti i nostri fornitori di materie prime».
Ciò che rende lo scenario ancora più frustrante, è chiaramente l’impossibilità della stessa Gipea nel potere dare qualche certezza agli operatori, in merito ad una situazione negativa i cui destini si giocano ad altre latitudini e su altri tavoli. «Naturalmente siamo intervenuti a livello associativo, tramite Assografici e Intergraf, cercando di portare la problematica ad un livello più alto, per stimolare e sollecitare qualche azione risolutiva, ma lo scoppio della guerra in Ucraina ha fatto sì che questa questione passasse in secondo piano», racconta Brambilla.
La stessa Finat, l’associazione internazionale a cui aderisce Gipea, ha cercato di intervenire a livello europeo, scrivendo più volte direttamente a Upm e alla comunità europea per sbloccare la situazione. «Ad oggi, non abbiamo ancora un riscontro positivo e dai nostri fornitori non giungono aperture», commenta Brambilla. «Purtroppo, una volta terminato lo sciopero, saranno necessari altri due o tre mesi per riuscire a ripristinare la situazione precedente. Tutti i nostri fornitori, infatti, hanno accumulato una serie di ordini che non possono consegnare se non su tempistiche più ampie. Siamo preoccupati perché i clienti degli etichettifici, che lavorano nel settore alimentare e farmaceutico, stanno diventando sempre più impazienti, stigmatizzando l’interruzione della catena di fornitura».
Il paradosso, dunque, risiede nel fatto che il lavoro non mancherebbe affatto agli etichettifici, se vi fosse la materia prima, anzi i clienti incalzano sempre di più con le loro richieste. Tuttavia, le bocce sono ferme. «In effetti, la situazione sta diventato inaccettabile», denuncia Brambilla. «È una emergenza che tocca gli etichettifici italiani, ma anche quelli degli altri paesi europei. In Germania, per esempio, sono già state attivate alcune iniziative di sostegno economico, a causa della mancanza della materia prima. Da noi, diversi piccoli etichettifici, non potendo fare magazzino, hanno annunciato l’apertura della cassa integrazione».
Insomma, se vi fosse stata la materia prima – afferma con certezza Brambilla -, il 2022 sarebbe partito molto positivamente, sotto il profilo economico. «Lo dimostrano gli ordini che abbiamo ricevuto. Certo, in una certa misura la loro crescita potrebbe essere data anche dai timori dei clienti rispetto agli aumenti delle materie prima, ben cinque l’anno scorso e già tre quest’anno, mentre altri ancora sono stati già annunciati. Da qui, l’orientamento dei clienti ad inondarci con ordini annuali, per avere maggiori garanzie a livello di prezzi e consegne. Richieste che per noi oggi, però, sono molto difficili da soddisfare, a causa di una situazione che va al di là dei nostri poteri di trattativa e gestione».
Infatti, la scarsa reperibilità dei materiali costringe i fornitori a centellinarli e impedisce agli etichettifici di fare scorte. «Per i clienti finali il problema è enorme, perché senza etichetta non possono vendere i loro prodotti, si pensi per esempio agli scaffali dei supermercati, rischiando di bloccare infine la filiera economica generale», avverte Brambilla.

Capitolo opportunità: green e 4.0

A proposito di clienti, negli ultimi due anni le multinazionali hanno conosciuto un processo di trasformazione alquanto significativo nell’organizzazione del lavoro. «Di fatto hanno applicato in modo sempre più diffuso lo smartworking, una scelta che, seppure resa necessaria dalla pandemia, non ha certo agevolato le nostre relazioni reciproche», osserva Brambilla. «Infatti, si è perso il contatto fisico con il cliente, così come la visita in sede. Gli stessi incontri in presenza sono stati sostituiti dalle riunioni on-line».
Ciò detto, nel periodo di pandemia, i clienti si sono comunque mostrati interessati alle novità di prodotto, allo scopo di rinnovare la propria comunicazione. Da questo punto di vista, il tema della sostenibilità ha catturato grande attenzione. «Puntare su qualcosa di nuovo significa mettersi in cerca di alcune opportunità che consentano di uscire dalla crisi rinnovati e rinfrescati», aggiunge Brambilla. «Molti clienti hanno puntato sul “green”, non solo in termini di etichetta, che può essere sostenibile solo se è tale anche il materiale su cui viene applicata, ma proprio come filosofia aziendale».
Gli stessi etichettifici sono chiamati a fare parte della catena green diventando a loro volta sostenibili. Lo dimostra il “Progetto Sostenibilità” della Federazione Carta e Grafica, che vuole permettere ad ogni azienda del settore di misurare la propria sostenibilità interna, attraverso una sorta di auto screening. Il “Progetto Sostenibilità” consentirà ad ogni azienda di scattare una fotografia veritiera degli obiettivi green raggiunti, individuando al contempo le aree di miglioramento. «La sostenibilità deve essere misurata, verificata e certificata, altrimenti potrebbe sembrare una semplice operazione di green washing», avvisa Brambilla, assicurando l’aiuto di Gipea alle aziende associate impegnate a percorrere la strada del green, allo scopo di conquistare un nuovo valore aggiunto da portare sul mercato.
Insieme alla sostenibilità, l’altra parola d’ordine negli ultimi due anni è stata digitalizzazione, molto presente nel dibattito pubblico sulle nuove opportunità per l’intero sistema Paese. «Sicuramente il paradigma di Industria 4.0 – l’interconnessione delle macchine con un sistema aziendale – ha portato un miglioramento in riferimento alla digitalizzazione», dichiara Brambilla. «Certamente potrebbero essere ancora più sfruttate le potenzialità offerte dall’interconnessione, al fine di migliorare l’operatività aziendale. Prima ancora di rendere digitale una macchina, bisognerebbe infatti rendere Industria 4.0 l’etichettificio nel suo complesso».
Per questo motivo, è ancora necessario fare cultura nel settore in merito alle interfacce che si possono utilizzare per la gestione di un’azienda. «La gran parte degli etichettifici italiani sono a conduzioni familiare e, come del resto evidenzia l’espressione arti grafiche, si tratta di un comparto per sua natura artigianale», segnala Brambilla. Proprio qui sta la sua caratteristica distintiva, che si traduce in quella creatività e flessibilità che spesso risultano vincenti. Tuttavia, rispetto ai nuovi scenari economici, è giunto il momento di liberare la propria propensione allo sviluppo tecnologico, non solo in riferimento alle macchine digitali, ma anche rispetto al sistema azienda.
Dal canto suo, Gipea proseguirà nella sua missione di fornire ampio supporto agli associati, strutturando corsi di formazione utili a tutti i livelli aziendali, nonché la diffusione di informazioni e conoscenze aggiornate per la crescita della cultura interna. «Dato che le incertezze non mancano, come abbiamo visto, sicuramente come associazione siamo sempre sul pezzo per aiutare gli etichettifici ad affrontarle e superarle», conclude Brambilla.

A rischio la tenuta della filiera carta e grafica, mancano materie prime, semilavorati e semiconduttori per produrre macchine per la stampa e il converting

Oltre ai costi energetici che stanno fermando le cartiere italiane (Assocarta) e la conseguente scarsità di carta che raggiunge la trasformazione e gli stampatori (Assografici), sono a rischio le catene di approvvigionamento delle materie prime, semilavorati e semi-conduttori per il comparto dei costruttori di macchine per la stampa e la trasformazione (Acimga).
“Molti dei nostri stabilimenti cartari, fortemente energivori, hanno annunciato rallentamenti se non veri e propri fermi produttivi” afferma Massimo Medugno DG Federazione Carta Grafica “e vista la situazione critica – che già registriamo da mesi – abbiamo più volte denunciato il rischio della continuità produttiva su tutta la filiera a valle”.
“A ciò si aggiunge oggi il rischio di inceppamento delle catene di approvvigionamento delle materie prime, semilavorati e semi-conduttori per il comparto dei costruttori di macchine per la stampa e la trasformazione” prosegue Medugno “rappresentato, nell’ambito della Federazione carta grafica, da Acimga, il primo anello a monte della nostra filiera carta grafica”.
“Per semplificare” spiega ancora Medugno “i nostri produttori di macchine per la stampa e la trasformazione fanno fatica a consegnare nei tempi e ai prezzi contrattuali, chi acquista macchine ha difficoltà nel reperire la carta per stampare e produrre, ad esempio, imballaggi e il consumatore finale si troverà in tempi brevi a pagare un prezzo più alto”.
Per questo Federazione Carta Grafica segnala con forza al Governo criticità legate:
– agli approvvigionamenti anche sul fronte di materie prime dovute ad hub internazionali e al conflitto in Ucraina e relative sanzioni alla Russia;
– alla corsa dei processi inflattivi sulle materie prime e semilavorati nella produzione di macchine per la stampa ed il converting che sta influenzando fortemente il rispetto sia dei tempi contrattuali che delle politiche di prezzo.
“Relativamente agli approvvigionamenti” afferma Andrea Briganti DG di Acimga “prevediamo ulteriori difficoltà nel reperire materie prime, semilavorati e semi-conduttori. Questo si tradurrà nella possibile e concreta impossibilità per le aziende italiane di perorare le tempistiche previste dai contratti di fornitura sottoscritti. Questo fattore è certificato da Acimga come totalmente estraneo dalle volontà delle imprese, alle quali è sempre stata riconosciuta oltre che una competenza tecnica premium, anche una correttezza nell’esecuzione delle obbligazioni contrattuali, ma è correlato alla situazione economica globale e relative supply-chain. In una fase di questo tipo le problematiche evidenziate sono globali e valgono anche per i competitori europei”.
I processi inflattivi sui costi delle materie prime hanno subito una accelerazione del tutto straordinaria e non prevista dovuta a un altrettanto imprevisto fenomeno globale quale quello del conflitto Russia-Ucraina, del tutto assimilabile a una causa di Forza Maggiore.
“Seppur nella volontà di dare seguito alle tempistiche previste nei contratti e alle politiche commerciali di pricing contrattuale, oggi le nostre imprese non riescono a garantire tempi e costi certi per cause non dipendenti dalla loro volontà ma da processi globali” afferma infatti Andrea Briganti, DG di Acimga. Questi i contenuti di una lettera aperta firmata da Acimga e destinata a tutti gli stakeholder della filiera.

Canon, il futuro in anteprima di stampa

Nel business, c’è un solo modo per fare la differenza: essere sempre un passo avanti e non smettere mai di concentrare le energie sullo sviluppo di nuove frontiere tecnologiche. È con questa chiave di lettura che Canon progetta costantemente la propria crescita e quella dei clienti che scelgono di affidarsi alle soluzioni di stampa del brand.

Uno degli aspetti fondamentali per massimizzare il potenziale produttivo di ogni azienda di stampa è legato alla capacità di avere un pieno controllo sulla gestione dei flussi di lavoro. Per questo è stata ideata ormai diversi anni fa la piattaforma software PRISMA di Canon. Una gamma di strumenti in continua evoluzione, che di anno in anno amplia le proprie potenzialità, offrendo funzionalità interessanti a un più ampio spettro di clienti, e alla fine del 2021 ha visto l’annuncio di PRISMAprepare Go.  

PRISMAprepare GO è una nuova soluzione per la gestione dei flussi di lavoro, dal costo contenuto e basata su cloud, destinata ai piccoli fornitori di servizi di stampa commerciali (PSP – Print Service Provider) e i produttori in-house.

È pensata come software-as-a-service (SaaS) per consentire ai clienti di accedere al servizio ovunque si trovino, potendo così preparare documenti e progetti prima dell’invio in stampa: basta disporre di un accesso internet e di un browser web.

Grazie a PRISMAprepare GO si velocizza il processo di acquisizione dei lavori del cliente, consentendo di controllare rapidamente che siano pronti per la stampa e per l’esecuzione delle principali verifiche automatiche di preflight. Si evita in questo modo la presenza di errori o la mancanza di formato pagina, formattazione, font e risoluzione delle immagini, ciò contribuisce a ridurre i costosi errori di stampa e risparmiare tempo prezioso.

 È semplice da installare, basta seguire l’informazione data dal sistema e scaricare il PROXY che permette la comunicazione con la propria stampante, non necessità di alcuna competenza IT o formazione specifica per la configurazione e la manutenzione. Gli utenti possono essere perfettamente operativi in pochi minuti, sia che utilizzino sistemi Windows o Mac, grazie a un servizio intuitivo e di facile utilizzo. L’applicazione supporta le stampanti di produzione Canon gestite dai controller PRISMAsync, Fiery o Canon PDL, oltre alle stampanti JDF di terzi, offrendo a tutti i PSP, l’opportunità di crescere.

PRISMAprepare Go è il primo prodotto Canon SaaS per la gestione dei flussi di lavoro, pensato per consentire a qualsiasi azienda di automatizzare, in modo facile ed economico, la ricezione, l’elaborazione e la produzione dei lavori, senza investire in complessi software on-premise o competenze IT.

L’accesso da parte dei PSP a PRISMAprepare Go avviene attraverso PRISMA Home, il nuovo portale alla base di tutte le soluzioni cloud e gli strumenti PRISMA. Eseguito sulla piattaforma Microsoft® Azure dotata di efficaci funzioni di sicurezza, PRISMA Home offre un accesso affidabile e sicuro al servizio e a PRISMA Cloud Storage, in cui gli utenti possono archiviare i dati e i file dei loro clienti.

L’utilizzo di PRISMAprepare Go è estremamente semplice grazie al portale user friendly, che i Print Service Provider possono personalizzare con il proprio brand e condividere con i propri clienti per consentirgli l’invio immediato di richieste di stampa online. Il PSP potrà visualizzare immediatamente i lavori in arrivo, velocizzando la comunicazione e tagliando i costi, spesso nascosti, degli interventi di correzione dei file difettosi, mentre l’acquirente apprezzerà la possibilità di inviare i lavori online e rimanere aggiornato sull’avanzamento dello stato dei lavori sottomessi, aumentandone così la fidelizzazione.

L’abbonamento mensile della versione base comprende 10 GB di spazio di archiviazione e aggiornamenti continui delle funzionalità. È inoltre possibile usufruire di una versione demo, con maggiori funzionalità, per la durata di 90gg per decidere se acquistare alcuni moduli o servizi aggiuntivi oppure mantenere la versione BASE.

La gamma Ulmex in mostra a Print4All

Ulmex rinnova la propria partecipazione a Print4All 2022 dove si presenterà per la prima volta in una doppia veste: da un lato quella abituale di fornitore di ricambi, componenti e consumabili per la stampa flexo e rotocalco; dall’altro, quella di produttore di tecnologie all’avanguardia, con soluzioni dedicate in particolare alla pulizia di anilox e cilindri.
I riflettori saranno infatti puntati su Evolux, l’innovativo concept per la pulizia laser degli anilox progettato e ingegnerizzato dal reparto R&D di Ulmex. Evolux è il primo sistema green integrato di pulizia e controllo in grado di gestire in modo efficace ed efficiente la pulizia dell’intero parco anilox senza l’utilizzo di solventi chimici, detergenti, bicarbonato o altre sostanze inquinanti.

Disponibile in 5 modelli che si differenziano per potenza, velocità e dimensioni, Evolux è studiato per adattarsi alle specifiche esigenze di ogni singolo cliente, dai piccoli stampatori ai grandi converter con programmi di pulizia personalizzati in base alla tipologia di inchiostro e alle caratteristiche dei cilindri utilizzati. Inoltre, l’integrazione del microscopio 3D e del software gestionale di processo DAM (Dynamic Anilox Management), messo a punto da Ulmex, consente di raccogliere ed esaminare dati importanti per il controllo del ciclo di vita dei singoli anilox, calcolandone con anticipo il raggiungimento della saturazione della portata. Al suo debutto ufficiale a Print4All la nuova versione di Evolux, ulteriormente potenziata con inedite funzioni intelligenti. Impegnata in dimostrazioni live allo stand Ulmex il modello 1700, il più versatile della gamma, con prestazioni ottimizzate per il settore dell’imballaggio flessibile e della cartotecnica.

Tra le novità a marchio Ulmex che saranno presentate in anteprima assoluta a Print4All anche le innovative macchine lava cliché smart, a solvente e a detergente, specificatamente sviluppate dal reparto R&D interno per l’industria delle etichette, dell’imballaggio flessibile e del cartone ondulato. Disponibili nei formati da 46 mm a 3000 mm, queste innovative soluzioni permettono di automatizzare il sistema di pulizia delle lastre, garantendo ripetibilità e riproducibilità dello stampato.

In mostra anche la vasta gamma di tenute camere racla di alta qualità prodotte da Ulmex, costantemente arricchita con materiali e lavorazioni aggiuntive, in grado di ottimizzarne ulteriormente le prestazioni. Realizzate con poliuretanici di alta qualità, le tenute a marchio Ulmex sono caratterizzate da trattamenti e finiture high tech ad alta precisione, realizzate anche on demand dal reparto produttivo interno. Ogni soluzione è studiata per assicurare i migliori risultati con qualsiasi tipologia di inchiostro, anche alla massima velocità di stampa.

Presenti in fiera al fianco di Ulmex anche alcuni dei principali brand rappresentati in esclusiva italiana, con una selezione delle loro più importanti novità e un team di tecnici specializzati pronti a rispondere a qualsiasi quesito. Tra questi Zecher, leader mondiale nella produzione di anilox, legato da una partnership pluriennale recentemente consolidata con l’accordo che prevede la commercializzazione worldwide di Evolux da parte del network internazionale del colosso tedesco. Tra i prodotti fiore all’occhiello della gamma Zecher distribuiti in esclusiva italiana da Ulmex, i cilindri con incisione brevettata SteppedHex che garantiscono l’aumento delle lineature a parità di volume.

E ancora, Print4All sarà per Ulmex l’occasione per presentare le ultime novità a marchio Rotec, società del Gruppo Flint con la sua vasta gamma di maniche porta clichè e carrier di alta qualità. I visitatori infine avranno la possibilità di approfondire il programma di fornitura di racla high quality firmate TKM Meyer, da oltre cinquant’anni specializzata proprio nella progettazione e nella realizzazione di lame per il settore della stampa, del packaging e del converting.

Guandong, Mr Magnus debutta a Print4All

Mr Magnus diventa grande e si prepara alla sua prima uscita ufficiale “in solitaria”. Sarà proprio Print4All ad ospitare il debutto della divisione di Guandong, che sarà presente alla kermesse milanese con uno stand interamente dedicato alle sue esclusive linee di prodotto. Da un lato la gamma Business, che comprende fogli plastici speciali per la stampa digitale, dry toner, offset e serigrafia; dall’altro Bravo, la collection di specialità “ready to use” che include prodotti smart per il fai da te quali sistemi di fissaggio, nastri biadesivi, etichette attacca-stacca, lavagne riscrivibili e fogli speciali per la stampa laser.

“A pochi mesi dalla sua presentazione, Mr Magnus sta già riscuotendo grande interesse perché con le sue soluzioni rende la stampa su fogli plastici alla portata di tutti, con ogni tipo di tecnologia e di impianto”, spiega Damiano Merlo, business manager di Mr Magnus. La nuova business unit di Guandong si propone dunque come vero e proprio Specialista del foglio plastico, forte della grande esperienza maturata dall’azienda sulla stampabilità dei supporti plastici e sulle tecniche di stampa. “Mr Magnus nasce applicando la profonda conoscenza di Guandong in ambito di materie plastiche in rotolo al mondo dei fogli in plastica che, pur avendo altri canali distributivi e altri interlocutori, hanno prestazioni analoghe con le diverse tecnologie di stampa e i diversi inchiostri”, prosegue Merlo. Il tutto con il plus della sostenibilità. Come per Guandong, infatti, anche le soluzioni a marchio Mr Magnus sono realizzate con materiali riciclati, riciclabili o rigenerati, hanno packaging green e sono conformi alle più rigide norme europee in termini di sicurezza, riduzione dell’inquinamento e tutela ambientale.

Fogli magnetici e di ferrite, retroilluminabili, attacca-stacca senza colla, a Scarico d’Aria®, con tessuto adesivo e full-PET: ecco alcuni esempi della gamma Business di Mr Magnus che saranno presentati a Print4All in una ricchissima gallery di applicazioni realizzate con sistemi che vanno dal dry toner all’UV digitale, dalla serigrafia all’offset, compresi gli inchiostri ossidativi e digital offset. Una versatilità che include anche i formati disponibili, dall’A4 al B1 (70×100 cm), fino a soluzioni su misura. Proprio per questo allo stand Mr Magnus sarà in funzione per tutta la durata della kermesse un sistema di taglio entry level per la personalizzazione dei prodotti. Mr Magnus sarà inoltre protagonista anche al vicino stand di Tosingraf, dove i diversi materiali saranno utilizzati in dimostrazioni di taglio live su una fustellatrice digitale automatica ADC 50×70.

CorelDRAW Graphics Suite: nuovi aggiornamenti per gli utenti in abbonamento

CorelDRAW Graphics Suite, la soluzione di progettazione grafica professionale per l’illustrazione vettoriale, il layout, il fotoritocco, la tipografia e la collaborazione, ha presentato alcuni aggiornamenti per gli utenti in abbonamento. Queste novità consentono ai grafici di ottimizzare la loro creatività e produttività, restando connessi con i clienti e i colleghi in un mondo del lavoro che è sempre più da remoto.

Questa soluzione completa offre una nuova esperienza di apprendimento personalizzata che permette agli utenti di espandere il loro know-how e competenze in base alle loro esigenze e ai loro interessi specifici. Al tempo stesso, l’accesso in tempo reale alla collaborazione consente ai clienti e ai team di lavorare facilmente insieme ovunque si trovino. Inoltre, gli aggiornamenti includono fotoritocco velocizzato e ottimizzazioni che permettono di risparmiare tempo nell’utilizzo di numerose funzionalità della suite, per aiutare i grafici a realizzare le loro idee creative più velocemente che mai.

John Falsetto, responsabile dei prodotti per la grafica e la produttività, ha affermato: “Il nostro modo di lavorare è cambiato enormemente e i dipendenti hanno bisogno di soluzioni che consentano loro di esprimere il proprio genio creativo, collaborare con gli altri e rimanere connessi con molte persone.

Gli ultimi aggiornamenti di CorelDRAW Graphics Suite accelerano la nostra mission, che mira a democratizzare la capacità di progettazione e liberare la potenza della creatività in qualsiasi business. Le aziende ora possono trarre vantaggio dalla varietà di visioni e la diversità di idee nel loro organico invece di limitare la creatività a determinate funzioni aziendali, migliorando il coinvolgimento dei dipendenti, aumentando la produttività e favorendo la crescita del business.”

Gli aggiornamenti in esclusiva per gli utenti in abbonamento includono:

  • Creazione rapida di immagini di alta qualità, grazie alle migliorie apportate all’esperienza di fotoritocco: gli utenti possono esprimere al massimo la loro creatività, con nuove impostazioni predefinite di regolazione non irreversibili e sovrapponibili, e ottenere risultati migliori fino a 10 volte più velocemente con la finestra Regolazioni mobile/ispettore ottimizzata di Corel PHOTO-PAINT. I filtri di regolazione aggiuntivi e le nuove opzioni di editing per quelli esistenti aiutano a raggiungere risultati di alta qualità più velocemente che mai. Il nuovo flusso di regolazione delle immagini consente agli utenti in abbonamento di organizzare le impostazioni predefinite in categorie personalizzate o di scegliere fra una nuova raccolta di stili di impostazioni predefinite estremamente curati. Inoltre ora si possono salvare le impostazioni dei filtri di regolazione per riutilizzarle in seguito.
  • Acquisizione di nuove competenze e tecniche, grazie all’accesso a un’esperienza di apprendimento personalizzata: gli utenti in abbonamento raggiungono prima risultati ottimali grazie all’accesso a risorse formative su misura per loro. Gli utenti possono trovare contenuti per l’apprendimento consigliati in base al loro modo di lavorare e a ciò che vogliono visualizzare nella finestra mobile/ispettore, nonché cercare altri online all’interno della cartella Esplora mentre lavorano.
  • Flusso di lavoro velocizzato e produttività potenziata, grazie alle nuove ottimizzazioni richieste dagli utenti: gli user ottengono facilmente risultati professionali grazie all’accesso a una varietà di nuovi modelli moderni che ispirano la loro creatività. Questi possono essere facilmente personalizzati per realizzare progetti unici. Gli utenti possono aggiungere pagine più velocemente con meno operazioni di sistemazione manuali e visualizzarle e ridimensionarle in modo più naturale, grazie ai miglioramenti alla sezione Pagine. Possono inoltre beneficiare di nuovo supporto dei formati TIFF, EPS e SVG nel flusso di lavoro di esportazione multirisorsa. Il nuovo sistema di feedback sul prodotto permette ai grafici di contribuire direttamente ai futuri aggiornamenti di CorelDRAW Graphics Suite, inviando idee in fase di sviluppo e votando i suggerimenti presentati dagli altri utenti.

Disponibilità e prezzi

CorelDRAW Graphics Suite è disponibile su Windows, macOS, web, iPad e dispositivi mobile anche in italiano. L’abbonamento ha un costo di 369 euro all’anno, mentre la suite CorelDRAW Graphics Suite 2021 può essere acquistata in un’unica soluzione al prezzo di vendita consigliato di 779 euro IVA inclusa.

L’accesso alle funzionalità di fotoritocco perfezionate, l’esperienza di apprendimento ottimizzata, la collaborazione in tempo reale, la gestione delle risorse dinamica, i font aggiuntivi, i modelli creativi e i miglioramenti delle funzionalità ispirati dagli utenti sono disponibili esclusivamente per gli utenti in possesso di un abbonamento a CorelDRAW Graphics Suite o di una licenza comprensiva del programma Maintenance.

I clienti Business ed Education possono beneficiare anche del programma Maintenance, che offre vantaggi fra cui l’implementazione in rete e il supporto della virtualizzazione