Il programma di ricerca sul materiale per i punti vendita 20|20 Vision di Epson si basa su interviste dettagliate a 500 responsabili marketing/marchio di rivenditori equamente suddivisi in 5 paesi (Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna).
Ecco in breve i risultati:
- La scelta di utilizzare materiale stampato (Pop) o digital signage per la comunicazione sul punto vendita varia in base alla tipologia di prodotto, alle fasce di popolazione che si desidera raggiungere e agli obiettivi della campagna pubblicitaria. L’impatto sul cliente, la tipologia di prodotto e le motivazioni all’azione (Call to Action) sono considerati i fattori chiave che favoriscono la scelta di materiali di tipo stampato, mentre l’ubicazione riveste un’importanza meno decisiva. Nella scelta del digital signage, invece, i fattori principali di adozione sono il ridotto spazio occupato e la maggiore adattabilità alle sfide dettate dalla concorrenza.
- In Italia si prevede un sostanziale aumento dei budget destinati al materiale promozionale da qui al 2020. La crescente concorrenza nel settore determina, da un lato, un aumento del volume e della frequenza delle campagne informative che impiegano materiale promozionale e, dall’altro, una più breve durata delle campagne stesse. Saranno quindi necessarie una maggiore attività promozionale e un’accurata selezione del supporto più adeguato.
- Il materiale Pop risulta, a oggi, lo strumento più diffuso per la promozione di merce di alta gamma; è inoltre prevista una sostanziale crescita dell’utilizzo di questo genere di materiale nel settore entro il 2020. Al contrario, l’impiego del digital signage per i prodotti di fascia alta subirà un notevole calo. Per quanto riguarda il settore dei prodotti generici e di largo consumo, il digital signage resta uno strumento molto diffuso, mentre per l’utilizzo di materiale POP si prevede un calo superiore al 50%.
- Le aziende italiane stanno cercando di riportare al loro interno le attività di stampa precedentemente esternalizzate, per disporre della massima flessibilità in uno scenario sempre più competitivo ed esigente con orizzonte 2020.
- Nei prossimi anni, e fino al 2020, è previsto anche un cambiamento nell’utilizzo di materiale POP e digital signage in base ai vari gruppi di età cui ci si rivolge. Oggi, in Italia, i supporti stampati risultano la scelta più comune per tutti i target di età. Entro il 2020, tuttavia, si prevede che i supporti elettronici si imporranno come il sistema più diffuso per rivolgersi alle fasce di età 18-25 anni e 41-65 anni.
In conclusione, il mercato europeo e italiano del materiale promozionale e di comunicazione destinato ai punti vendita si appresta a vivere una trasformazione radicale. I volumi richiesti per ogni singola campagna aumenteranno, la durata media diminuirà e l’orientamento commerciale dei maggiori operatori punterà alla ricerca di maggiori profitti. I sistemi elettronici si integreranno con i supporti stampati per aiutare le aziende ad aumentare le vendite e a conquistare nuove fasce di pubblico. Il mercato al consumo è già altamente competitivo e la situazione non cambierà fino al 2020 (se non nella direzione di un’ulteriore intensificazione della concorrenza); ne consegue che la scelta del materiale giusto per i punti vendita si rivelerà fondamentale per mantenere inalterato il successo della propria azienda.
Se da un lato si prevede un notevole aumento delle risorse assegnate alle iniziative presso i punti vendita, dall’altro le aziende pretenderanno una maggiore redditività dai propri investimenti, tendenza che consentirà di dedicare più attenzione alla scelta del supporto giusto per ciascuna fascia di mercato e di valutare al meglio i risultati di ogni campagna. La volontà di ricondurre all’interno delle aziende una porzione consistente dell’attività di stampa, specialmente in Italia, rispecchia il desiderio di una maggiore flessibilità e rapidità di cambiamento.