Best in Flexo: è stata prorogata a fine settembre la scadenza per l’invio dei progetti!
Un Foilstar per la laminazione a freddo in linea con la stampa offset
Gigi Viscardi, le sorelle Antonietta e Piera, e il papà Francesco gestiscono una dinamica azienda grafica con sede in Alessandria, la Litografia Viscardi: è entrata nel mercato della cartotecnica in modo serio e profittevole, investendo prima in una fustella Heidelberg Varimatrix 105 e successivamente in una Piegaincollatrice Heidelberg Easyguer 100. Poi è arrivata la CD 102 6 LX con UV e Foilstar.
Mauro Antonini, responsabile delle macchine offset a foglio Heidelberg, e Maurizio Storti, venditore Macchingraf di Liguria, Piemonte e Valle D’aosta, che hanno seguito tutto il percorso decisionale sfociato poi nell’acquisto della Heidelberg CD 102 6 LX con Foilsta, sottolineano con orgoglio che questa configurazione si integra perfettamente nel processo produttivo della Litografia Viscardi, con la consapevolezza che l’impianto sarà sfruttato in tutte le sue potenzialità.
Tecnologicamente la scelta è stata quella di una macchina da stampa estremamente flessibile, idonea a stampare, nobilitare con laminazione a freddo e verniciare, in un unico passaggio o, in alternativa, verniciare UV, consentendo di effettuare tutte le lavorazioni in casa. Il Foilstar, oggi pienamente in produzione, si è già rivelato un punto di forza nelle lavorazioni di cartotecnica.
Inoltre guardando al futuro una delle richieste della Litografia Viscardi è stata quella di avere una macchina già predisposta a ricevere la tecnologia UV LE nei gruppi stampa al fine di poter essere pronta ad affrontare anche il mercato della stampa con inchiostri UV e UV altamente reattivi.
A Milano il prossimo 14 ottobre sbarca il Creativity Day!
Creativity Day è una giornata di incontri dedicati a designer, art director, responsabili marketing, maker, startupper, sviluppatori, blogger, videomaker e tutti coloro che hanno a cuore il proprio lavoro e il proprio futuro.
Una schiera di speaker di fama nazionale e internazionale su vision e approfondimenti sulle tecnologie, ma non solo: ci saranno momenti per fare networking, il giusto modo per farsi ispirare e per conferire valore aggiunto a questa giornata di apprendimento.
L’apertura della giornata milanese sarà a cura di Alessandro Galetto, General manager e Chief Strategist di Sketchin, che porterà la platea a riflettere sul concetto di “Successo professionale” e su come il significato di queste parole sia in costante evoluzione: guarda il programma!
A seguire, i partecipanti avranno modo di scegliere gli speech preferiti tra quelli che si svilupperanno in parallelo su tre diverse sale, ognuna caratterizzata da un diverso tema:
– #CreativiSiNasce con i contenuti tecnici per chi “produce la creatività”: video, design, motiongraphics, typography, modellazione 3D, illustrazione;
– #GeekSiCresce con contenuti tecnici dedicati al mondo degli sviluppatori e dei maker: stampa 3D, internet of (every)things, sviluppo wearable, web design;
– #InnovatoriSiDiventa con contenuti più trasversali e dedicati anche a imprenditori, responsabili marketing, project manager: big data, web marketing, gamification, project management.
Saranno poi tra i protagonisti di entrambe le giornate il team di Illo, agenzia torinese esperta in video e infografiche anche per il web, Leonardoworkx, super esperto di Cinema 4D, Giulio Roggero e il metodo Agile per gli sviluppatori, Alberto Maestri e l’arte della gamification e molti altri ancora.
Per chi lo desidera, inoltre, è prevista la possibilità di approfondire ulteriormente gli argomenti affrontati in due degli speech del mattino con due workshop di approfondimento: uno dedicato allo sviluppo nativo con Apple Watch, con Andrea Trento e il secondo sulle tecniche di Creative Writing, con Pasquale Diaferia
Abiti in Emilia Romagna? Il 30 settembre il capoluogo emiliano ospiterà il Creativity Day.
Il tradizionale keynote di apertura verrà tenuto da Andrea Guida, designer esperto di processi collaborativi, sarà dedicato a tutti coloro che desiderano diventare Intra-prenditori, ovvero quelle persone che, nel contesto lavorativo, hanno intenzione di costruire intorno a loro il migliore dei mondi possibili.
Tra gli ospiti della giornata emiliana, tra gli altri, si ricordano Relajelcoco, agenzia di Madrid che si occupa di illustrazioni editoriali, e Claudio Di Biagio, che terrà uno speech su come coinvolgere il grande pubblico con il video, mente a Milano non mancheranno di raccogliere consensi Simone Massoni, con il suo progetto sulle font “Chicks & Type”, e il team di Sky che ha dato vita a “Buffa racconta – Storie di Campioni”, che racconterà cosa c’è dietro un format di successo.
«Think Global, Act Local» nasce Fespa Italia
«Un albero rappresenta la Vita delle Associazioni che vogliamo rappresentare» così ha esordito Enrico Barboglio alla presentazione, avvenuta ieri, di Fespa Italia. Collegandosi al più noto Albero della Vita di Expo. La tecnologia «innaffia» e fa crescere le applicazioni. Ad annaffiare la nascita di Fespa è anche il risultato del Print Census, da cui emerge che i sentiment delle aziende verso il futuro sono di ottimismo e crescita.
Alla presentazione ufficiale c’era anche Seah Holt, che, in veste di segretario generale di Fespa, si occupa del coordinamento delle attività delle associazioni nazionali di Fespa, compresa l’organizzazione delle iniziative di formazione, di condivisione del know-how e di networking, finanziate mediante il programma Profit for Purpose. Tra i suoi obiettivi primari, il consolidamento delle relazioni con la comunità delle associazioni che fanno parte di Fespa, aiutandole a espandersi e a sviluppare servizi per i propri membri e promuovendo nuove iniziative con il supporto finanziario e pratico di Fespa.
Holt ha spiegato che il motto di Fespa è «Think Global, Act Local»: localmente le aziende si aggregano, creando delle community; queste community, interconnesse tra loro a livello globale, condividono la conoscenza. Tutti insieme, quindi, ci si aiuta a «inseguire» la tecnologia, che viaggia a una velocità sostenuta, forse troppo veloce, per le piccole realtà locali italiane sole. Ed ecco quindi che il know-how cresce. Le community infatti sono sempre connesse, e il ruolo di Fespa è quello di incoraggiare il dialogo.
Un punto importante, sul quale Sean Holt ha insistito è che l’Associazione reinveste tutti i profitti, per l’Associazione stessa, in eventi, formazione, lavoro. Quindi for printers, by printers (per gli stampatori, dagli stampatori).
Nasce Fespa Italia
Siotec, l’associazione che da 10 anni ben rappresenta la community della stampa specialistica, ha siglato un accordo di affiliazione a Fespa, la Federazione che raccoglie 37 associazioni di altrettanti paesi nel mondo.
Con l’accordo, Siotec acquisisce il diritto all’utilizzo del brand e si rinomina Fespa Italia.
«Si tratta di una evoluzione naturale, che ci permetterà di consolidare la già stretta relazione con la Federazione internazionale e, soprattutto, concretizzare una rappresentatività sempre più globale sia in termini geografici, sia in termini di tecnologie.» Ha dichiarato Corrado Bizzini di Printink, Presidente di Fespa Italia. «Fespa Italia si arricchirà di contenuti e di know-how e potrà diventare punto di riferimento per tutto il mercato della stampa specialistica e per tutte le tecnologie con cui essa si esprime».

Alla guida di Fespa Italia c’è un Consiglio Direttivo composto da un pool di professionisti del settore: Paolo Lorusso (P&P Promotion), Alberto Masserdotti (Gruppo Masserdotti), Agostino Musitelli (In. Deco Serigrafia), Paolo Santi (SAC Serigrafia), Claudio Monaco (Serimon), Pietro Santagata (Ecoepoque) e Alessandro Dal Monte (Loop Design).
Il Consiglio Direttivo sarà affiancato da un Joint Technology Council, composto da un gruppo ristretto di aziende dell’offerta che darà un particolare contributo alle attività di Fespa Italia partecipando con continuità al dialogo, confronto e supporto nell’aggiornamento tecnico della community di stampatori. Ad oggi fanno parte del JTC: Paola Mortara (Fenix Digital Group), Renato Massimo Sangalli (Epson), Daniele Vergani (Agfa) e Roberto Gambarotta (FujiFilm).
Un pool die aziende si sono impegnate a supportare l’attività dell’Associazione, testimoniando così il loro impegno verso tutto il mercato. Si chiamano Fespa Booster e sono Agfa, Epson, Fenix Digital Group e Fujifilm.
In un mercato della stampa specialistica che dà rassicuranti segnali di crescita, l’obiettivo principale di Fespa Italia è quello di sviluppare la propria base associativa. L’associazione vuole rappresentare gli interessi di tutto il mercato della stampa specialistica, dei suoi settori applicativi (Textile, Interior Decoration, Product Decoration, Out & Digital Out of Home – OOH e DOOH, Industrial Printing & 3D) e delle sue tecnologie di stampa (serigrafica, tampografica, inkjet e digitale).
Per i soci sarà disponibile una serie di benefit strettamente riservati, per aiutarli nelle scelte di acquisto, nelle strategia di go-to-market e nell’aggiornamento tecnologico di questo mercato in velocissima evoluzione.
Print Census
Print Census è il risultato della collaborazione tra Fespa e Infotrends, la cui esperienza e visione del mercato hanno contribuito a interpretare i dati raccolti e a presentare i risultati.
Condotta online e in occasione di diversi eventi tra maggio 2014 e marzo 2015, la ricerca è il risultato della partecipazione di 1.200 rispondenti in 45 paesi nel mondo: il 50% dei partecipanti proveniva dalle Americhe, il 42% dall’Europa e l’8% dall’area Asia-Pacifico. I partecipanti rappresentano l’intero spettro delle aziende di stampa, che comprende attività quali serigrafia e stampa digitale (34%); stampa commerciale, stampa rapida e reprografica (15%); cartellonistica (13%); studi grafici (7%); agenzie pubblicitarie (5%) e altre. A questa edizione del sondaggio hanno partecipato per la prima volta anche i produttori industriali, per un 8%, che rappresentano una comunità emergente di utenti di stampa digitale.
La ricerca vuole essere il barometro dell’industria che aiuta Vendor e Print Service Provider a comprendere le dinamiche del mercato nei segmenti chiave dell’industria, inclusi sign&display, tessile, lavorazione del legno e elettronica.
L’indagine del settore diventa ora parte del vasto pacchetto di benefit previsto per le aziende associate.
Questi i principali trend emersi:
1 – Ottimismo: rassicuranti segnali di crescita
2 – Domanda dei clienti: la stampa è un settore di servizi
3 – Mix di prodotti in evoluzione: dalla produzione di massa alla personalizzazione di massa
4 – La tecnologia digitale promuove il cambiamento
5 – Stampa tessile in crescita nei mercati di grafica, abbigliamento, decorazioni e industriale
6 – Il futuro della stampa per segnaletica e display si integra con supporti digitali
I risultati del Fespa Print Census sono esclusivamente a disposizione dei soci di Fespa Italia. Si tratta di uno strumento per aiutare le aziende a confrontare i propri progressi nel settore e a comprendere come i cambiamenti che li coinvolgono siano parte di trend più ampi.
Veniamo al futuro, quindi… non troppo lontano
Fespa Italia sta già lavorando al primo evento pubblico. Si terrà il 27 ottobre 2015 il primo Fespa Italia day, a Milano: un convegno di una giornata che tratterà il tema della Stampa che Fa Effetto presentando pratiche eccellenti italiane e visioni, futuristiche ma realizzabili da quasi subito per incrementare il proprio business.
Nell’aprile 2016 invece Fespa Italia e stata scelta per ospitare la seconda edizione del Southern European Print Congress, la due giorni internazionale nata dalla collaborazione con Fespa Espana e Fespa France, che lo scorso anno si era tenuta a Barcellona.
Gravotech: la gamma dedicata ai professionisti della comunicazione visiva e dell’industria grafica

Con quattro marchi – Type3, Propen, Technifor e Gravograph – quattro tecnologie, laser, incisione meccanica a graffio e a micropercussione, software per la modellazione artistica, accessori e materiali di consumo, il Gruppo Gravotech offre una gamma completa di soluzioni per ogni applicazione e mercato.
Tutte le soluzioni dal piccolo pantografo a fresa, per la personalizzazione di oggetti, al grande laser per la realizzazione di insegne e targhe saranno a disposizione dei visitatori per dimostrazioni ad hoc.
Tra le tante soluzioni esposte sarà possibile scoprire e testare di persona:
-TagCube: soluzione compatta e standalone ideale per la personalizzazione di oggetti durante eventi promozionali.
-Dedicace: Software per creare un messaggio o un disegno inciso con la calligrafia del cliente.
-IS400: pantografo con area di incisione 305×210 mm con dispositivo braille per la realizzazione di segnaletica speciale per ipo e non vedenti.
-LS1000XP: laser CO2 150watt grande formato per il taglio e l’incisione, capace di rispondere a bisogni di elevata produttività e potenza.
-LS900 F, il nuovo lase a Fibra con una area di lavoro più grande 610x610mm ideale per l’incisione professionale di superfici in metallo.
La casa madre è francese e il gruppo è presente in tutto il mondo in più di 100 paesi. In Italia la filiale è ubicata ad Almese a pochi chilometri da Torino.
Lo staff tecnico e commerciale accoglierà i visitatori allo stand C41 Pad 12 per far testare di persona le soluzioni dedicate a chi realizza insegne, incisioni, gadget e articoli promozionali.

Le soluzioni Xeikon per la stampa di etichette digitali

Xeikon ha reso disponibile in tutto il mondo la sua macchina da stampa per etichette digitale Xeikon CX3, basata sulla tecnologia di stampa digitale Xeikon Cheetah. La macchina potrà essere ordinata a partire dal 29 settembre: il giorno dell’apertura di Labelexpo Europe 2015. La tecnologia Xeikon Cheetah è attualmente utilizzata in installazioni pilota in cinque stabilimenti sparsi per il mondo, dove ha dimostrato prestazioni eccezionali. Alla fiera, Xeikon svelerà la nuova macchina da stampa e terrà dimostrazioni con la Xeikon CX3, la macchina da stampa per etichette digitale a cinque colori più veloce della sua categoria.
«[…] Il campo della stampa di etichette ormai rappresenta oltre il 50% del nostro fatturato» spiega Wim Maes, CEO di Xeikon. «Siamo molto entusiasti di rendere la Xeikon CX3 disponibile per tutte le realtà che si occupano di trasformazione e stampa digitale di etichette in tutto il mondo a partire dal giorno di apertura dell’evento. Siamo rimasti estremamente contenti dei riscontri che abbiamo avuto dagli stabilimenti con le installazioni pilota di Xeikon Cheetah, e non vediamo l’ora che molti altri stampatori di tutto il mondo si avvalgano degli stessi risultati.»
Le cinque chiavi del successo nella stampa di etichette digitale
Oltre alla tecnologia Xeikon Cheetah, l’azienda esporrà una gamma completa di soluzioni di stampa digitale. Maes prosegue: «[…] siamo il solo produttore di macchine da stampa con integrazione verticale di sviluppo e manifattura di tutti e cinque gli elementi fondamentali per il successo nella stampa di etichette digitale: stampa, toner, flusso di lavoro, trasformazione e servizi.»
Macchine da stampa digitali per etichette e cartone pieghevole
La Xeikon CX3 sarà affiancata da una Xeikon 3300, l’ammiraglia delle macchine da stampa per etichette a banda stretta, con larghezze di stampa da 200 a 330 mm: soluzione ideale per la stampa di etichette autoadesive alle massime velocità. Sarà impiegata per etichette per vino, prodotti per la salute e la bellezza, alimentari e applicazioni industriali. Una Xeikon 3500, per cartone pieghevole, sarà esposta nel corso del Packprint Workshop, nel quale Xeikon terrà delle presentazioni. Questa varietà di funzionalità evidenzia l’unicità della gamma di applicazioni per etichette e imballaggio che è possibile produrre con le tecnologie di stampa digitale Xeikon.
Due nuovi toner
MatteSilver e PalladiumSilver. Questi toner di alta qualità sono i primi prodotti del nuovo gruppo dedicato ai toner Xeikon Creative Colors. MatteSilver offre al supporto stampato l’aspetto raffinato di una finitura metallica, mentre Palladium (disponibile esclusivamente per stampa digitale nel portfolio Xeikon) presenta uno scintillio argentato per una superficie con uno speciale effetto di consistenza.
L’attenzione nei confronti del flusso di lavoro
«Per sfruttare appieno i vantaggi della stampa di etichette digitale, è importante assicurare un flusso di lavoro efficiente che riduca al minimo le operazioni manuali» commenta Jeroen Van Bauwel, direttore gestione prodotti di Xeikon. «Questo è particolarmente vero se si considera la sempre maggiore richiesta di tirature più basse e tempi di consegna più brevi per tutti i tipi di etichette. Xeikon continua a ottimizzare il suo front-end digitale (DFE) X-800 per garantire ai clienti di essere sempre più produttivi. I visitatori della fiera non dovrebbero perdere l’opportunità di vedere le funzionalità ampliate dell’ultima versione del nostro DFE, Xeikon X-800 4.0, che uscirà alla fine di questo mese.»
Una speciale funzionalità compresa nel DFE Xeikon X-800 4.0 è il tool di nuova generazione VariLane, progettato per ottimizzare produttività e redditività stampando etichette di diverse altezze, larghezze e tirature sulla stessa bobina in corsie separate. L’ultima versione di X-800 include inoltre piena compatibilità con l’architettura Adobe Mercury RIP e ColorKey, una nuova opzione che si avvale dello spettrofotometro integrato nelle macchine da stampa Xeikon. ColorKey consente agli utenti di generare report circa la stabilità del processo di stampa durante un determinato lavoro, la precisione con cui vengono riprodotti specifici colori di marchio e la possibilità che si verifichino degli scostamenti da uno standard di stampa predefinito. Offre agli operatori di stampa un ottimo controllo sulla qualità di uno specifico lotto di produzione e consente ai responsabili di ricevere una sintetica panoramica sulla produzione. Questa funzionalità soddisfa inoltre i requisiti di un numero sempre maggiore di proprietari di marchi, che desiderano ottenere un report sulla qualità di ogni lavoro.
Il Web Varnishing Module (WVM) è un’unità estremamente versatile in grado di applicare verniciatura UV o a base acqua su un lato di una vasta gamma di supporti. Consente agli operatori di stampa di vedere immediatamente i risultati del rivestimento ed eseguire regolazioni se necessario, eliminando i tempi e i costi che si hanno quando un rivestimento non ottimo comporta la ristampa. Lanciato lo scorso anno a Labelexpo di Chicago, il modulo WVM è ideale per essere utilizzato con materiali per etichette autoadesive, pellicole senza supporto e cartoncino.
Disponibile in configurazione in linea o non, l’unità di post-stampa Xeikon DCoat include di serie verniciatura UV a tavola piena, laminazione, fustellatura semi-rotativa, taglio longitudinale e un riavvolgitore a doppio mandrino. Sono inoltre disponibili moduli di ottimizzazione come verniciatura UV spot e riavvolgitori o taglierine alternativi.
Service
I servizi di Xeikon vanno dall’installazione alla configurazione e alla manutenzione, fino ai servizi Premium comprendenti training e formazione, assistenza relativa ai colori e training e consulenza in business development.
Miyakoshi presenta le sue macchine semirotative offset
Miyakoshi Printing Machinery, azienda giapponese con circa settant’anni di esperienza nella produzione di macchine da stampa semirotativa offset per la stampa di etichette di alta qualità, scommette sul mercato europeo.
In collaborazione con uno di uno dei suoi distributori europei, la OMC di Madrid, l’azienda ha recentemente ufficializzato l’apertura della sua controllata locale, Miyakoshi Europe.
«Il lancio di questa filiale è un chiaro segnale del nostro impegno sul fronte del mercato europeo della stampa offset di etichette, con particolare attenzione alla promozione di macchine da stampa UV e UV waterless», ha dichiarato Yuichi Ikeda, CEO di Miyakoshi. «Miyakoshi Europe offrirà un supporto molto più efficiente alle attività commerciali e di assistenza tecnica in Europa».
Il prossimo Labelexpo 2015 sarà il trampolino di lancio (padiglione 8, B31): qui verrà presentata MWL, l’ultimo prodotto Miyakoshi in ambito UV waterless, una macchina semirotativa offset senz’acqua per la stampa di etichette.
Modello
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MWL13 | MWL16 |
Larghezza bobina max. | 350 mm | 420 mm |
Larghezza di stampa max. | 330 mm | 406 mm |
Lunghezza di ripetizione | 127,0-355,6 mm | |
Diametro rullo max. | 700 mm (opzionale: 1270 mm) | |
Velocità di lavoro max. | 200 stampe/min. (opzionale: 250 stampe) | |
Grammatura carta | 50-300 g/m2 | |
Spessore supporto | 70-300 micron | |
Sistema di asciugatura | UV |
L’utilizzo della tecnologia di stampa offset senz’acqua rende la gestione della macchina molto più semplice rispetto a una tradizionale macchina da stampa offset, che richiede un determinato equilibrio inchiostro/acqua oltre a una certa esperienza. Si tratta di un prodotto ecologico che non utilizza IPA e riduce il liquido residuo nella produzione delle lastre. Dal punto di vista meccanico la macchina si compone di soli cinque rulli per unità offset, riducendo così il numero di parti e la possibilità di guasti. Tra gli altri vantaggi figurano un ritiro ridotto, minori tempi di messa a punto, produttività elevata e stabilità del registro.
Madrid 2015: l’open house europeo di Miyakoshi
Miyakoshi ha affidato a un open house europeo la presentazione della sua gamma di macchine da stampa offset a bobina per etichette: la famiglia di semirotative offset UV (MLP) e UV waterless (MWL).
All’evento hanno partecipato il team di OMC, il CEO di Miyakoshi Yuichi Ikeda e l’International Sales Director della società giapponese, Takekazu Fukozawa.
Erano inoltre presenti circa un centinaio di rappresentanti di 32 imprese operanti nel settore della stampa di etichette. Il carattere internazionale dell’evento testimonia l’interesse del mercato per l’alta qualità delle apparecchiature Miyakoshi per la produzione di etichette. Hanno partecipato all’incontro amministratori e responsabili di produzione di società di Spagna, Portogallo, Francia, Italia, Germania, Romania e Russia.
Al centro della presentazione le funzionalità di MLP, la macchina semirotativa offset UV di Miyakoshi per la stampa di etichette di alta qualità. Si tratta di una pressa configurabile secondo diverse combinazioni di unità di stampa e finissaggi. La macchina presentata utilizzava la seguente configurazione: gruppo di stampa flexo, cinque gruppi offset UV, Hot Foil, gruppo di stampa flexo per verniciatura, gruppo di stampa per serigrafia e matrice. Questa configurazione è studiata per la fabbricazione di tutti i tipi di etichette e finissaggi di qualità superiore.
«L’andamento del mercato mostra una netta diminuzione delle tirature e degli utili da lavoro, situazione che pone gli utilizzatori di macchine flessografiche e tipografiche di fronte a un bivio. Oggi la sfida è quella di mantenere lo stesso livello di redditività con tirature più limitate. Riteniamo che l’unica risposta sia quella di creare prodotti in grado di offrire maggiore qualità di stampa e consentire di generare profitti più elevati. In questo senso, le macchine MLP/MWL sono altamente produttive sulle tirature basse/medie», conclude Ikeda.
La MLP è una macchina semirotativa offset UV, ideata per la stampa di etichette di elevata qualità su tirature basse e medie. È disponibile nei modelli offset UV e UV waterless (MWL). La configurazione personalizzabile offre, tra le altre, opzioni quali lamina a caldo (hot foil), lamina a freddo (cold foil), goffratura e laminazione.
«Miyakoshi ha sviluppato MLP, una macchina semirotativa di produttività più elevata, con una lunghezza di ripetizione massima di 406,4 mm e una velocità massima di 300 stampe al minuto (la velocità di stampa massima è di 121 m/min.). La nostra azienda punta fortemente su questo modello e lo considera ideale per sostituire le macchine flessografiche nelle tipografie alla ricerca di una maggiore qualità di stampa delle etichette», dichiara Enrique R. García, direttore commerciale di Miyakoshi Europe.
Sotto il punto di vista dell’automazione, la macchina consente un avvio rapido con un ritiro minimo, oltre all’agilità e all’efficienza nel passaggio da un lavoro ad alta complessità a quello successivo.

Nuove soluzioni Lecta per etichette
Per ciò che riguarda Adestor, la gamma di materiali autoadesivi di Lecta, alla Labelexpo verrà presentato SA234, un nuovo adesivo acrilico solubile in acqua che non lascia residui sul prodotto etichettato e che è adatto per ogni tipo di vassoi e contenitori riutilizzabili del settore logistico e su superfici di vetro, ceramica e plastica del settore retail. Un’altra novità da segnalare sono i supporti PET da 23 μm e 30 μm per l’etichettatura automatica ad alta velocità in settori come quello delle bevande, dell’alimentazione o della cosmetica. Allo stand i visitatori potranno conoscere i nuovi frontali sviluppati per etichette di prestigio di vini, spumanti e liquori così come il resto dei prodotti Adestor, la cui gamma di adesivi permanenti dispone della certificazione Isega per il contatto diretto con gli alimenti.
La nuova Metalvac E LWS, con una leggera resistenza all’umidità per sistemi di etichettatura “acqua e colla” di confezioni non recuperabili (bottiglie di vetro per acqua e birra) e confezioni di plastica (bottiglie in PET per acqua e bibite) è la più recente novità della gamma di carte metallizzate Metalvac per etichette di alta qualità utilizzate nei settori delle bevande, dell’alimentazione e della cosmetica.
“Endless possibilities” è il nuovo catalogo di carte monopatinate Creaset per il settore delle etichette e degli imballaggi flessibili. Prodotti resistenti all’umidità per bottiglie a rendere di acqua, bibite e birre, nonché carte lucide per etichette standard e wrap around del settore alimentare: sono solo alcuni esempi che dimostrano le infinite possibilità nelle soluzioni per etichette offerte da Creaset.
Per le applicazioni in cui si utilizza la stampa termica diretta, Lecta dispone delle carte termiche Termax che garantiscono una perfetta definizione dei codici a barre. La gamma “Label” per etichette autoadesive è formata da carte termiche non protette, ad alta sensibilità che sono ampiamente utilizzate nei settori dell’alimentazione (pesatura di frutta e verdura), della logistica, della distribuzione e dell’industria in generale.
Eurokote è la gamma di carte patinate cast-coated di Lecta. L’elevato grado di bianco, la lisciatura e l’alta definizione delle immagini fanno delle carte Eurokote la soluzione ideale per etichette per la cosmetica, la profumeria, l’alimentazione e le bevande quali vino, spumante, liquore e acqua.
Tutti i prodotti di Lecta sono realizzati secondo gli standard di qualità ISO 9001, di gestione ambientale ISO 14001 ed Emas, di efficienza energetica ISO 50001 e di salute e sicurezza sul lavoro Ohsaa 18001. Sono inoltre disponibili con le certificazioni di Catena di custodia Pefctm e FSC, che garantiscono l’origine sostenibile della cellulosa utilizzata.

Le soluzioni di prestampa sono strategiche per realizzare un’etichetta di qualità
Proprio all’ingresso della fiera sarà esposta l’intera gamma di soluzioni Esko che consentono ai trasformatori di etichette e imballaggi di dare uniformità e flessibilità ai flussi di lavoro, indipendentemente dalle dimensioni, dalla complessità delle operazioni e dalle tecnologie di stampa utilizzate. Esko esporrà nello stando 4C20.
«Labelexpo Europe è sempre un grande evento per noi,» spiega Armand Gougay, vicepresidente Emea di Esko, «coglieremo l’occasione per proseguire nel nostro impegno volto alla comprensione delle preoccupazioni di stampatori, trasformatori e proprietari di marchi, e offrire loro consulenza sui modi migliori per affrontare le difficoltà. Metteremo a disposizione il nostro know-how e consiglieremo ai visitatori come incrementare la redditività implementando prestampa intelligente, flusso di lavoro automatizzato e il meglio in quanto a flessografia, gestione dei colori e integrazione dei sistemi. Il nostro obiettivo per la fiera è dimostrare come le soluzioni di prestampa intelligente aiutino qualsiasi trasformatore di etichette e imballaggi a crescere.»
Comunicazione eccezionale e produzione senza errori
Oggi per ottenere successo sul mercato bisogna avere prestazioni eccezionali in tutti gli ambiti della produzione di etichette e imballaggi. I proprietari dei marchi creano design di packaging che fanno presa sui consumatori e sono progettati, approvati e prodotti con la massima precisione. I trasformatori li realizzano perfettamente e con la massima rapidità ed efficienza. Tutti coloro che operano nell’intera filiera devono collaborare efficacemente per raggiungere tali obiettivi.
A tale scopo, Esko presenterà le sue rinnovate soluzioni software, che riguardano tutte le fasi della produzione: dal design alla prestampa e all’automazione del flusso di lavoro, dalla realizzazione di prove e dal colore fino al lavoro stampato e oltre. Comprese nella Esko Software Suite 14 (la raccolta di strumenti software di preproduzione più completa disponibile sul mercato) le soluzioni software di Esko ottimizzano i costi, snelliscono i flussi di lavoro e migliorano la qualità complessiva e l’uniformità, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata per produrre le etichette: digitale, offset, flessografia, rotocalco o serigrafia.
L’automazione del flusso di lavoro è una priorità per i produttori di etichette di successo e, alla fiera, Esko non avrà carenza di idee e opzioni per aiutare le realtà di qualsiasi dimensione ad aumentare automazione, produttività e profitti. Il fulcro di tutto ciò è costituito da Esko Automation Engine, un server di flusso di lavoro modulare con workflow dinamici che rappresenta un nuovo standard per l’automazione del flusso di lavoro di prestampa, con un solidissimo controllo qualità, e da WebCenter, la speciale e potente piattaforma Esko che gestisce l’intero ciclo di progetto per packaging ed etichette, comprese specifiche e approvazioni.
L’ultima versione della Esko Software Suite garantisce flessibilità per l’utente consentendo l’utilizzo di diffusi editor software come Studio e DeskPack in abbonamento mensile o annuale. La crescente richiesta di applicazioni in modalità hosting è soddisfatta con la disponibilità di WebCenter come soluzione completamente ospitata.
20 anni di eccellenza nella flessografia digitale
Sarà inoltre in mostra il portfolio Esko di soluzioni di produzione di lastre flessografiche digitali. Le unità di esposizione di lastre flessografiche, corredate di software, know-how e partnership di settore, coprono l’intera gamma di applicazioni di stampa flessografica. «La stampa di alta qualità richiede lastre flessografiche digitali e prestampa di alta qualità» è il commento di Thomas Klein, vicepresidente Hardware Business di Esko. «Siamo lieti di celebrare i due decenni dell’apprezzato Cyrel Digital Imager (CDI), che continua a essere il riferimento in tutto il mondo per quanto riguarda l’esposizione di lastre flessografiche digitali. Grazie all’ampliamento del CDI con la tecnologia Esko HD Flexo e Full HD Flexo, la qualità della stampa flessografica ha raggiunto livelli senza precedenti, equiparabili al rotocalco e all’offset. Oggigiorno la stampa flessografica offre ai clienti risultati eccellenti per etichette, packaging flessibile, scatole in cartone ondulato e molto altro.»
Consulente di fiducia per i trasformatori di etichette e imballaggi
«Gli esperti Esko saranno a disposizione dei visitatori come consulenti per ascoltarne le esigenze e consigliare loro soluzioni di Esko e dei suoi partner» aggiunge Gougay. E sottolinea che anche molti partner Esko per macchine da stampa, lastre e software esporranno alla fiera, che quindi è l’occasione perfetta per apprezzare i vantaggi di un flusso di lavoro integrato. Tra i partner di Esko a Labelexpo Europe 2015: i produttori di macchine da stampa Gallus, Nuova Gidue, HP Indigo, Mark Andy e Nilpeter; i fornitori di lastre Dantex, DuPont, Flint, Fujifilm e MacDermid; e i partner software Cerm e Chili Publish.
Bobst detiene il 65% di Gidue: intervista a Federico d’Annunzio, Ceo di Gidue
Bobst Group ha acquisito il 65% di Gidue (la cui nuova denominazione è Bobst Firenze S.r.l.), produttore italiano di impianti per la stampa flessografica e offset a banda stretta e media, destinati all’industria delle etichette autoadesive e del packaging flessibile.
«Il numeri del 2014» spiega Federico d’Annunzio «e quelli dell’anno in corso sono molto buoni e la media dei risultati prodotti negli ultimi quattro anni (2012-2015) ci informa che l’azienda è molto sana. Ciò che dunque mi ha spinto a venderne le quote di maggioranza è il desiderio di dare continuità al nostro business per ancora molti anni. Un’azienda italiana che oggi arriva a livello di 30, 40 o 50 milioni di fatturato incontra inevitabilmente problemi a compiere un salto di qualità. E questo è tanto più vero per il tipo di cultura d’impresa del nostro Paese. Mi sono reso conto che la crescita che avrei voluto per Bobst Firenze sarebbe stata difficile da ottenere senza un aiuto esterno: non solo per l’aspetto finanziario, ma piuttosto per un’attitudine all’esercizio della leadership. In passato ho ricevuto più di un’offerta anche da parte di aziende concorrenti, ma le ho rifiutate tutte finché non ho trovato il partner giusto che garantisse continuità e soprattutto la proiezione alla leadership nel nostro settore, ovvero il narrow e mid-Web printing. Il nostro è un management giovane, determinato e molto competente ed è importante che abbia la possibilità di imparare in un ambiente più strutturato».

Nel 2014 il totale delle vendite di Gidue è stato pari 30,9 milioni nel 2014, con un incremento del 19% rispetto all’anno precedente. L’Ebitda, inoltre, supera l’11%. «Le prospettive per l’anno 2015» aggiunge d’Annunzio «sono ancora molto positive: ci aspettiamo il solito 15-20% di crescita. In linea di massima, il 50% di questo fatturato è realizzato in Europa, il 45% nel resto del mondo e 5% in Italia: ecco su questo punto dovremo lavorare molto perché è necessario rifocalizzarci sul nostro Paese».
«La gamma di prodotti di Gidue» precisa d’Annunzio «si è notevolmente ampliata negli ultimi tempi e sta ancora crescendo nei due settori, le etichette e il flexo packaging, che hanno per noi uguale importanza e peso. Negli ultimi anni abbiamo raggiunto una posizione di leadership conclamata in Spagna, in Polonia e in Francia. Inoltre, da poco ci siamo insediati in Nord America. In questo mercato come nel resto delle altre piazze il nome Gidue scompare e rimane il nome Bobst Firenze perché è meglio associare totalmente i nostri prodotti al leader mondiale del packaging. Anche in questo caso, la scelta di perdere il nostro brand è avvenuta in maniera del tutto armonica, senza forzature: il cambio del nome simboleggia il passaggio di un’azienda che da realtà padronale diviene multinazionale».
Da Bobst la garanzia di una più adatta cultura aziendale
«Del resto i numeri» prosegue d’Annunzio «parlano chiaro: Gidue quest’anno ha fatturato quasi 31 milioni, Bobst un miliardo e 200 milioni. Si tratta di una realtà industriale di tutt’altra scala che saprebbe gestire un veloce aumento del fatturato. In effetti in Bobst hanno quelle conoscenze che permettono di evitare errori e di crescere in maniera sostenibile a lungo termine. Noi abbiamo sempre avuto nel nostro mercato una leadership tecnologica e continuiamo a svilupparci, tuttavia è chiaro che dobbiamo porci un limite in considerazione del fatto che siamo una Pmi metalmeccanica in grado di crescere non oltre il 15% annuo. Il rischio è che si commettano gli errori che ci hanno creato seri problemi nel 2007 e nel 2008, quando, in tempi di domanda calante, una crescita eccessiva, per non dire esplosiva, non è stata gestita in modo adeguato (nel dicembre 2008 Gidue aprì una procedura di liquidazione volontaria per far fronte a un drastico quanto inaspettato crollo delle vendite, tale da non permettere la copertura dei costi fissi societari, n.d.a.). Al fine di evitare una seconda fase di stress per l’azienda, abbiamo deciso di dotarla delle competenze giuste per poter raccogliere risultati concreti nel prossimo futuro».
d’Annunzio rimane l’anima di Gidue
«Certo», continua d’Annunzio «nel cedere la maggioranza ad altri, la cosa migliore è poter condurre la trattativa partendo da una posizione favorevole: noi veniamo da anni di continui e costanti profit e ciò ci ha permesso di avere un grande potere negoziale. È anche in questo modo che siamo riusciti a mantenere la nostra autonomia aziendale. E infatti il criterio di integrazione tra noi e loro è ispirato alla massima indipendenza: non è previsto che i manager di Bobst intervengano nella nostra operatività, Gidue piuttosto assorbirà un know how consolidato in termini di cultura aziendale e di ordine pratico come, per esempio, quello relativo agli strumenti di gestione del service. Ma niente cambierà nel management tanto è vero che mi hanno chiesto, e io ho accettato nonostante fossi disposto alla cessione della totalità delle azioni, di rimanere in pianta stabile in qualità di azionista e Ceo di Gidue. In altre parole Bobst si aspetta che continui a guidare il team di successo che ho formato. Del resto, anche l’azienda svizzera trarrà da noi parecchi vantaggi: propensione all’innovazione e una certa freschezza e dinamicità nella gestione d’impresa che magari un grande gruppo può aver via via perso».