Home Blog Pagina 278

Programma Fit@All in dirittura di arrivo e previsioni future

KBA ha pressoché terminato l’implementazione del programma Fit@All di ristrutturazione aziendale, avviato nel 2014. L’ampio pacchetto di misure comprendeva, fra l’altro, il trasferimento di oltre 50 macchine utensili, onde evitare la presenza di attività parallele nei siti di produzione. Gli stabilimenti di Ternitz e Trennfeld sono stati chiusi e venduti. Si può, quindi, considerare concluso il taglio complessivo di 1.500 posti di lavoro annunciato alla fine del 2013. Nella seduta tenutasi il 21 maggio 2015, l’Assemblea generale degli azionisti ha approvato in grande maggioranza il nuovo riallineamento del diritto societario proposto dal Consiglio di Amministrazione. Il piano di ristrutturazione prevede la trasformazione della società madre Koenig & Bauer AG in una Holding gestoria dopo la formazione, mediante scorporo, di quattro società operative affiliate per le divisioni Digitale & Bobina (KBA-Digital & Web Solutions), Foglio (KBA-Sheetfed Solutions), Cartevalori (KBA-NotaSys) e Produzione (KBA-Industrial Solutions). Le quattro società scorporate assumeranno la forma giuridica AG & Co. KG (Società in Accomandita per Azioni) e avranno come unico accomandatario la società madre Koenig & Bauer AG. La holding, con un Consiglio di Amministrazione ridotto a tre membri, svolgerà in prima linea funzioni strategiche e centrali. Una volta avvenuta l’iscrizione nel registro delle imprese, prevista per l’inizio di luglio, la nuova struttura entrerà in vigore con effetto retroattivo dall’1 gennaio 2015. Il Consiglio di Amministrazione si attende da questa operazione una maggiore trasparenza di costi e risultati, nonché un aumento di redditività grazie ai rapporti interni fra cliente e fornitore.

Nuovi mercati in vista

A fine marzo 2015 il gruppo KBA contava ancora 4.711 dipendenti, esclusi i tirocinanti, i praticanti e i dipendenti in semi-pensione, ovvero ben 3.000 lavoratori in meno rispetto a otto anni prima. Nel 2007 il fatturato del gruppo era ancora di 1,7 miliardi di euro, mentre nel 2014 si è attestato su 1,1 miliardi di euro. Il ridimensionamento maggiore si è avuto nel settore delle macchine da stampa offset a bobina che in passato rappresentava il core business di KBA. Gli effetti negativi della contrazione del mercato si sono ripercossi pesantemente, oltre che sul centro produttivo principale di Würzburg, anche sullo stabilimento secondario di Trennfeld e sulla sede di Frankenthal/Pfalz. Le nuove attività produttive di stampa digitale e packaging hanno sopperito solo in parte alla riduzione del volume di fatturato. Per questo motivo KBA lavora intensamente all’espansione del proprio portfolio di prodotti e al consolidamento della sua posizione nei mercati in crescita. In questo senso si è proceduto con nuovi sviluppi interni, l’acquisizione di imprese, quali KBA-Flexotecnica e KBA-Kammann, avvenuta nel 2013 e la cooperazione con altre aziende. KBA e il produttore americano Hewlett Packard (HP) presenteranno a novembre, nel centro produttivo di Würzburg, un nuovo impianto di stampa Inkjet per imballaggi in cartone ondulato, nato da un’intesa collaborazione.

Fespa 2015 ha attratto il pubblico più internazionale di sempre

Dei 23.137 visitatori che hanno varcato le porte della Koelnmesse, l’88% proveniva dall’Europa, il 5% dall’Asia, il 4% dal Medio Oriente e dall’Africa e il 3% dall’America del Sud e del Nord – erano 133 i Paesi presenti in tutto. Come previsto, la Germania presentava la più grande delegazione di visitatori, seguita da Paesi Bassi, Regno Unito, Belgio, Italia e Francia. Il 68% dei partecipanti proveniva da un paese diverso da quello ospitante.

La vicinanza di Colonia ai Paesi Bassi ha determinato la presenza a Fespa 2015 del numero più alto di delegati di questo paese a un evento Global Expo. Vi è stato altresì un considerevole incremento dei visitatori provenienti dal Belgio, con oltre il doppio dei delegati presenti all’evento del 2015 rispetto a Fespa 2010, l’ultima edizione del Global Expo in Germania. L’ubicazione di Colonia nel Nord Europa ha inoltre determinato un aumento del 37% della presenza di stampatori provenienti dalla Scandinavia, rispetto al 2010.

La presenza diretta in Turchia mediante Fespa Eurasia ha avuto un forte impatto nella regione, consentendo un aumento del 27% del numero di partecipanti di questo paese. Il marchio Fespa China è stato altresì molto efficace, determinando un aumento del 59% dei rappresentanti provenienti dall’Asia rispetto al 2010.

Il CEO di Fespa, Neil Felton, ha commentato: «Fespa 2015 è stato, a oggi, il nostro più grande evento Global Expo, con il maggior numero di espositori e visitatori, nonché con il più variegato mix di visitatori internazionali. È eccellente vedere il valore che la comunità di stampa globale attribuisce al Global Expo e in che modo la nostra espansione al di fuori dell’Europa abbia stimolato anche maggior interesse per il nostro evento di punta. Il ciclo peripatetico di Fespa attrae nuovi seguaci in nuovi territori e il trasferimento a Colonia ha rinnovato ancora una volta il nostro pubblico, consentendo agli espositori di stabilire nuove relazioni a ogni evento.»

«Il prossimo anno, quando ci sposteremo ad Amsterdam per Fespa Digital 2016, cercheremo di mantenere il coinvolgimento del nostro fedele seguito, cercando allo stesso tempo di coinvolgere nuovi pubblici di visitatori provenienti da diversi mercati verticali, sulla base della nostra decennale esperienza nell’organizzazione dell’evento dedicato al digitale.»

Finat rivela i vincitori del concorso Recycling Awards 2015

Helf Etiketten (Austria) e Bel Leerdammer Cheese (Belgio) sono i vincitori del secondo concorso Finat Recycling Awards. Entrambi i vincitori sono stati premiati nel corso di una cerimonia tenutasi nel corso del recente European Label Forum ad Amsterdam.

Il consulente per il riciclo Finat Jacques van Leeuwen ha presieduto la giuria, coadiuvato da Andreas Faul di Indege (settore della disinchiostrazione della carta) e Peter Sundt di Epro (l’organizzazione europea per il riciclo della plastica).

Vincitore della categoria Converter – Helf Etiketten

La categoria dei trasformatori ha richiamato diversi partecipanti e il vincitore Helf Etiketten ha impressionato la giuria con la sua percentuale di riciclo del liner del 100%. I giudici hanno menzionato inoltre l’etica sostenibile perseguita con la raccolta di liner dei clienti e le implementazioni continue di un sistema di gestione completo.

«Nella categoria trasformatori, che ha registrato una forte partecipazione, gli onori sono andati all’azienda Helf Etiketten alla sua prima partecipazione con una prestazione particolarmente significativa. La giuria è giunta all’unanime conclusione che il riciclo a capacità massima del liner e l’impegno dell’azienda nei confronti della comunicazione per il riciclo interno ed esterno, sostenuto da comunicati stampa e newsletter rappresentano una strategia esemplare. Considerati inoltre gli enormi sforzi profusi dall’azienda per ridurre gli scarti delle matrici e per tenere traccia del materiale secondario, la giuria è stata lieta di poter assegnare il premio ad Helf Etiketten», ha spiegato Van Leeuwen.

Vincitore della categoria utente finale

Nella categoria utente finale, Bel Leerdammer Cheese si è distinta per i suoi continui sforzi attraverso lo sviluppo di programmi pilota nel 2013 e il riciclo del 100% del liner di carta nel 2014. Ha integrato inoltre il riciclo nel suo sistema di qualità a livello aziendale e ha rafforzato la comunicazione interna ed esterna in merito alle proprie azioni di riciclo di release liner.

«Sebbene il numero di iscrizioni nella categoria utente finale fosse sensibilmente inferiore rispetto a quello della categoria trasformatori, la giuria è stata convinta dalla forte proposta di Bel Leerdammer Cheese e in particolare dai suoi miglioramenti portati avanti dal 2014. L’azienda non solo ha triplicato la quantità in tonnellate del proprio liner di carta riciclato rispetto all’anno precedente, ma ha incluso inoltre il riciclo del release liner come parte di un sistema di qualità certificato e ha intensificato i propri sforzi di comunicazione», ha spiegato Van Leeuwen.

Nano-Tack technology by Guandong

Nano-Tack technology by Guandong: Window Spot Déco.
fashion shop display window and clothes.

«Abbiamo riscontrato un cambio di mentalità degli attori che stanno manifestando un nuovo approccio nel modo di relazionarsi, di comunicare e di fare impresa – commenta Edoardo Elmi, Presidente Guandong guardando i dati di chiusura della fiera Fespa. «Hanno infatti imparato a uscire dai loro laboratori, cominciano a cercare prodotti mirati per meglio interagire con i potenziali clienti/utilizzatori. Quindi molto più attenti alle soluzioni concrete e calzanti con le esigenze del loro mercato. Insomma un grande passo in avanti.»

Da oltre due anni Guandong, trendsetter della comunicazione visiva, ha compreso questo cambiamento e sta investendo nella messa a punto di soluzioni che vanno in questa direzione: l’ampliamento della share di mercato del digitale. Frutto di questa strategia, le innovative linee di prodotti tra cui spicca l’inedita Nano-Tack technology presentata in anteprima assoluta a Fespa: la risposta innovativa per rivoluzionare l’ambito del Window Spot Déco ampliandone le applicazioni. Nano-Tack si applica in modo rapido su qualsiasi superficie liscia senza l’utilizzo di colla e senza bolle, è facilmente lavabile e rimovibile infinite volte. È disponibile in poliestere e PP nelle versioni trasparente o bianco. Anima di questa tecnologia è il trattamento della superficie del materiale: attraverso un procedimento speciale (Nano-tecnologia) che utilizza un particolare gel micronizzato, si crea una prima pellicola costituita da 7.000/8.000 ventose per cm². Queste microcapsule garantiscono, sulle superfici sottostanti, una presa perfetta data da un’azione meccanica e non da un processo chimico.

«L’estrema versatilità di questo prodotto consente al personale addetto allo store di posizionare direttamente i messaggi in base alle proprie esigenze, senza richiedere l’intervento del posatore/decoratore esterno – ha commenta Fabio Elmi, Marketing Director Guandong. «Inoltre questa fiera ha rappresentato per noi anche un volano per mettere a segno significative partnership con distributori internazionali che ampliano il network della nostra azienda. Dopo l’Italia e buona parte dell’Europa, ora la sfida è allargare ulteriormente il raggio d’azione di Guandong.»

Nano-Tack technology by Guandong: Window Spot Déco.
fashion shop display window and clothes.

Come sta l’industria italiana dei quotidiani?

In occasione della Conferenza internazionale Wan-Ifra Italia, svoltasi lo scorso 17 e 18 giugno 2015 Bologna, è stato presentato Il Rapporto sull’industria italiana dei quotidiani, la ricerca realizzata ogni anno dall’Asig e dall’Osservatorio tecnico «Carlo Lombardi» per i quotidiani e le agenzie d’informazione, che raccoglie i dati più aggiornati sul settore editoriale: vendite, pubblicità, andamento dei bilanci, occupazione e retribuzioni poligrafiche, rete produttiva, anagrafe delle imprese del settore. La ricerca contiene infine i dati tecnici sugli stabilimenti produttivi che operano in Italia nel settore della stampa dei quotidiani.

Il volume può essere scaricato integralmente a questo link.

Per scaricare le relazioni, clicca qui.

Gli indicatori-chiave che emergono dalla ricerca sono i seguenti:

Il mercato dei lettori

  • Diffusione cartacea giornaliera 2014: 3.211.805 copie giornaliere (-11,7% su 2013)
  • Diffusione digitale giornaliera 2014: 470.904 copie giornaliere (+57% su 2013)
  • Diffusione complessiva giornaliera 2014: 3.682.709 copie giornaliere (-6,5% su 2013)
  • Lettori di quotidiani nel giorno medio: 19.387.000 (36,6% della popolazione adulta)

Il mercato pubblicitario

  • Mercato pubblicitario italiano 2014: 6,201 miliardi/€ (-2,5%)
  • Fatturato pubblicitario dei quotidiani 2014: 810 milioni/€ (-9,7%)
  • Quota % della televisione sul mercato pubblicitario complessivo: 56,5%
  • Quota % dei quotidiani sul mercato pubblicitario complessivo: 13%

La rete produttiva

  • Numero stabilimenti di stampa: 66 (-6 rispetto al 2014)
  • Numero rotative di stampa installate: 116 (-7 rispetto al 2014)
  • Capacità produttiva: 3.880.000 giri cilindro/ora (-2% rispetto al 2014)

Occupazione e retribuzioni poligrafiche e previdenza integrativa di settore

  • Numero poligrafici al 31 dicembre 2014: 4.105 (-541 rispetto al 31 dicembre 2013)
  • Retribuzione annua lorda media 2014 per poligrafico: € 41.996,17 (-3%)
  • Numero di pensionati al 31 dicembre 2014: 15.648
  • Rapporto di dipendenza attivi/pensionati: 1:3,8
  • Aliquota previdenziale di settore: 25,50%

Anagrafe dell’industria italiana dei quotidiani

  • 123 testate quotidiane
  • 85 società editrici
  • 66 stabilimenti di stampa
  • 68 concessionarie di pubblicità
  • 119 agenzie d’informazione

La prima edizione di BestinFlexo premia la qualità flessografica

BestInFlexo_logo_web

Per ciascuna categoria saranno selezionati i tre lavori migliori che otterranno così una “nomination”.
I vincitori di ciascuna categoria verranno ufficializzati e premiati in occasione di un’apposita serata in programma il 10 novembre a Bologna, giorno precedente il Flexo Day 2015.

Le Categorie:
• Banda Stretta supporto carta/cartoncino
• Banda Stretta supporto film
• Banda Media supporto carta/cartoncino
• Banda Media supporto film
• Banda Media supporto cartone ondulato “post-print”
• Banda Larga supporto carta/cartoncino
• Banda Larga supporto film
• Banda Larga supporto cartone ondulato “post-print”

Per ulteriori dettagli sulle categorie consultare il bando: Bando_intero_editabile

Digital Flex… buon compleanno!

EVENTO50_126
Da sinistra Renato Vergnano, Barbara Vergnano, Franco Collini, Marzia Ripamonti, Giovanni Cornali, Vittorio Ripamonti, Andrea Vergnano e Paolo Cornali.

Il 20 giugno, nella cornice del Parco di Monza, presso il Ristorante Saint George Premier, clienti, fornitori, partner di Digital Flex hanno accolto l’invito a stringersi attorno al gruppo dei cinque soci, che, arrivati alla seconda generazione, hanno saputo far crescere il loro business di pre-stampa flessografica al servizio di brand-owner, stampatori, studi grafici, portandolo in tempi recentissimi sul mercato internazionale.

Renato Vergnano, President & Managing Director, di Digital Flex, nel dare il benvenuto, ha ricordato gli inizi quando l’azienda era nota come Nuova Roveco e la flessografia era basata sulla gomma vulcanizzata e poi i primi fotopolimeri. Allora per raggiungere dei buoni risultati di stampa occorreva tanta dedizione, passione e studio dei materiali.

In quei tempi iniziò il rapporto stretto con DuPont e l’azienda di pre-stampa divenne il punto di riferimento per l’esecuzione di prove sui nuovi materiali. Luigi Robbiati, Past VP Marketing & Sales di DuPont EMEA, non ha mancato di intervenire riconoscendone la grande competenza e ricordando la grandissima collaborazione.

Renato Vergnano con Andrea Vergnano, Senior Executive Vice President, e Franco Collini, Vice President & Sales Director, sono stati gli ideatori e i curatori della festa in tutti i dettagli. I partecipanti hanno potuto godere di momenti indimenticabili, con un ottimo pranzo, arricchito da musica dal vivo e a sorpresa un duo canoro ha intonato la nota aria verdiana «Libiamo nei lieti calici» da cui è scaturito un festoso brindisi A questo sono seguiti altri brindisi fino a quello finale al taglio della torta.

Andrea ha voluto anche mostrare ai partecipanti il video realizzato per il cinquantesimo, che svela interno ed esterno dell’ampio capannone industriale che ospita Digital Flex. Lo stabilimento è stato costruito con criteri di eco-sostenibilità, con sistema fotovoltaico, sistema abbattimento fumi, riciclo dell’acqua e recupero solventi. «Per noi la sostenibilità ambientale è un valore aggiunto. È una sfida onerosa che accettiamo per offrire sempre il meglio ai nostri clienti». Si è potuto anche vedere il grande dispiego di tecnologia di pre-stampa e le innumerevoli postazioni per la preparazione degli impianti, la gestione della cromia, la rappresentazione realistica del prodotto finale.

Le tappe di una crescita

La storia dell’azienda ha inizio nel 1965, quando quattro giovani imprenditori fondano la Nuova Roveco in uno spazio di 220 m2, dando così vita alla prima azienda italiana di pre-stampa dedicata esclusivamente al settore flessografico. Nel 1997 Nuova Roveco diventa holding e istituisce il suo braccio operativo nella Digital Flex, prima azienda italiana e tra le prime in Europa a installare un impianto CTP flexo per la produzione di lastre digitali.

Da allora l’azienda si è ampliata, introducendo nuove unità produttive per la realizzazione di impianti fotopolimerici anche in sleeve e supportandone l’evoluzione attraverso l’impiego di soluzioni hardware e software avanzate e la realizzazione di materiali altamente innovativi.

Oggi l’azienda si estende su una superficie di 4.300 m2 e dispone di un apparato produttivo molto specializzato, che si basa su tecnologie al top di gamma, con capacità produttive flessibili e su un organico di 60 collaboratori organizzati su due turni di lavoro. «Gestiamo il lavoro di 10.000 ordini l’anno producendo 20.000 mq di materiali fotopolimerici, ma grazie alla nostra flessibilità siamo in grado di aumentare la produttività di un terzo», commenta Andrea Vergano. L’iter lavorativo segue gli ultimi principi di qualità e sicurezza e dal 2000 l’azienda detiene la certificazione UNI EN ISO 9001:2008.

Per il cinquantesimo Digital Flex si è rifatta il look, rinnovando gli uffici della sede di Monza, e potenziando la struttura produttiva. Inoltre ha creato uno studio grafico dedicato alla progettazione d’imballaggi, Futurflexo, configurandolo come realtà aziendale autonoma all’interno di Nuova Roveco Group. Ha deciso inoltre di farsi come regalo il brevetto della tecnologia Flexo HD Plus®, sviluppata da Digital Flex per raggiungere l’eccellenza nella stampa flessografica. Grazie a questa tecnologia brevettata a livello europeo, Digital Flex può garantire maggior costanza di stampa lungo l’intero processo di produzione.

Nuova Roveco prima e Digital Flex poi sono stati e sono sinonimo di innovazione, elevati standard qualitativi, rapidità nell’esecuzione e competitività commerciale. «Le tante stagioni fatte di lavoro, perseveranza, concretezza e innovazioni ci hanno consegnato una lunga serie di successi e di riconoscimenti dei quali siamo molto fieri», conclude Renato Vergnano. «Oggi la nuova stagione si apre forte dell’esperienza passata e proiettata verso un futuro certo, nel quale continueremo ad anticipare i bisogni e le esigenze dei nostri clienti».

 

Metalvac E LWS è un nuovo prodotto resistente all’umidità per confezioni monouso

Metalvac E LWS di Lecta è una carta metallizzata con una leggera resistenza all’umidità per etichette acqua e colla di confezioni non recuperabili e confezioni di plastica, quali le bottiglie di PET per acqua e bibite e le bottiglie di vetro monouso per acqua e birra. Questo nuovo prodotto ha tutte le caratteristiche tecniche necessarie per sopportare condizioni di freddo e di umidità durante il processo di etichettatura e la successiva conservazione in secchielli portaghiaccio e frigoriferi.
Metalvac E LWS resiste all’attrito e agli strappi e offre un’eccellente superficie piana, garantendo ottimi risultati nelle linee di imbottigliamento ad alta velocità. È disponibile nelle grammature da 63 e 70 g/m² e nelle finiture liscia e goffrata (lino, pin-head e brushed).

Metalvac E LWS è adatta alla stampa offset, flexo, tipografica, sia convenzionale sia UV, e in rotocalco. Può essere inoltre richiesta con le certificazioni Pefc e FSC®.
Tutti i prodotti metallizzati di Lecta sono realizzati secondo gli standard di qualità ISO 9001, di gestione ambientale ISO 14001 ed Emas, di efficienza energetica ISO 50001 e rispettando lo standard sulla salute e sicurezza sul lavoro OHSAS 18001.

Emanuele Pogliani entra nella rete commerciale di Kba Italia

Emanuele Pogliani_KbaEmanuele Pogliani ha iniziato la sua attività con KBA Italia dal 15 giugno 2015 assumendo la responsabilità per le vendite delle macchine a foglio nelle aree di Lombardia, Lazio, Campania e per le macchine rotative commerciali per l’intero territorio Italiano.

Nello svolgimento della sua attività il Sig. Pogliani riporta direttamente al Sig. Joachim Nitschke che oltre a essere l’amministratore delegato di KBA Italia coordina tutte le attività di vendita.

Emanuele Pogliani proviene da una lunga esperienza di lavoro nel mercato delle aziende grafiche avendo lavorato da oltre 30 anni per primarie aziende produttrici di impianti per la produzione di stampati. Egli è quindi in grado di inserirsi rapidamente nel complesso mondo tecnologico delle macchine da stampa fornendo un valido contributo di consulenza e supporto ai clienti nelle scelte di investimento e impiego delle macchine che KBA mette a loro disposizione in una ampia gamma di formati e configurazioni.

La società augura buon lavoro al Sig. Pogliani perché possa riuscire a instaurare un proficuo rapporto professionale con i clienti e raggiungere i risultati attesi.

Pietro Lironi è il neoeletto Presidente della Federazione e di Assografici

Giunto al termine del suo mandato, il Presidente uscente della Federazione Paolo Culicchi si è congedato accennando all’impegnativo percorso che si apre ora per la Federazione nell’ottemperare agli obiettivi previsti dalla Riforma Pesenti di Confindustria e agli sviluppi che necessariamente scaturiranno per Assografici e Assocarta in termini di evoluzione strutturale dell’organizzazione. Il neoeletto Presidente della Federazione e di Assografici, Ing. Pietro Lironi, ha raccolto il testimone, impegnandosi per un approccio trasparente e condiviso nella gestione del processo di costruzione del progetto federativo.

Prima di illustrare nel dettaglio la proposta del «bonus lettura», già lanciata alle Istituzioni a Roma e rinnovata in questa sede dalla Federazione della Filiera della Carta e della Grafica, il Prof. Alessandro Nova, dell’Università Bocconi, ha fornito una serie di dati economici di scenario di lungo periodo, sia europei, sia italiani, per consentire di cogliere l’aspetto fondamentale della questione, ossia il collegamento tra l’andamento del prodotto interno lordo e la dinamica dei consumi totali delle famiglie e in particolare quelli di libri e giornali. Il «bonus lettura» nasce proprio da questa premessa collegata ai dati Istat che stimano in oltre 800mila le persone che nel 2014 sono uscite del mercato della lettura di libri, ai dati Audipress secondo cui, nel 2013, hanno smesso di leggere abitualmente un quotidiano 1,9 milioni di persone e un periodico 3,6 milioni di persone e dalla considerazione che, in Italia, oltre la metà della popolazione legge meno di un libro all’anno. Si tratta di un bonus composto da un «buono di spesa» da attribuirsi a tutti i giovani di età compresa tra 18 e 25 anni che avrebbero la possibilità di acquistare libri, giornali o abbonamenti a riviste o quotidiani, pagando soltanto il 25% del prezzo di copertina, mentre il rimanente 75% verrebbe pagato dallo Stato, fino a un livello del contributo pubblico pari a 100 Euro a testa.

Partendo da questo scenario Andrea Kerbaker ha coordinato la successiva tavola rotonda per raccogliere il punto di vista di Antonio Calabrò, Salvatore Carrubba, Stefano Salis ed Emanuela Scarpellini, sia sulla situazione delineata da Nova, sia sul «bonus lettura». Nei due giri di tavolo che si sono susseguiti è emersa l’assoluta condivisione dei dati sullo stato di arretratezza culturale dell’Italia, non solo in termini di tassi di lettura, ma di deficit di consumo culturale generale. La storia dei consumi in Italia insegna che due sono i fattori fondamentali per un aumento del consumo di libri: la crescita economica e l’aumento del livello di istruzione. Anche nell’impresa deve poi affermarsi la consapevolezza del ruolo fondamentale che essa può svolgere nella crescita culturale del Paese che garantisce qualità al sistema e che si riverbera positivamente sull’impresa medesima: la crescita imprenditoriale è strettamente connessa alla crescita culturale.

La proposta del «bonus lettura» è stata valutata positivamente da tutti i partecipanti alla tavola rotonda con qualche suggerimento rispetto al target di riferimento: considerare anche i meno giovani che registrano consumi culturali interessanti che possono essere sviluppati, e le donne, che già oggi leggono più degli uomini e il cui mercato può essere suscettibile di ulteriori allargamenti con politiche mirate. Molta enfasi è stata data in generale alla qualità di ciò che viene pubblicato, con l’esigenza di configurare una razionalizzazione produttiva e un ripensamento del modello distributivo attuale.