RD-4055 è la fustellatrice automatica di Forgraf & Horizon, che verrà presentata in occasione di Interpack ‘14.
Forgraf & Horizon presentano in occasione di Interpack ‘14 la nuova Fustellatrice automatica RD-4055.
Questa innovativa soluzione è in grado di offrire molteplici soluzioni di finitura che fino a oggi si potevano eseguire solo con macchinari più grandi e costosi.
Con la nuova di casa Horizon sarà infatti possibile fustellare, perforare, cordonare, stondare, rifilare e tagliare… Difficile trovare una sola funzione alla nuova Horizon RD-4055, grazie alla sua moderna tecnologia di taglio e alla grande flessibilità si può considerare la soluzione ideale per realizzare prodotti di medie tirature in tempi brevi e con costi ridotti.
Il cuore della macchina è un cilindro magnetico di alta qualità sul quale è possibile applicare delle fustelle in lamiera. La forma di fustellatura viene prodotto secondo le specifiche del cliente e può essere utilizzato fino a 100.000 volte.
Questo particolare sistema di fustellatura garantisce tempi di avviamento brevissimi, un settaggio completamente automatico della macchina oltre che a un notevole risparmio di costi rispetto a qualsiasi altro sistema tradizionale sul mercato.
Questo rivoluzionario prodotto è dotato di mettifoglio ad alta pila (50 cm di carica) e sistema di rimozione automatica degli sfridi, ciò permette di avere un prodotto in uscita dalla macchina sempre perfetto.
La nuova Horizon RD-4055 ha una velocità massima di produzione di 6.000 fogli/ora e permette di gestire grammature fino a 450 gr/mq.
RD-4055 è la fustellatrice automatica di Forgraf & Horizon, che verrà presentata in occasione di Interpack ‘14.
Zünd ha inaugurato a Valbrembo, in provincia di Bergamo, la propria nuova sede italiana, incentrata su organizzazione di vendita e assistenza tecnica, con l’obiettivo di garantire un servizio migliore, basato sulla prossimità, ai clienti, e rafforzare la propria posizione sul mercato italiano.
«L’Italia è un’area molto importante per Zünd, in cui assistiamo a una crescente domanda di sistemi di taglio automatizzati, modulari e di qualità», ha commentato Oliver Zünd, CEO della società. Forte degli oltre 1200 sistemi di taglio multifunzionali venduti a oggi su questo territorio, Zünd vuole continuare a investire e crescere in Italia.
«L’eccellenza dei nostri prodotti è ulteriormente valorizzata dal servizio, studiato per garantire ai clienti un’esperienza di acquisto incentrata sull’efficienza», ha aggiunto Oliver Zünd. «Zünd Italia intende posizionarsi come un solido punto di riferimento a cui i clienti possono rivolgersi con la certezza di trovare consulenza e supporto prima, durante e dopo il processo di vendita».
Per illustrare le funzionalità offerte dalla nuova sede, Zund Italia ha ospitato partner, clienti, operatori di settore durante le giornate del 28 e 29 marzo.
In un moderno centro demo, che punta su tecnologie innovative ed è supportato da un team tecnico, i sistemi di taglio Zund danno prova delle loro performance, inclusa la capacità di gestire un’estesa gamma di materiali per creare molteplici applicazioni. Supportati da avanzati utensili e disposizioni di automazione, i plotter Zund hanno l’obiettivo di incrementare la produttività dell’ambiente di stampa e di altri contesti industriali.
Il nuovo magazzino permette a Zund Italia di proporre ai clienti un vasto assortimento di materiali di consumo originali quali lame, frese e cordonatori, e tutte le parti di ricambio per i sistemi di taglio della serie PN, G3, S3 e L3.
«Crediamo che la nascita di Zund Italia porterà benefici a partner e clienti, che potranno ora contare su un fornitore ancora più vicino alle loro esigenze», ha concluso Oliver Zünd. «Confidiamo che questo passo permetterà a Zünd di proiettarsi verso nuovi e ambiziosi obiettivi di business».
Con circa 170 registrati il Flexo Day Sud si è affermato come evento sulla flessografia di grande interesse anche per gli operatori del centro sud d’Italia. Come di consueto Atif ha voluto replicare la manifestazione di novembre con l’aggiunta di un paio di testimonianze locali che sono state apprezzate dal pubblico
Il Presidente Conselvan ha aperto i lavori illustrando lo stato dell’arte del settore dell’imballaggio a livello mondiale, mentre Stefano d’Andrea, Emilio Gerboni e Roberto Margarolo si sono alternati con una panoramica sugli aspetti che determinano le caratteristiche qualitative e quantitative dell’inchiostro durante il processo di stampa flessografica. Anche Lukas Pescoller, esperto di ottica e sistemi di misurazione per arti grafiche, ha voluto essere presente con la sua relazione sulla qualità della stesura dell’inchiostro sul prodotto stampato. Davide Deganello, alla sua seconda esperienza a Salerno, ha illustrato alcune applicazioni industriali realizzate in flessografia che consentono un considerevole risparmio energetico, rendendo i fabbricati industriali autentiche centrali di produzione di energia pulita.
La sessione pomeridiana è stata aperta dalla prima testimonianza locale con l’intervento di Sergio Lepore che, in rappresentanza di Olio Dante, ha illustrato il caso di un buyer che ha optato per la stampa flessografica per la produzione del proprio packaging, realizzando, scelta controcorrente, un reparto interno. Lepore ha evidenziato soprattutto le fasi di ideazione, progettazione e realizzazione del packaging, mettendo in luce le criticità e le soluzioni per rendere più efficiente il processo.
Dopo il buyer la «prestampa» con Mario Villa che ha spiegato che per garantire la migliore riuscita del progetto grafico e quindi la soddisfazione del cliente è opportuno non solo che gli stampatori utilizzino i dati di caratterizzazione della macchina da stampa, ma che i medesimi siano condivisi con chi si occupa della prestampa. «Nessun timore di svelare segreti», ha aggiunto; «è impossibile che due macchine da stampa abbiamo i medesimi dati di caratterizzazione». Su questo fronte Atif ha da sempre fornito un utile contributo agli addetti ai lavori con la produzione di documenti tecnici che illustrano le modalità di realizzazione della caratterizzazione della macchina da stampa.
Luca Simoncini della Ghelfi Ondulati ha portato il caso di uno stampatore di cartone ondulato avanzato, dotato di un proprio laboratorio di sperimentazione.
Ha concluso l’evento Marco Gambardella della Bioplast, azienda che ha come punto di forza principale il forte orientamento all’innovazione. Gambardella ha parlato della sua rivoluzione flessografica, sintetizzando i motivi di questa scelta in quattro punti: ottima flessibilità di stampa tra minimi e massimi quantitativi, cambi veloci e quindi contenimento del fermo macchina, continua innovazione e sviluppo per far fronte alle richieste della clientela, con un trend di crescita in termini di qualità di stampa; binomio qualità-prezzo.
Hanno supportato il Flexo Day Salerno 2014: Sun Chemical E Uteco – Biessse, Edigit, Ets, I&C, Inci.Flex Inglese, Lohmann, Mavigrafica, Omet, Praxair, Simec, Tesa, Tresu.
Schobertechnologies è specializzata nello sviluppo, design e produzione di macchine, aggregati e utensili rotativi utilizzati nelle industrie di produzione e converting di carta, film, non wovens e accoppiati in genere.
RSM-DIGI.vs, nata per la fustellatura di film plastici, laminati e accoppiati (OPP, PE, PS, e PET) stampati in digitale per gestire i massimi formati immagine e con due sistemi integrabili, che consentiranno di gestire i processi di embossing e/o micro perforazione direttamente in macchina.
Punto di forza rimangono i diversi sistemi di uscita e raccolta dei prodotti, frutto dell’esperienza pluriennale di Schober.
Nella sua configurazione standard la macchina RSM-DIGI.vs è equipaggiata con un tavolo di raccolta prodotti M-Stack. Come opzione o per futuri aggiornamenti sono disponibili il sistema a stella S-Stack e il robot Spider. Il sistema S-Stack è costituito da stelle regolabili per l’impilatura prodotti. Il robot permette la gestione di etichette di ogni forma e combina precisione ed estrema accelerazione arrivando a gestire una velocità di raccolta fino a 50 m/min.
Il robot Spider è in grado di processare diversi tipi di etichette: il materiale fustellato viene impilato rispettando le tipologie di prodotto e fornendo quindi la possibilità di gestire, nella stessa bobina, una combinazione di etichette di diversa forma. Un doppio cassetto di raccolta consente la produzione non-stop anche durante le operazioni di prelievo delle etichette da parte dell’operatore.
Tecnologia e precisione degli utensili rotativi combinata con sistema di controllo elettronico della pressione di taglio
Mettendo a frutto la lunga esperienza acquisita nello sviluppo e realizzazione di utensili rotativi, Schobertechnologies ha ideato un regolatore della pressione di taglio. Questo sistema controlla elettronicamente la pressione di taglio massimizzando la vita degli utensili e garantendone così una maggior capacità produttiva.
Un sistema a servo motore, montato sull’unità a passo, trasporta l’utensile di taglio in posizione di lavoro, generando una specifica e pre-calcolata pressione tra il cilindro e il controcilindro. La pressione impostata, mantenuta costantemente regolata dal sistema, garantisce il mantenimento dei valori desiderati durante la produzione.
Grazie a questo sistema elettronico di controllo della pressione, il consumo del filetto di taglio è ridotto al minimo con conseguente incremento della durata dello stesso. Oltre a questo vantaggio, gli altri benefici riscontrati sono: riduzione dello scarto di materiale nelle operazioni di regolazione, incremento della produttività, possibilità di memorizzazione dei dati di settaggio e ottimizzazione dei tempi di impostazione e modifica degli stessi. Vi è la possibilità di integrare questo sistema in linee converting per il rifilo, il taglio dritto e il taglio ondulato.
Moduli e aggregati per braille embossing
Grazie a questa tecnologia il processo di braille embossing può essere realizzato direttamente sulla macchina da stampa (tramite applicazione nella stazione di taglio o cordonatura) oppure su macchine da converting. I segmenti per embossing possono essere intercambiabili con segmenti di taglio per operazioni diverse (per esempio per la creazione di finestre d’ispezione).
Fujifilmha lanciato Uvijet KV, un inchiostro inkjet a polimerizzazione UV (UV-cured) termoformabile destinato ad applicazioni per l’industria. Il costante investimento in ricerca e sviluppo nel suo premiato sito di produzione di inchiostri a Broardstairs, nel Regno Unito, ha permesso a Fujifilm di rispondere all’ormai riconosciuta necessità di un inchiostro digitale di alta qualità per applicazioni nel settore industriale.
Questo nuovo sistema di inchiostri è stato studiato per essere utilizzato con le stampanti Fujifilm flatbed di fascia intermedia, le note Acuity Advance Select e Acuity Advance Select HS. La nuova formula è in grado di mantenere la qualità elevata, i colori vividi e le eccellenti prestazioni che ci si aspettano dagli inchiostri Fujifilm, senza scendere a compromessi sulla velocità di stampa. Una volta completata la stampa su una lastra in materiale plastico, questa viene rimossa e adagiata su uno stampo, dove viene scaldata per adattarsi alla sagoma di quest’ultimo, e infine raffreddata. Durante il processo di riscaldamento, l’inchiostro vanta straordinarie proprietà di allungamento (del 300-400%), per poi tornare al suo stato «normale» una volta raffreddato.
«La piattaforma Acuity è diventata lo standard di riferimento nell’industria per la qualità di stampa nella sua categoria, e ora, grazie all’introduzione di Uvijet KV nella gamma di inchiostri, saremo in grado di offrire ai nostri clienti la possibilità di approfittare di nuove, redditizie applicazioni» commenta Mike Battersby, responsabile marketing della divisione Grande Formato presso il Fujifilm Specialty Ink Systems.
«Da qualche tempo la stampa su grande formato si è estesa oltre i confini del mercato “tradizionale” della grafica. Per questo motivo abbiamo messo a disposizione la nostra vasta esperienza nel settore degli inchiostri e delle applicazioni di stampa per sviluppare soluzioni che permettano a questi sistemi di essere utilizzati per svariate applicazioni industriali. L’impiego della stampa inkjet nella termoformatura è ormai ben consolidato, ma gli “early adopters”, ovvero coloro che per primi si sono avvicinati a questi sistemi, hanno ora l’opportunità di sfruttare la propria creatività e lo spirito innovativo per aprire e sviluppare nuovi e interessanti mercati» prosegue Battersby.
La Acuity Advance Select di Fujifilm.
Flessibilità ai massimi livelli
«Uvijet KV si caratterizza per la straordinaria flessibilità, che gli consente di rimanere uniforme, privo di rotture o sfaldature, durante il processo di riscaldamento e raffreddamento. Non esistono inchiostri digitali a polimerizzazione (UV-cured) in grado di raggiungere lo stesso livello di flessibilità», prosegue Battersby, «la termoformatura è un processo sempre più diffuso nelle applicazioni industriali, e prevede l’impiego di una vasta gamma di materiali plastici. Tra i substrati più utilizzati nella stampa troviamo il polistirene e PETG: entrambi sono facilmente modellabili una volta scaldati. Siamo molto soddisfatti dei nuovi inchiostri, perché apriranno nuove opportunità di business per i nostri clienti, sia già acquisiti che potenziali».
La Tismo Products BV, società con sede in Olanda, è stata tra le prime a utilizzare questa tecnologia. Il co-titolare Jeroen Maessen afferma: «Sono rimasto particolarmente colpito dalla qualità di stampa che abbiamo raggiunto con la stampante Acuity Select 4006 e dalle proprietà termoformanti degli inchiostri Uvijet KV. Stiamo pensando di sfruttare questi vantaggi sul mercato con un nuovo progetto incentrato sulle possibilità di personalizzazione di una soluzione digitale».
Gli inchiostri Uvijet KV sono già disponibili sul mercato e saranno protagonisti dello stand Fujifilm presso le fiere InPrint di Hannover, Sign & Digital UK di Birmingham e Fespa Digital di Monaco. Questa gamma di inchiostri inkjet può essere utilizzata in combinazione con gli inchiostri screen white/bianchi serigrafici Fujifilm a polimerizzazione UV (UV-cured)e Omniplus UL.
Il settore della stampa è in trasformazione e per restare al passo con il cambiamento è importante poter contare su un sistema produttivo che
possa rispondere, sia dal punto qualitativo che economico, alle esigenze di stampa dei print buyer. Rotolito Lombarda è tra le aziende, non solo nel panorama italiano, che ha compreso l’importanza dell’essere sempre all’avanguardia nell’adozione di nuove tecnologie e al rinnovamento del proprio parco produttivo e questo è dimostrato anche dal fatto che è stata, nel 2010, la prima azienda in Europa a installare una rotativa digitale full color inkjet a bobina di HP.
Sempre nell’ottica della continua e costante innovazione, oggi è ancora la prima azienda al mondo, a installare un sistema di finitura digitale manroland web systems dedicato al confezionamento di libri, riviste, cataloghi e quotidiani.
Tirature sempre più ridotte e quindi la necessità di produrre poche copie, incrementare la raccolta pubblicitaria con l’ inserzione di pubblicità locali, abbinamento a inserti personalizzati e con contenuti variabili, ma anche le edizioni locali di quotidiani stranieri per espatriati da distribuire negli hotel, negli aeroporti o nei luoghi di villeggiatura durante il maggior periodo di flusso turistico, sono queste le tendenze che impongono agli editori di quotidiani un cambiamento del loro modello di business.
Installazioni recenti
«Per noi si tratta di un’opportunità, un’opportunità che abbiamo deciso di cogliere» dichiara Emanuele Bandecchi, direttore marketing di Rotolito. La nuova HP InkJet Web Press T410 installata a fine 2013, con larghezza bobina 1.060 mm, sarà quindi destinata non solo alla stampa di libri e prodotti commerciali, ma grazie al sistema manroland web systems Foldline, anche alla stampa di quotidiani. Il sistema di finishing digitale manroland web systems consente di confezionare quotidiani nel formato berliner e nel formato tabloid e di abbinare in automatico ad ogni quotidiano fino a tre inserti. Il sistema, che attualmente funziona in modalità near line, da aprile sarà collegato on line.
Sempre nell’ambito della stampa digitale, è stata completata l’installazione di una HP Indigo 10000 configurata a 7 colori che sarà utilizzata sia per la stampa delle copertine dei libri prodotti sulle due macchine HP Inkjet Web Press che per produrre stampati commerciali e libri di qualità in pochi esemplari. La Indigo 10000, presentata da HP all’ultima Drupa ha suscitato non solo l’interesse degli stampatori, ma anche quello dei print buyer che reputano questa nuova macchina la soluzione ideale per stampare in digitale prodotti che prima non potevano essere stampati, per via del formato e della qualità, su altre macchine digitali.
Non solo investimenti digitali, ma anche stampa rotoffset
A fine settembre verrà installata una nuova manroland Lithoman 48 pagine già predisposta per installare una testa di scrittura InkJet di Kodak, che è già in funzione sulla Lithoman 72 pagine. Le teste di scrittura Inkjet Kodak saranno utilizzate per personalizzare stampati prodotti in lunghe tirature, quali i volantini della GDO e altro.
La produzione attuale di stampati realizzati sulle macchine digitali HP Inkjet Web Press ammonta a circa 500 commesse mensili e il sistema di gestione dei lavori, sviluppato dalla divisione IT di Rotolito, è stato adeguato in modo tale da poter indirizzare ogni nuova commessa sulla tecnologia di stampa più adatta sia dal punto economico che per tempistiche dettate dall’urgenza dei lavori e dal carico produttivo di ogni macchina. Al sistema è stato aggiunto anche una parte dedicata alla gestione degli ordini via web riservata ai clienti B2B. Inoltre il flusso di lavoro dei prodotti stampati in digitale è stato completamente automatizzato sfruttando tecnologia di imposition automatica e di interfacciamento JDF con gli impianti di produzione.
GallusECS 340: dal lancio sul mercato avvenuto alla fine del 2009, sono state installate 200 macchine e ad oggi beneficia di una nuova dotazione chiamata «Plus» update package.
Questo pacchetto comprende:
un’unità serigrafica;
polimerizzazione UV più potente;
binari superiori per la movimentazione degli accessori;
nuovo sbobinatore e ribobinatore e un kit per monofoil;
rivisitazione del software con nuova velocità massima della macchina;
nuovo touchscreen.
Questi ulteriori miglioramenti sono il risultato di una stretta collaborazione tra Gallus e i suoi clienti.
La Gallus ECS 340 garantisce massima produttività e facilità d’uso. Il nuovo pacchetto «Plus» rende la macchina estremamente flessibe per un numero infinito di appicazioni.
La soluzione near-line che comprende la Linoprint L e la Gallus ECS C si è rivelata particolarmente interessante. Questa soluzione combina i vantaggi di alta risoluzione, stampa digitale a getto d’inchiostro in quadricromia con tradizionale finitura ad alte prestazioni. Con il semplice tocco di un pulsante, le etichette possono essere stampate in digitale inline su Linoprint L e rifinite e fustellate con la Gallus ECS C, o le due macchine possono essere azionate in modo indipendente offline. Questa opzione ibrida rende il sistema altamente flessibile e può evitare tempi di inattività beneficiando al contempo di produzione economicamente efficiente.
I relatori dell’evento
Soluzioni a getto d’inchiostro digitale nella stampa di etichette
Relatore: Martin Leonhard, Gallus Ferd, Rüesch AG
Responsabile dello Sviluppo Business Digital. Ha una ricca esperienza professionale alle spalle sulle soluzioni near-line per una efficiente produzione digitale di etichette per tirature brevi e variabili.
CERM – perfect solution provider in Business Management e Soluzioni di automazione per l’ industria della stampa a bobina
Speaker: Geert Van Damme, CERM
Ha iniziato come sviluppatore per Cerm 27 anni fa. Oggi è l’interfaccia tra lo sviluppo e le divisioni di consulenza a Cerm e gestisce relazioni con i partner.
I parametri di stampa flessografica
Relatore: Roger Oberholzer, Gallus Ferd, Rüesch AG
Print Manager e supporto del flusso di lavoro, trae dalla sua vasta esperienza in anni di supporto ai clienti in azienda, per la risoluzione dei problemi relativi alla stampa e ottimizzazione della produzione. La sua conoscenza sulle sfide che giorno per giorno si presentano allo stampatore flessografico ne fa un assoluto esperto e referente ideale per le vostre problematiche.
Programma della giornata
Demo della Gallus ECS 340 con pacchetto «Plus»
Demo della Linoprint L e Gallus ECS C (soluzione near-line)
Interventi su: digital inkjet, CERM, stampa flexografia
Visita della Gallus
Per pranzo barbecue all’aperto, alla sera cena tutti insieme
Facoltativo visita allo stabilimento di produzione Screeny Gallus in Herisau nel pomeriggio (solo per coloro che partecipano alla sessione della mattina)
«Jeff è la persona giusta per guidare Kodak e andare avanti. La sua combinazione di forza e di esperienza nella tecnologia, la trasformazione, la finanza, le operazioni, e commercio internazionale è esattamente ciò che riteniamo essere le qaulità necessarie per il prossimo leader di Kodak. Le sue posizioni di leadership in passato hanno incluso società che vendono hardware, software, servizi e servizi di stampa, con clienti B2B e consumatori. Il Consiglio ha valutato molte persone altamente qualificate e di talento, ma era chiaro a tutti noi che Jeff era la pesrona che volevamo. Siamo molto fiduciosi circa le prospettive di Kodak con Jeff al timone», ha detto James V. Continenza, presidente del Consiglio. «Ringrazio Antonio Perez per la sua eccellente leadership di Kodak durante la complessa ristrutturazione ultimata con successo, e per il consolidamento dei nostri rapporti con i nostri clienti».
Clarke ha conseguito un MBA presso la Northeastern University, dove ricopre il ruolo di un fiduciario.
Jeffrey J. Clarke, che ha 52 anni, ha dichiarato, «ho un grande rispetto per le persone di Kodak, e sono entusiasta di unirmi a loro nel farla progredire in cerca di nuovi successi. Questa azienda ha delle opportunità straordinarie, in particolare le tecnologie proprietarie nell’ambito della stampa commerciale, dell’imballaggio e della stampa funzionale. Kodak ha fatto ottimi progressi, portando avanti una delle riorganizzazioni di maggior successo negli ultimi anni: non vedo l’ora di continuare il lavoro in corso per trasformare Kodak in un leader tecnologico globale B2B. La mia prima priorità è quella di ascoltare i dipendenti di Kodak, i clienti, i partner e gli azionisti, importanti per una valutazione dettagliata delle nostre operazioni, delle opportunità di mercato», ha continuato Clarke. «Una volta che il lavoro sarà completo, non vedo l’ora di condividere le nostre conclusioni».
Antonio M. Perez, ora consigliere speciale del Consiglio, ha affermato «Jeff Clarke è un dirigente di talento e ben qualificato per guidare Kodak nella nuova era, che credo sarà caratterizzata da innovazione e crescita. Sono entusiasta del prossimo capitolo nel futuro di questa grande azienda».
Prima di entrare in Kodak…
Clarke era Managing Partner di Augusta Columbia Capital (ACC), una società di investimento privata che ha co-fondato nel 2012. Prima di ACC era presidente di Travelport, Inc., una società di tecnologia dei viaggi privata, dove è stato Amministratore Delegato dal 2006 al 2011, dopo aver condotto la sua vendita da Cendant Corporation a Blackstone Group per 4,3 miliardi di dollari nel 2006. Durante il suo mandato Travelport ha lanciato con successo una IPO per la sua attività Orbitz.
Clarke era Chief Operating Officer di CA, Inc., produttrice di software dal 2004al 2006, dove era responsabile di vendite, servizi, distribuzione, finanza aziendale, fusioni e acquisizioni, IT, strategia aziendale e pianificazione.
Clarke è stato vice presidente esecutivo di HP dal 2002 al 2003. Come EVP di Global Operations, è stato responsabile per la catena di fornitura HP in tutto il mondo e internet (HP.com). Ha anche condotto con altri la fusione di HP con Compaq Computer. Prima di HP, Clarke era Chief Financial Officer di Compaq Computer, dove è entrato nel 1998 in seguito alla fusione di Compaq con Digital Equipment Corporation (DEC). In DEC dal1985 al 1998 ha ricoperto vari ruoli manageriali.
Clarke continuerà a essere presidente di Orbitz Worldwide, un’agenzia di viaggi globale online esistente dal 2007. Sarà anche parte dei Consigli di amministrazione di Red Hat, Inc., e di Compuware Corporation, entrambe produttrici di software.
Clarke ha conseguito un MBA presso la Northeastern University, dove ricopre il ruolo di un fiduciario. Ha conseguito un dottorato in lettere in Economia presso SUNY Geneseo ed è cresciuto a Hamilton, N.Y.
Egon Zehnder ha assistito Kodak nel processo di ricerca del nuovo CEO.
Anche quest’anno Atif ha in programma la ripetizione dell’ultima edizione del Flexo Day, svoltasi a Bologna a fine 2013, in una località del Sud d’Italia a beneficio degli operatori locali che non hanno potuto partecipare alla manifestazione di novembre che ha riscosso un considerevole successo di pubblico.
L’evento sarà organizzato a Salerno (Vietri sul Mare) il 20 marzo 2014 con un programma di lavori leggermente modificato rispetto all’edizione di Bologna 2013. L’evento è a pagamento per le aziende non associate ad Atif con quote differenziate: 25 euro per stampatori e service; 50 euro per fornitori di tecnologie, prodotti e servizi.
Dove: Vietri sul Mare (SA), Lloyd’s Baia Hotel
Quando: 20 marzo 2014
Programma e scheda di registrazione: scaricabile sul sito di Atif, Sezione Flexo Day Salerno 2014.
Presentato a Milano il Rapporto sulla competitività dei settori produttivi, fra i settori indagati sono presenti anche la «Stampa e riproduzione di supporti registrati» e la «Fabbricazione di carta e di prodotti di carta»: un quadro informativo dettagliato e tempestivo sulla struttura, la performance e la dinamica del sistema produttivo italiano, con particolare focus sul periodo della crisi 2011-2013.
Giunto alla seconda edizione, il Rapporto analizza anche argomenti di particolare interesse per la valutazione del posizionamento delle imprese italiane e dei settori produttivi, individuati sulla base dell’evoluzione dell’economia, del dibattito economico o dell’eventuale adozione di provvedimenti governativi di rilievo nazionale. Si descrive cioè, a livello di settori e imprese, quali siano stati i vincitori e i vinti della manifattura italiana nel periodo 2011-2013 e quali siano state le risposte strategiche delle imprese alla crisi.
Per ciascun settore è resa disponibile specificamente una base dati di oltre 70 indicatori in serie storica, con dettagli dimensionali e per varie tipologie di impresa. Vengono inoltre fornite schede settoriali con indicatori strutturali e di performance, con grafici sugli andamenti più recenti del settore.