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3M, nuova divisione Commercial Branding & Transportation

Da inizio gennaio 2024 è diventata operativa la nuova Divisione 3M Commercial Branding & Transportation Division, nata in seguito all’annessione, all’interno della Divisione Commercial Solutions, della Divisione Traffic Safety. 

La nuova divisione italiana sarà interamente sotto la guida di Fulvio Rohrer – regional division sales leader – con 30 anni di esperienza in azienda in cui ha ricoperto ruoli chiave in ambito tecnico, sales e marketing e unirà ai prodotti per il design e la grafica anche i prodotti destinati alla sicurezza stradale, con l’obiettivo di ottimizzare fin da subito strategia, pianificazione, vendita e marketing. 

Impegnata da oltre 80 anni nello sviluppo di tecnologie per migliorare la sicurezza stradale e la gestione del traffico, 3M Traffic Safety ingegnerizza prodotti per la segnaletica stradale sin dagli anni ‘40 e negli ultimi sei decenni ha introdotto diverse soluzioni innovative per il miglioramento della visibilità di segnali stradali, veicoli e segnaletica orizzontale. 

Il portafoglio prodotti Commercial Branding &Transportation si completa e si arricchisce, aggiungendo ai rivestimenti adesivi in ambito Architectural e alle pellicole per la grafica e il wrapping dei veicoli, anche le pellicole EGP, HIP e DG3 che con i loro inchiostri per stampa serigrafica o digitale ed i protettivi, oltre alla garanzia MCS (Matched Component System), forniscono soluzioni in linea con le norme e i regolamenti vigenti. 

L’annessione della Divisione Transportation Safety rappresenta un passo importante in ottica semplificazione e ottimizzazione dei processi produttivi e di vendita così da fornire al mercato prodotti e soluzioni sempre più performanti uniti a tutto il valore della consulenza e del supporto che da sempre 3M garantisce ai propri clienti lungo tutto il processo progettuale. 

Ricoh Europe e Flora Digital, partnership a livello Emea

Grazie alla collaborazione tra le due aziende, gli operatori del mercato sign and display e della stampa grande formato potranno beneficiare di maggiore flessibilità e versatilità produttiva.

Ricoh Europe ha siglato una partnership strategica con Flora Digital importante produttore di sistemi digitali inkjet flatbed grande formato. L’obiettivo di Ricoh è ampliare e diversificare il proprio portfolio di soluzioni con sistemi grande formato caratterizzati da una flessibilità che li rende ideali per mercati quali graphic arts, arredamento e industria.

Eef de Ridder, vice president, Graphic Communications Group, Ricoh Europe, commenta così l’accordo: “Abbiamo ascoltato i nostri clienti. A seguito dei riscontri positivi e degli ordini per la serie flatbed UV di Ricoh – nonché della continua domanda da parte del mercato di dispositivi ibridi UV flessibili per applicazioni di cartellonistica e grafica – abbiamo voluto esplorare il modo in cui la tecnologia Ricoh può essere combinata con la capacità produttiva di Flora per creare soluzioni dinamiche e versatili che soddisfino le attuali richieste. Ora la nostra offerta si amplia con sistemi frutto delle competenze e dell’esperienza di ambedue le parti, supportando così ulteriormente i nostri clienti nell’espansione del business nel settore del grande formato”.

Sono già in atto le attività per la prima integrazione al portfolio prevista dall’accordo: una soluzione ibrida compatta che si avvarrà della tecnologia delle teste di stampa Ricoh Gen6, del software RIP ColorGATE e di profili ICC. Il sistema sarà in grado di gestire supporti rigidi e flessibili fino a due metri di larghezza, dai banner in PVC ai pannelli in vinile. Grazie anche all’utilizzo di motori lineari, la soluzione offrirà qualità di stampa e produttività sempre elevate e costanti. Il supporto sarà fornito dalla rete di vendita e assistenza professionale di Ricoh per tutta l’area Enea.

I nuovi sistemi sviluppati congiuntamente da Ricoh e Flora saranno integrati nell’attuale portfolio Ricoh che comprende le soluzioni flatbed UV Ricoh Pro T7210 e Ricoh Pro TF6251 e le stampanti latex per grande formato Ricoh Pro L5160e e Ricoh Pro L5130e.

Koenig & Bauer e Durst, una joint venture ricca di nuove potenzialità

Koenig & Bauer e il Gruppo Durst si sono impegnati a costruire ulteriori capacità di R&S nella joint venture che hanno creato quasi cinque anni fa per capitalizzare le significative opportunità nei segmenti del cartone pieghevole e goffrato. La società madre di Koenig & Bauer Durst GmbH amplierà le proprie attività operative a Radebeul, in Germania.

La joint venture sfrutta le capacità e il know-how delle sue società madri per offrire un ricco portafoglio di macchinari per la stampa digitale che comprende i sistemi CorruJET e Delta SPC 130 per i mercati del cartone goffrato, nonché la macchina da stampa VariJET 106, sviluppata congiuntamente, per i mercati del cartone pieghevole. Tutte le macchine da stampa utilizzano inchiostri e rivestimenti a base d’acqua per alimenti, conformi a tutti i requisiti normativi.

Robert Stabler, che ha diretto la joint venture fin dalla sua nascita, si dimetterà dalla carica di amministratore delegato. Gli succederà Daniel Velema, che entrerà in Koenig & Bauer Durst nel febbraio 2024. Daniel, che ha una vasta esperienza nel settore della stampa e della consulenza manageriale, ha ricoperto diverse posizioni direttive di alto livello.

Velema ha dichiarato: “Non vedo l’ora di entrare a far parte di Koenig & Bauer Durst, fondata da due pionieri della tecnologia nei mercati della stampa e del packaging e con una presenza crescente nel settore. Gli stampatori/convertitori di cartone goffrato e pieghevole continuano a digitalizzare l’ambiente di produzione per aumentare l’efficienza e la flessibilità e per fornire un servizio migliore ai marchi e alla vendita al dettaglio. Nel lungo termine, questo porta a una notevole riduzione dei costi. L’offerta di macchinari, software e servizi di Koenig & Bauer Durst si colloca in un’ottima posizione per supportare e accelerare il percorso dei nostri clienti e non vedo l’ora di lavorare insieme ai nostri clienti, partner e fornitori”.

Christoph Gamper, CEO e co-proprietario del Gruppo Durst, ha dichiarato: “Non vediamo l’ora di accogliere Daniel in Koenig & Bauer Durst per guidare l’azienda verso le prossime fasi di sviluppo. Vediamo un’enorme opportunità di crescita sostanziale nei prossimi anni. Sono state gettate solide basi con il successo del lancio della VariJET 106, la macchina da stampa digitale per cartone pieghevole più produttiva sul mercato, e con l’adozione delle nostre macchine da stampa per cartone goffrato da parte di alcune delle aziende più innovative e lungimiranti del mondo. Robert è stato determinante nello sviluppo e nella guida del team della joint venture che ha sviluppato sistemi di alto livello nella produzione completamente automatica su scala industriale. Desideriamo ringraziare Robert per aver trasformato la joint venture da una semplice idea in un’azienda vivace e autonoma”.

Ralf Sammeck, membro del consiglio di amministrazione di Koenig & Bauer e CEO del segmento stampa a fogli, ha dichiarato: “Lo spirito incarnato da entrambe le aziende nella joint venture continua a crescere. L’unione dei nostri punti di forza sta guidando la digitalizzazione nel settore del packaging. Partendo dalle basi iniziali, stiamo aumentando le nostre capacità nel nostro centro di R&S di Radebeul, sede della divisione stampa a fogli di Koenig & Bauer. Per portare la joint venture al livello successivo, siamo lieti di aver nominato Daniel Velema come nuovo amministratore delegato a partire dal prossimo febbraio”.

Robert ha dichiarato: “Avendo diretto la joint venture per quasi cinque anni, sono orgoglioso di guidare un team di professionisti impegnati e di affermarci come una vera forza nel settore. Il fatto che le nostre due società madri – Koenig & Bauer e Durst, due giganti nel campo del packaging e della stampa – si siano impegnate ad aumentare le capacità di R&S la dice lunga sull’impatto positivo che abbiamo avuto nel far crescere in modo significativo la nostra presenza nei mercati del cartone goffrato e pieghevole. Si tratta di mercati maturi per la trasformazione digitale, come dimostra la nostra base di clienti in crescita”.

Etichette e carte intelligenti, Fedrigoni accelera e acquisisce una quota di SharpEnd

L’operazione rientra in un nuovo programma di corporate venture capital che Fedrigoni ha avviato per identificare start-up con cui accelerare il processo di innovazione e acquisire nuove tecnologie. SharpEnd nasce nel 2015 come la prima agenzia Internet of Things (IoT) al mondo, con la missione di aiutare i brand a far evolvere i propri prodotti, il packaging e il customer engagement attraverso soluzioni connesse, sfruttando una piattaforma proprietaria SaaS (software as a service) lanciata nel 2019, denominata io.tt, che oggi gestisce miliardi di punti di contatto attraverso il packaging e la vendita al dettaglio.
Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni: “Il mondo dei prodotti connessi è sempre più strategico per noi e quest’operazione, fortemente sinergica con le recenti acquisizioni di Tageos e del Centro di Ricerca e Sviluppo di Grenoble, arricchirà il nostro portafoglio di soluzioni nel mondo delle etichette e delle carte intelligenti”.

L’operazione consiste in un investimento iniziale, con un percorso di acquisizione dell’intero capitale nel lungo termine, e rientra nel nuovo programma di corporate venture capital che Fedrigoni ha avviato per identificare start-up innovative con cui accelerare il proprio processo di innovazione e l’acquisizione di nuove tecnologie.
“Quello di Fedrigoni e SharpEnd / io.tt è un incontro perfetto in questo mondo connesso – commenta Cameron Worth, fondatore e CEO di SharpEnd / io.tt -, in grado di consolidare la nostra posizione nel mercato globale per sviluppare nuovi prodotti e soluzioni integrate ad alte prestazioni. Le sinergie potenziali con i due business del Gruppo, quello delle carte speciali e quello delle etichette premium, sono innumerevoli e il network e la presenza globale di Fedrigoni in oltre 130 Paesi saranno per noi un forte acceleratore di crescita. Sono entusiasta ed orgoglioso – aggiunge – di dare il benvenuto a Fedrigoni nella nostra Cap Table come investitore strategico e partner al nostro fianco nel percorso per rendere la nostra piattaforma io.tt sempre più il collante dell’ecosistema del packaging”.

La stampa coldset per quotidiani

A dispetto del prodotto “povero”, i processi e le tecnologie impiegate nella realizzazione del quotidiano sono particolarmente sofisticati e caratterizzati da forte automazione. Per fare fronte all’inesorabile calo della diffusione dei prodotti quotidiani stampati, i centri stampa devono ottimizzare al massimo i cicli produttivi, riducendo i tempi e i costi fissi della produzione. I tempi di avviamento in primis, gli scarti, cercando di migliorare il rapporto tra tempo effettivo di stampa della produzione e tempo di lavorazione totale del prodotto

La stampa dei quotidiani necessita di un flusso di lavoro perfetto, elevata informatizzazione dei processi, tracciamento di tutti gli avvenimenti, alto livello di ingegnerizzazione della produzione. Per questo le scelte tecnologiche fatte al momento giusto sono determinanti per il successo.

Scrivere di prodotti quotidiani stampati può apparire bizzarro o anacronistico. Che i prodotti quotidiani stampati siano in forte calo è una realtà incontrovertibile, lo dicono le cifre, lo dicono i fatti e ciò che si osserva intorno a noi. Basta entrare in un’edicola (a proposito dove sono le edicole? Stanno scomparendo anche loro…)  per accorgerci che i giornali sono diventata merce rara. Se consideriamo che la diffusione complessiva nazionale oggi si attesta, tra prodotti cartacei e digitali intorno ai 2 milioni di copie giornaliere e che 20 anni fa questa era la diffusione dei soli primi due o tre quotidiani nazionali, si capisce l’entità del fenomeno. Niente di nuovo sotto il sole, il funerale della stampa quotidiana è già stato celebrato più e più volte, e la curva discendente nessuno sa dire che andamento avrà nel futuro.

Le pagine di una rivista tecnica non sono il luogo per analizzare il fenomeno sotto il profilo sociologico, non ci vuole certo un dottorato di ricerca per capire quanto la tecnologia abbia impattato su questa categoria di prodotti che fanno della tempestività e della “freschezza” la ragione principale della loro esistenza. I media digitali sotto questo aspetto sono insuperabili, infatti le edizioni digitali dei quotidiani sono nate come i funghi ma non hanno per nulla rimpiazzato le copie cartacee perse. La scommessa che i quotidiani avevano fatto agli albori di Internet è stata disattesa nei numeri. Il motivo è che sono cambiati i lettori, o meglio sono spariti i lettori nel senso comune che noi attribuiamo al termine. Sono migrati verso terre nuove, dove trovano gratuitamente (così credono) divertimento e informazione più digeribile rispetto alle colonne di caratteri in corpo 8. Sono i social, le piattaforme dove giovani e meno giovani passano la maggior parte del tempo quando sono on line. Sono questi i nuovi “quotidiani”.

Ciò che sta accadendo in questo mondo, che rappresenta sempre più una nicchia, è un fenomeno opposto al trend che ha caratterizzato i decenni precedenti. Se negli anni 2000 la tendenza fu quella di polverizzare la produzione dei quotidiani, cercando una capillarità sul territorio nazionale, facendo fiorire centri stampa sia nuovi sia “rinnovati”, sulla spinta di un “must” che in quegli anni tutti seguivano (“il giornale full color”), oggi si assiste al fenomeno opposto, una concentrazione della stampa dei quotidiani in pochi centri stampa super efficienti, in grado di offrire un servizio “chiavi in mano” agli editori, dalla consulenza iniziale per stilare il capitolato di fornitura, sino alla logistica di distribuzione. Volendo fare un’analisi e un po’ di inutile dietrologia, si potrebbe dire che forse quella anomala era la situazione degli anni “d’oro” quando tanti editori hanno cavalcato il sogno, il prestigio e la comodità di avere un centro stampa dedicato alla propria testata, investendo milioni di euro a fronte di una prospettiva di produzione interna non così prepotente. Chi invece è un terzista, cioè uno stampatore conto terzi abituato a competere nel mercato libero, ha un approccio mentale più propenso a sostenere questa pressione rispetto a un editore puro.

Le sfide di oggi

Parlare di giornali quotidiani è però interessante a prescindere dalla situazione contingente, anzi a maggior ragione bisogna parlarne, per capire come questo settore si stia organizzando per affrontare le sfide del momento. Perché può essere una chiave di lettura e di ispirazione anche per altri settori della stampa. Lo voglio fare con una persona che ritengo la più titolata per analizzare sotto il profilo tecnico e imprenditoriale quello che sta accadendo. Dario De Cian, direttore generale di Centro Stampa Quotidiani di Erbusco (BS), una realtà protagonista del mercato della stampa di prodotti periodici con tecnologia offset coldset e digitale. La prima cosa che nota chi visita il Centro stampa che è indicativa del tipo di filosofia che l’azienda adotta che di seguito cercheremo di esplorare, è l’ordine, la pulizia, l’organizzazione degli spazi produttivi e quelli di servizio interni ed esterni. Basta fare un giro sulla gallery fotografica della homepage del sito per capire cosa intendo. L’esatto contrario di ciò che nell’immaginario collettivo, è la rappresentazione di una “tipografia” che stampa i giornali: macchine sporche, inchiostro dappertutto, caos (anche il cinema ha contribuito a costruire questo falso mito). A Dario De Cian ho chiesto di fare un’analisi a tutto tondo del mercato attuale e di come CSQ lo stia affrontando. Ci siamo incontrati al termine della sua riunione di budget è infatti come prima cosa mi ha riferito che per il ventitreesimo anno consecutivo, nella strategia del Centro Stampa, gli investimenti in tecnologie avranno un ruolo importante. Sì perché questo è uno dei fattori chiave che De Cian ritiene alla base del mantenimento di un alto livello di competitività nel mercato. Fondamentale per quelle imprese che si propongono come “terzisti” nel mercato della stampa. Un mercato che costantemente e ineluttabilmente richiede qualche copia in meno da stampare. È quello che accade in tutti i segmenti della stampa a dire il vero, vuoi per motivi tecnologici (migrazione dei contenuti su altre piattaforme di comunicazione) vuoi per motivi di marketing (la personalizzazione spinta all’eccesso, il time-to-market esasperato ecc.). Dovendo necessariamente far “girare” le rotative, diminuendo le tirature, è necessario aumentare le messe in macchina ossia le commesse. E questa possibilità è subordinata al livello di automazione ed efficienza che il sistema è in grado di mettere in campo. In questo senso gli stampatori di quotidiani hanno veramente da insegnare a tutto il settore della stampa. La prima cosa che mi ha colpito quando 20 anni fa ho iniziato a frequentare CSQ e il mondo dei quotidiani in generale, è stato proprio il flusso di lavoro, l’elevata informatizzazione dei processi, il tracciamento di tutti gli avvenimenti, il livello di ingegnerizzazione della produzione. A fronte di un prodotto povero (la Cenerentola dei prodotti stampati) il tenore di investimento in tecnologia per produrlo è sproporzionata: dal file della singola pagina inviato dalla redazione al centro stampa all’uscita della lastra sviluppata, tutto avviene senza intervento umano,  che significa: instradare correttamente il file, fare un preflight, fare il repurposing per adeguarne i dati colore, rasterizzarlo,  eseguire l’imposition, esporlo sulla lastra e eseguirne il processo di sviluppo, posizionarlo a bordo macchina su carrelli. Ma anche durante la stampa e la spedizione, il percorso senza sosta che conduce alla ribalta dove le copie vengono smistate e trovano posto sui mezzi di trasporto, gli interventi manuali sono ridotti all’osso e gli automatismi prevalgono. Questo per le migliaia di lastra (e di pagine) che ogni sera il Centro Stampa Quotidiani, che ancora oggi stampa 12 quotidiani ogni notte, deve gestire senza intoppi. Perché in quei momenti i minuti sono preziosi e andare in ritardo significa perdere le coincidenze di distribuzione e quindi perdere copie diffuse. Ecco perché De Cian ci dice che anche quest’anno CSQ investirà più di mezzo milione di euro per potenziare la prestampa, per far fronte all’incremento delle messe in macchina dovuto al calo delle tirature. È questo il segreto che fa sì che, in un panorama dove i centri stampa per quotidiani si stanno riducendo e polarizzando su pochi attori distribuiti sul territorio nazionale, CSQ ancora oggi è un’azienda che fa utili? Probabilmente è così.

C’è un altro aspetto che ho trovato molto interessante nella chiacchierata fatta con il direttore di CSQ e che ritengo utile evidenziare in quanto credo possa essere di ispirazione anche in altri ambiti. Riguarda di fatto la mission dell’azienda, di come questa si pone verso il cliente. Non come un venditore di copie stampate ma di slot di “tempo aziendale”. Spostare cioè il focus commerciale dell’azienda dalle tirature agli slot di stampa. Slegare quindi il numero delle copie, la tiratura, dalla trattativa commerciale, per introdurre invece un concetto di “servizio di stampa basato sul tempo”. Questo permette a mio avviso di ottenere un duplice vantaggio: monitorare in modo migliore i costi effettivi di produzione, creare con il cliente un rapporto di partnership più stretto, “vendendogli” l’azienda per uno slot di tempo definito all’interno del quale può sfruttare al meglio le risorse messe a disposizione. Questo fa anche da stimolo per fare le cose bene, sfruttando il tempo al massimo. Per cui il cliente può decidere se desidera un prodotto semplice oppure più elaborato, sfruttando l’inserimento automatico dei fascicoli, l’applicazione di sticker, le personalizzazioni in digitale ecc. Questo approccio molto orientato alla soddisfazione del cliente è fondamentale per il mantenimento del successo competitivo, anche in un mercato dove potrebbe sembrare che “il prezzo” sia tutto, dato il tipo di prodotto finale. E nel caso specifico ha guidato le scelte fin dalle origini a partire dalla scelta del formato delle rotative, inserite nel corso dei due decenni di attività. Come sottolinea De Cian, i formati carta hanno determinato la possibilità di acquisire commesse che altri non potevano offrire e dato quindi un vantaggio tecnologico importante. Le scelte tecnologiche fatte al momento giusto per assecondare i cambiamenti del mercato sono determinanti per il successo. Un altro esempio a sostegno di questa tesi riguarda gli automatismi e i controlli sulle macchine da stampa. Anche se qui si somma un fattore (umano) che sovente rallenta (ahimè) il processo di implementazione. Spesso visti come “nemici” dagli operatori di macchina, necessitano di un paziente lavoro di “digestione”, perché la stampa non dimentichiamo, è da sempre considerata “arti grafiche” e gli stampatori, di conseguenza, si considerano un po’ artisti e in quanto tali, autorizzati a interpretare il lavoro. Cosa giusta quando le competenze ci sono e la tipologia di lavoro lo richiede, poco produttiva quando bisogna assicurare l’efficienza per processo. O meglio, la competenza dell’operatore dovrebbe assecondare l’automatismo per massimizzarne la resa. Anche in questo aspetto ci dice Dario De Cian, CSQ ha segnato la via, studiando le soluzioni tecnologiche quando si sono presentate sul mercato, senza affrettare le scelte ma valutando in modo accurato gli aspetti positivi e negativi di ogni proposta. Il risultato di questo percorso ha portato il Centro Stampa ad essere probabilmente quello più automatizzato in Italia, con tutte e 5 le rotative dotate di controlli automatici di registro colore e registro teste, registro di taglio e, caso unico, controllo colore. Anche l’ultima installata solo nell’estate passata, è stata allestita con tutti i controlli in linea, nonostante gli scenari attuali e futuri avrebbero potuto suggerire di fare economia. Ma l’automazione come sappiamo consente di ottimizzare al massimo anche l’impiego delle risorse manuali e questo   purtroppo è un fattore che non può essere sottovalutato. Dovendo necessariamente minimizzare i costi, diminuendo le tirature e aumentando le messe in macchina, è giocoforza ridurre minimo anche gli scarti e i tempi di avviamento. E solo l’automazione consente di farlo.

A un certo punto della storia anche nei centri stampa per giornali la tecnologia digitale ha cominciato a bussare alla porta. C’erano tutte le premesse perché trovasse una sua ragione di essere, di affiancare la teologia offset per allargare il panorama dei servizi offerti: in primis la diffusione capillare e puntuale delle testate straniere sul territorio nazionale. Questa appariva la naturale applicazione per un sistema in grado di ridurre pressoché a zero i costi di prestampa e di avviamento a fronte delle piccole quantità da produrre, a confronto della tecnologia offset molto più impegnativa. La tecnologia inkjet roll-to-roll con primerizzazione del supporto standard da quotidiano, rappresentava una risposta valida per questa esigenza. Come ci dice De Cian, CSQ come d’abitudine ha cercato di essere l’apri pista di questa nuova tecnologia, installando la prima macchina da stampa digitale in grado di produrre in digitale un prodotto uguale a quello delle proprie rotative offset, sia per formato che per foliazione. Anche questa scelta si è dimostrata alla lunga vincente, nonostante un mercato che repentinamente è cambiato. La rivoluzione dei dispositivi digitali e delle edizioni digitali dei giornali ha fatto crollare la richiesta di giornali stranieri cartacei, ma la possibilità di creare edizioni digitali dei prodotti tradizionali ha aperto a progetti di micro-edizioni diversificate della stessa testata o a progetti editoriali di piccole realtà locali. Sempre nell’ottica di dare al cliente la possibilità di utilizzare il tempo-azienda al meglio offrendo tutti i servizi possibili.

Il mondo dei quotidiani e delle tecnologie per produrli sta vivendo un momento difficile è inutile negarlo, quale sia il destino nessuno può dirlo, sicuramente non si ritornerà indietro. Però Dario De Cian e il Centra Stampa Quotidiani ci insegnano che chi si adatta al meglio alle situazioni, plasmandosi e reagendo in modo dinamico agli stimoli, investendo nella tecnologia quando serve per essere più appetibile e versatile, può continuare ad avere risultati positivi. Si direbbe “resilienza” un termine a volte un po’ inflazionato, che indica la capacità di resistere a rotture o di riprendere la forma dopo una sollecitazione. Forse “plasticità” si adatta meglio.

Acimga: fatturato 2023 stazionario, ma export si conferma in crescita

 Il 2023 di Acimga, l’associazione confindustriale dei costruttori italiani di macchine per il printing e il converting che raggruppa circa settanta di aziende su tutto il territorio nazionale, si chiude nel segno della stabilità. Il fatturato si attende pressoché immutato rispetto all’anno precedente, a 2.940 milioni di euro, -0,2% sul 2022. Rispetto all’anno precedente l’export conferma la sua tendenza positiva con una crescita dell’8%; crescita moderata rispetto alle attese, soprattutto dopo un primo semestre positivo in termini di fatturato, trainato soprattutto dall’export. È invece in calo di 2 punti percentuale l’import. 

«Le prospettive ottimistiche dello scorso anno, dove abbiamo assistito ad un aumento significativo degli ordini, trainati dall’export e ad un aumento a due cifre del fatturato, hanno trovato un 2023 che ci restituisce un settore che rimane stazionario. – dichiara Enrico Barboglio, direttore di Acimga. – Nel corso dell’anno abbiamo assistito a fasi diverse dell’andamento del mercato, caratterizzato da un primo periodo di ottimi fatturati anche grazie al recupero dei backlog derivanti dall’accumulo ordini dovuti allo shortage di materiali e componentistica, e da una seconda parte dell’anno dove invece si è vista una frenata sugli ordini. È il mercato interno a dare più evidenza a questo fenomeno, mentre l’export ancora mette in evidenza le buone performance del made in Italy. Ci auguriamo che i nuovi piani di Impresa 5.0 possano essere utilizzati al meglio proprio per ridare vigore stabile al mercato interno.» 

Il 2023 di Acimga

L’anno che volge al termine ha consolidato importanti traguardi e segnato l’avvio di nuovi progetti, guardando al grande obiettivo di Print4All 2025, nell’ottica della costruzione di un percorso di valore verso il prossimo evento fieristico. 

Nel mese di maggio è ufficialmente partito il conto alla rovescia per Print4All, in programma dal 27 al 30 maggio 2025, con la presentazione del nuovo visual e del progetto di base che Fiera Milano, Acimga e Argi andranno a sviluppare nel corso del prossimo anno. Il nuovo visual incarna il dinamismo del mondo del printing e la sua evoluzione nei secoli, attraverso tre palette cromatiche e diverse icone che identificano tre dimensioni – le macchine, i supporti e l’innovazione – che si fondono a creare un soggetto unico, dal forte impatto cromatico e figurativo, supportato dal nuovo claim: “Not your ordinary Printing Af(fair)”. 

Tre sono anche le parole chiave a identificare Print4All 2025: convergenza, tra le diverse applicazioni di stampa ma anche tra tecnologie e nuove tecniche; esperienza, alla base dell’ampliamento dell’offerta espositiva e dell’approccio ai nuovi temi di mercato; networking, a sottolineare l’importanza, anche nel contesto fieristico, dell’incontro tra settori sinergici e attori lungo tutta la filiera. 

Tre infine, le aree speciali, focus strategico del progetto fieristico 2025: la Corrugated Experience, dedicata al segmento del cartone ondulato, il cui trend in costante crescita non accenna a diminuire; l’area Printmat, un’area espositiva multipurpose che metterà in mostra materiali e supporti in relazione alla loro possibilità e resa di stampa; l’area dedicata al green printing, che, in ottica di sostenibilità e del paradigma delle 4R, è pensata per chi offre soluzioni per la gestione dei rifiuti nell’industria grafica e cartotecnica. 

Per il nuovo anno torna l’appuntamento con Roto4All, per la sua quarta edizione nel nuovo formato di evento puramente convegnistico nel periodo primaverile, accompagnato all’edizione autunnale più concreta presso un produttore di tecnologia rotocalco, al fine di continuare a diffondere sempre di più il valore di questa tecnologia di stampa su cui l’Italia detiene competenze e know-how di estremo valore. 

Tornerà anche la Print4All Conference, evento chiave nella Roadmap verso la prossima edizione di Print4All, dal 27 al 30 maggio 2025, e importante occasione di scambio tra tutti gli attori nella vasta community della stampa. 

Sempre all’interno del progetto di Roadmap verso Print4All 2025, pensato per costruire un percorso di stimolo affinché i buyer internazionali vengano in Italia per conoscere l’avanzato stato di innovazione del comparto e l’offerta tecnologica nazionale, Acimga sarà presente a drupa 2024. A drupa, l’Italia è da molte edizioni il secondo espositore dopo la Germania e la manifestazione è una occasione unica per mettere in evidenza il valore dell’offerta italiana, che viene indubbiamente ben rappresentato direttamente dalle singole aziende all’interno dei loro spazi espositivi, ma trova nella presenza dell’associazione una forte azione di rinforzo. Inoltre, l’edizione 2025 di Print4All trova in drupa il bacino ideale per essere presentata a potenziali espositori, visitatori e rappresentanti della stampa esteri. 

Continueranno le attività di internazionalizzazione, con il supporto di ICE – Agenzia, attraverso programmi promozionali dedicati e l’organizzazione di nuove Collettive italiane all’interno di fiere estere di interesse. 

Il primo appuntamento è a PrintPack Alger nel mese di marzo. 

«Sono soddisfatto dei risultati ottenuti nel corso di quest’anno. Come presidente mi pongo per il nuovo anno degli obiettivi strategici che consolidino i percorsi avviati e sviluppino ulteriormente le importanti attività di Acimga. Prima di tutto è fondamentale continuare a dialogare con tutte le associazioni del settore della stampa, converting e del packaging, e implementare le partnership esistenti, ma anche crearne di nuove, per allargare il bacino della collaborazione tra attori del comparto.- afferma Daniele Barbui, presidente di Acimga – Creare una community che sappia agire negli interessi di tutto il mercato è importante anche in funzione di Print4All 2025, che rimane il progetto di punta dell’associazione e che si presenta con novità importanti anche a sostegno del percorso di transizione ecologica della nostra intera filiera, parlando di materiali sostenibili e di gestione in logica di economia circolare dei prodotti a fine vita».

Le innovazioni di Heidelberg riducono i costi e semplificano il lavoro

Saxoprint: cambio completamente automatico delle lastre. Plate to Unit aumenta la produttività

L’industria della stampa si trova ad affrontare alcune sfide: la continua pressione sui costi e, ormai sempre più spesso, la carenza di lavoratori qualificati. Heidelberg offre alle tipografie soluzioni che possono aiutare a risolvere entrambi questi problemi fondamentali. “La tecnologia offset a foglio di Heidelberg sta diventando sempre più produttiva. In alcuni casi, può addirittura raddoppiare la produzione di una tipografia grazie alla combinazione di Push to Stop e Performance Services. Automatizzando il processo di stampa, contribuiamo anche a compensare la difficoltà di reperimento di lavoratori”, afferma David Schmedding, global head of sales & marketing dell’azienda.

Ecco dieci innovazioni selezionate come esempio dai clienti Heidelberg:

  • Efficienza: con una velocità di stampa di 21.000 fogli all’ora, la Speedmaster XL 106 di Heidelberg consente di aumentare la produzione netta nella produzione di scatole pieghevoli fino al 10% rispetto alla configurazione standard con una produzione di 18.000 fogli all’ora. Un esempio di stampa di imballaggi altamente efficiente con i sistemi Heidelberg è fornito da WestRock negli Stati Uniti, in Polonia e in Germania;
  • Automazione: i processi sono sempre più completamente automatizzati e alleggeriscono il lavoro degli operatori. Il software Prinect integra tutti i processi, dagli ordini in arrivo alla spedizione, in un flusso di lavoro end-to-end, mentre il consolidato concetto Push to Stop assicura operazioni altamente automatizzate che possono essere collegate anche a flussi di lavoro di terzi. Il modo in cui Heidelberg può collaborare con i clienti per promuovere l’automazione è dimostrato dall’esempio di Saxoprint in Germania;
  • Algoritmi intelligenti: L’uso dell’intelligenza artificiale semplifica la vita delle tipografie supportando la configurazione automatica di parametri di produzione complessi. Le prime funzioni implementate da Heidelberg comprendono la soluzione di ottimizzazione dei processi Preset 2.0, i sistemi di assistenza intelligente Intellistart 3, Wash Assistant, Powder Assistant e Color Assistant Pro e la Performance Advisor Technology (PAT) dell’azienda (un esempio è il cliente Girzig+Gottschalk in Germania);
  • Sostenibilità: l’efficienza energetica delle macchine da stampa è in continuo miglioramento. Un esempio specifico è rappresentato dal cliente Biopax dell’Irlanda del Nord;
  • Impostazione della macchina da stampa digitale tramite touch control: una soluzione Heidelberg può aumentare le prestazioni della tipografia in pochi clic. Un utente di questo sistema è Omaks Packaging in Turchia;
  • Qualità: la riproduzione accurata dei colori gioca un ruolo fondamentale nel moderno mondo dei brand dei clienti delle tipografie. Un esempio di regolazione del colore altamente automatizzata è fornito dalla Modern Litho negli Stati Uniti;
  • Due tecnologie di stampa in una: Heidelberg combina perfettamente la stampa digitale e quella offset a foglio. I nuovi sistemi di stampa digitale Versafire LV e Versafire LP sono dotati di un Prinect Digital Front End (DFE) potenziato, che garantisce un’interazione intuitiva tra la tecnologia di stampa offset e digitale. Tra gli utenti soddisfatti di Versafire figurano Mollet Printing e G2 Graphic Service, entrambi negli Stati Uniti;
  • Precisione estrema: i processi di produzione perfettamente coordinati garantiscono che tutti i componenti contribuiscano alla produzione di stampe senza problemi (vedere il dietro le quinte della fonderia Heidelberg di Amstetten);
  • Assistenza: Heidelberg vanta la rete di assistenza più completa del settore a livello mondiale. La sua rete globale di vendita e assistenza comprende più di 2.000 dipendenti in 250 sedi in 170 Paesi diversi. Un esempio che dimostra il servizio è fornito dal cliente Bromberger in Germania;
  • Modello “Pay-per-use”: Heidelberg fornisce tutto ciò di cui una tipografia ha bisogno per una produzione efficiente, e lo fa da un unico fornitore. Oltre all’assistenza, ai materiali di consumo, al software, alla formazione e alla consulenza, il modello Subscription Plus che l’azienda offre copre anche la macchina da stampa stessa. L’importo che i clienti pagano per il pacchetto all-in dipende dalla loro produzione. Un cliente soddisfatto: Weig Packaging, Germania.

Textile: partnership tra Konica Minolta e Gentili Mosconi

Si tratta di una notizia di pochi mesi fa la partnership tra Konica Minolta e Gentili Mosconi, gruppo protagonista mondiale nel mercato della moda a servizio dei principali player internazionali del mondo luxury. Obiettivo dell’accordo, unire l’esperienza tecnologica di Konica Minolta e la sua vocazione all’innovazione alle competenze tecniche di design e alla cura del dettaglio di Gentili Mosconi, al fine di ottimizzare gli elevati standard qualitativi, anche dal punto di vista della sostenibilità. La sinergia tra le due realtà ha dato ottimi risultati nello sviluppo delle tecnologie destinate ai tessuti per le collezioni prét-a-porter e accessori e le aziende si apprestano ora ad entrare nella fase 2.

In questi mesi Gentili Mosconi ha testato la produzione dei propri tessuti per il mercato high-end luxury attraverso il già noto e apprezzato Nassenger 8, il sistema Konica Minolta all’avanguardia nella stampa tessile digitale, in grado di offrire ai professionisti del settore massima precisione e qualità, tempi di stampa brevi e semplicità di utilizzo.

La vera innovazione però ha riguardato l’introduzione nel processo di stampa di una nuova modalità di gestione del pre-trattamento in linea, in grado di saltare completamente la fase di pre-treatment del tessuto, arrivando direttamente alla fase di stampa. Grazie a questa tecnologia è stato possibile ridurre le fasi del processo, incrementando quindi la velocità di stampa, produrre in modo più sostenibile, riducendo il consumo di acqua e fare efficienza, limitando l’utilizzo di materiali, inchiostri ed energia.

Relativamente agli inchiostri è in corso un fine tuning rispetto all’Ink reattivo. Se i risultati saranno positivi, seguiranno poi ulteriori test relativi alle altre chimiche: inchiostri acido e disperso.

I due player possono quindi ritenersi soddisfatti degli importanti passi avanti che sono stati fatti e dell’evoluzione positiva della Partnership. Attualmente, le aziende si trovano in una fase di perfezionamento e si prevede che a breve Konica Minolta sarà pronta a vendere il prodotto a livello mondiale.

Francesco Gentili, CEO e fondatore di Gentili Mosconi ha commentato: “Siamo onorati di essere stati scelti da Konica Minolta come partner strategico per sviluppare insieme nuove soluzioni innovative per la stampa digitale. È per noi una collaborazione di prestigio, di portata internazionale, che avvalora la nostra capacità innovativa e il know-how nei tessuti stampati per il prét-a-porter, rafforzando il posizionamento del gruppo quale player di riferimento nell’alta moda, con un’offerta sempre più personalizzata che unisce tecnologia e innovazione all’artigianalità e cura dei dettagli”.

“Siamo lieti di aver stipulato un accordo con un partner prestigioso come Gentili Mosconi, referenza a livello mondiale per il prét-a-porter. Grazie a questa partnership stiamo sviluppando insieme nuove soluzioni che potranno realmente migliorare il processo produttivo; unendo il nostro know-how con quello di Gentili Mosconi concretizzeremo gli obiettivi desiderati, lasciando sempre aperte le porte ad ulteriori sviluppi tecnologici. Siamo certi che questo sia solo l’inizio di un lungo percorso di cooperazione proficua per entrambe le società” ha dichiarato Enrico Verga, Inkjet Textile director di Konica Minolta.

Ricoh Pro VC80000, automazione e versatilità

Una nuova piattaforma inkjet a bobina ad alta velocità che integra un avanzato sistema di controllo qualità: Ricoh Pro VC80000. Evoluzione di Ricoh Pro VC70000, la soluzione Ricoh Pro VC80000 è ideale per la produzione di direct mail, libri a colori, cataloghi, riviste e applicazioni di stampa commerciale di qualità elevata su supporti patinati fino a 300 g/m². Una serie di strumenti hardware e software offre automazione e controllo avanzato della qualità di stampa, mettendo inoltre a disposizione funzionalità di intelligenza artificiale, apprendimento automatico e analisi dei dati che garantiscono una produzione prevedibile e ripetibile con un intervento minimo dell’operatore. RICOH Pro VC80000 si caratterizza per un ingombro estremamente ridotto, integra un motore full duplex lungo meno di dieci metri e utilizza inchiostro di ultima generazione e teste di stampa inkjet a temperatura controllata. Le tecnologie all’avanguardia messe a disposizione consentono di raggiungere una risoluzione massima di 1200×1200 dpi e una velocità massima di 150 mpm, con un aumento del 50% della produzione rispetto ai sistemi della generazione precedente.

Tra i software disponibili per Ricoh Pro VC80000 vi sono Ricoh ProcessDirector – soluzione innovativa per la gestione automatizzata e completa dei flussi di lavoro, progettata per acquisire, trasformare e gestire le informazioni e i processi in modo da arrivare a una uniformità dell’output del 100% – Ricoh Auto Color Adjuster, che assicura una gestione precisa del colore e la possibilità di abbinarlo senza dover ricorrere a uno specialista e FusionPro, che risponde a tutte le esigenze di comunicazione personalizzata che favoriscono l’efficienza e un maggiore ritorno sull’investimento.

Tutte queste caratteristiche si sono rivelate una combinazione vincente per l’installazione beta presso Sattler Media Group in Germania, importante azienda con competenze specialistiche in stampa commerciale, direct mail, marketing omnicanale e logistica.

Christian Haneke, Innovation and Solutions Manager di Sattler Media Group, commenta: “Il livello di automazione raggiunto da Ricoh Pro VC80000, unito all’incremento del 50% della produzione di stampati di alta qualità rispetto al sistema precedente e alla semplicità di utilizzo, stanno trasformando il ruolo della stampa inkjet all’interno del nostro ambiente produttivo”.

Eef de Ridder, vice president Graphic Communications Group, Ricoh Europe, aggiunge “I nostri clienti che operano nel settore della stampa inkjet ad alta velocità condividono sfide produttive tra loro molto simili: hanno bisogno di elevata velocità per soddisfare ordini di grandi dimensioni e tempi di consegna sempre più stretti, e di strumenti che rendano il funzionamento delle soluzioni di stampa più semplice ed efficiente. RICOH Pro VC80000 conferma la nostra capacità di aiutare i clienti a vincere sfide importanti e definisce un nuovo standard nell’automazione e nell’analisi dei dati”.

Koenig & Bauer, la produzione è intelligente e sostenibile

Hardware, software e servizi. Koenig & Bauer pensa e lavora a 360° per accompagnare gli stampatori nel futuro della stampa commerciale, caratterizzata da processi sempre più smart e green.

Sono sostenibilità, modularità e digitalizzazione i punti di forza della strategia Exceeding Print di Koenig & Bauer. L’azienda continua ad avanzare nella sua trasformazione da produttore tradizionale di macchinari a gruppo tecnologico agile. Sulla base dei megatrend globali e di intense discussioni con clienti ed esperti del settore, Koenig & Bauer ha definito la sua direzione strategica per i prossimi anni.

Il percorso già intrapreso verso una maggiore digitalizzazione e un più alto grado di modularità non solo porterà a un maggiore successo nei mercati di riferimento di Koenig & Bauer, con la stampa di imballaggi in prima linea, ma porterà anche a un minore utilizzo di materiali ed energia nei processi di stampa, rendendoli più sostenibili. Inoltre, Koenig & Bauer si pone obiettivi di sostenibilità ancora più ambiziosi con la sua nuova strategia di Gruppo Exceeding Print. Oltre alla responsabilità nei confronti dei clienti e dei dipendenti, in qualità di membro del Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità al mondo, il Gruppo intende aumentare ulteriormente gli sforzi per adempiere alle proprie responsabilità ecologiche, sociali e comunitarie.

In questo scenario, si inseriscono i nuovi stimoli che caratterizzano, tra gli altri, il settore della stampa commerciale, che – come ricorda Peter Andrich, amministratore delegato di Koenig & Bauer IT – sta vivendo un periodo di profonda trasformazione, evidenziando un bilancio per l’anno in chiusura non privo di criticità. «Il settore delle macchine per la stampa e la grafica ha segnato una brusca frenata nel mercato italiano. Il valore dell’ordinato è risultato in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Appaiono evidenti le conseguenze del dimezzamento degli incentivi previsti dal piano transizione 4.0. Gli investimenti pubblicitari sulla stampa registrano un trend negativo nel primo semestre 2023. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Stampa FCP relativi, appunto, al periodo gennaio-giugno 2023, il fatturato pubblicitario del mezzo ha registrato in generale un decremento del -2,7%. I vertici di Acimga preferiscono evidenziare i dati positivi: “I dati dei primi tre mesi dell’anno ci consegnano un segmento di grande interesse per i clienti esteri”, afferma Enrico Barboglio, direttore generale di Acimga».

Le opportunità all’orizzonte

Questo scenario di riferimento, meno luminoso rispetto al passato seguendo il ragionamento di Andrich, rende alquanto difficoltoso individuare quali possano essere, con l’arrivo del nuovo anno, le nuove prospettive di business per gli stampatori. «È difficile da dire. Il mercato è in continua evoluzione e sarà importante cogliere le occasioni che si aprono per il business della stampa. Sarà importante saper sfruttare le opportunità che si aprono nell’ambito della sicurezza delle informazioni o i processi green».

Ciò significa che le opportunità per fare business ad alti livelli non mancheranno, nonostante tutto. Tuttavia, gli stampatori potranno misurarsi con alcune tendenze emergenti da volgere in occasioni di business da cogliere al volo, puntando su un adeguato know-how culturale e tecnologico. «La stampa on demand, per un’alta personalizzazione, sarà sicuramente una tendenza da sfruttare, sia nel settore editoriale – per esempio stampa di libri di testo personalizzati per facilitare lo studio – sia nel settore retail, utilizzando supporti di stampa diversificati con prodotti a basse tirature».

A proposito di tendenze emergenti, resta da chiedersi come stia impattando la concorrenza della comunicazione digitale sulle applicazioni di stampa commerciale. Parliamo di un nuovo mondo che per molti rappresenta una sfida davvero cruciale. Tuttavia, Andrich ha un punto di vista differente al riguardo, capace di vedere il bicchiere mezzo pieno. «Parlerei, più che di una sfida, di una straordinaria opportunità. È possibile convogliare le diverse tecnologie, utilizzandole a supporto di vendite e marketing. I vantaggi della digitalizzazione e le qualità vincenti della stampa tradizionale uniti possono contribuire a raggiungere i fruitori individuando contenuti su misura, personalizzati secondo le loro peculiarità. In effetti le campagne migliori sono quelle che sono in grado di creare un forte impatto emotivo, unendo stampa tradizionale e digitale. Ritengo che il futuro della tecnologia di stampa risieda in un corretto abbinamento tra stampa e digitale, sfruttando in modo intelligente i dati personalizzati e personalizzabili per raggiungere soluzioni uniche e su misura».

Nuovo scenario, nuovi valori

A proposito, poi, di transizione digitale, ambientale ed energetica, a vantaggio dei suoi clienti, Koenig & Bauer è pronta a interpretare un ruolo da protagonista nello scenario della produzione sostenibile. Innanzitutto, l’azienda utilizza un sistema di energy management per preparare il terreno ai propri clienti affinché siano più efficienti dal punto di vista energetico nelle operazioni di stampa, aiutandoli a orientare i propri processi produttivi verso una direzione sostenibile. In qualità di membro della rete 4evergreen Alliance, Koenig & Bauer collabora con i produttori di carta e cartone, i produttori di cartoni pieghevoli, i brand owner, i fornitori di tecnologie e materiali, nonché con l’industria della raccolta, dello smistamento e del riciclaggio, fin dalla fase iniziale per trovare soluzioni adeguate. Koenig & Bauer mantiene una partnership con ClimatePartner per promuovere gli sforzi per compensare le emissioni di CO2, sostenendo progetti certificati per la protezione del clima. Inoltre, l’azienda è partner dell’iniziativa di sostenibilità “BlueCompetence”, gestita dalla VDMA, ed è stato il primo produttore di macchine da stampa a diventare membro della rete “Healthy Printing”.

Personalizzazione e sostenibilità richiamano un altro valore ben presente all’interno del mondo di Koenig & Bauer, ovvero la modularità. È convinzione dell’azienda, infatti, che una piattaforma modulare per le future generazioni di macchine offre ai clienti numerosi vantaggi. «Non solo le nuove tecnologie sono pronte per il mercato più rapidamente, ma è anche possibile il controllo integrato di macchine e sistemi e la standardizzazione della manutenzione», come sottolinea Michael Ulverich, membro del consiglio direttivo e chief operating officer. «Il principio modulare assicura che i clienti continuino a beneficiare di soluzioni su misura. La standardizzazione di una serie di elementi apre maggiori opportunità di innovazione e personalizzazione, mantenendo al contempo la stessa elevata qualità». Koenig & Bauer intende mantenere la propria indipendenza imprenditoriale anche in futuro, mantenendo un elevato livello di integrazione verticale, dalla più piccola ruota dentata alle unità complesse.

Non solo hardware

Per quanto riguarda la digitalizzazione, Koenig & Bauer è focalizzata a essere un partner in grado di offrire soluzioni complete che vadano oltre al solo impianto da stampa, che ne amplifichino le potenzialità, offrendo il miglior ecosistema possibile per i propri clienti, definito sì da prodotti hardware, ma anche da software e servizi che siano connessi, funzionali e duraturi nel tempo. Portare gli impianti da stampa al livello successivo è l’obiettivo del connubio tra un know how di più di 200 anni e le nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’Internet of Things, il cloud e l’instant data.

Recentemente il team di Koenig & Bauer ha portato sul mercato diverse soluzioni con l’obiettivo di rendere il lavoro più facile ed efficiente, riducendo sprechi e tempi improduttivi. Per esempio, Instrument Flight di System Brunner è un software basato sull’intelligenza artificiale per il controllo automatico del colore in combinazione con il sistema di misura e regolazione QualiTronic. Il sistema valuta una moltitudine di parametri del processo di stampa, tra cui il bilanciamento dei grigi, per una migliore regolazione e consistenza del colore durante tutto il processo di stampa permettendo così di massimizzare la qualità e minimizzare le copie di scarto.

Job Optimiser è il software adibito alla programmazione efficiente dei lavori in tutte le unità produttive presenti in azienda. Una schedulazione intelligente e proattiva che colloca le diverse commesse nelle unità produttive più consone in base alle caratteristiche del lavoro stesso. Uno schedulatore a capacità finita, utilissimo nelle situazioni d’emergenza, quando si deve stravolgere la programmazione.

A sua volta VisuEnergy X è il software che permette il controllo e l’analisi dei consumi energetici di tutte le parti della macchina. Un’attenta analisi dei dati raccolti permette un miglioramento dei consumi energetici e un risparmio per tutta l’azienda.

E il futuro cosa ci riserva? La strada è tracciata e la roadmap per il 2024 porta con sé tante novità. La prima risponde al nome di MyKiana, la porta d’accesso al mondo Koenig & Bauer, un portale virtuale dove il cliente potrà vedere, interagire e tenere monitorate tutte le sue unità produttive e tutto ciò che ci ruota attorno. La seconda è Kiana Analytics, una soluzione di business intelligence che colleziona e analizza tutti i dati produttivi della macchina, per permettere al cliente di migliorare e avere performance sempre più costanti e altamente efficienti.