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Sistemi gestionali per le aziende grafiche: un sogno impossibile?

Business concept. Isolated on white

Tenere sotto controllo preventivi, costi, pagamenti. Conoscere da subito i profitti e le marginalità di guadagno nette, sapere in tempo reale quanto si guadagna su una commessa, se si va in pareggio o si perdono dei soldi è molto importante al giorno d’oggi.

La frenesia dei clienti obbliga tutti, compresi gli stampatori digitali, a dotarsi di tecnologie informatiche di stampa e prestampa aggiornate alle esigenze, alle mode, e ai tempi di produzione e consegna dello stampato richiesti dal mercato in continua trasformazione.
Tutti utilizziamo un computer e dei software per fare preventivi, fatture ecc. Per evitare malintesi sull’argomento, dividiamo i software utilizzati nelle aziende grafiche in tre categorie: foglio di calcolo (Excel o simili); soluzioni software richieste a una software house e personalizzati per ogni cliente per la preventivazioni, fatturazioni, ecc. (mediamente non aggiornati all’evoluzione del mercato); e software specifici progettati da aziende specializzate che li aggiornano periodicamente.
Indipendentemente dalla facilità o complessità dello strumento software utilizzato e di conseguenza il costo di acquisto, di noleggio e di mantenimento, confrontando i preventivi realizzati da alcune aziende di stampa digitale, emerge che la media degli utenti in tutte e tre le categorie non sfrutta le differenti potenzialità di questi strumenti.
La maggioranza delle aziende si limita all’utilizzo per realizzare il preventivo, trasformarlo in una Commessa (ordine interno) e alla fatturazione.
Solo alcuni stampatori digitali hanno compreso l’importanza di avere un sistema integrato che accompagni il lavoro dalla preventivazione, al controllo dei tempi e alla gestione dei materiali utilizzati (carico e scarico del magazzino), fino alla bollettazione e fatturazione con conseguente contabilità, pagamenti, insoluti ecc.
Abbiamo preso qui in considerazione due software professionali, specifici per il settore delle arti grafiche, fruibili tramite delle implementazioni e personalizzazioni anche nel wide format, proposti da due software house italiane, DPS ed Edigit.
Non si intende fare un confronto su due software, PrinTrace di DPS ed E-digital di Edigit, ma far conoscere i vantaggi operativi e di controllo della produzione utilizzandoli correttamente.
Quale che sia il software utilizzato è importante stabilire della regole precise per impostare un preventivo che, è bene sottolineare, nel wide format non è facile a causa di molte variabili:

  • Tecnologie di produttori differenti tra loro
  • Svariate caratteristiche tecniche di ogni singola stampante
  • Formati di stampa differenti
  • Innumerevoli formati di stampa richiesti dal cliente
  • Tipologie di inchiostri molto differenti tra loro (solvente, UV, latex, ecologici ecc.)
  • Innumerevoli combinazioni di inchiostri da utilizzare in base alla tipologia di substrato abbinando il costo preventivato (C,M,Y,K, aggiunta di Ciano e Magenta light, o del bianco coprente e della vernice trasparente)
  • Tipologie dei substrati (plastica, PVC, microforato, legno, vetro, metallo, marmo ecc.)
  • Differenti spessori dei substrati.

La proposta DPS

Di seguito elenchiamo alcune operazioni indispensabili per realizzare un preventivo, utilizzando PrinTrace. I primi passi sono: selezionare l’anagrafica del cliente, impostare o richiamare i sui riferimenti e immediatamente si verifica il fido e l’eventuale scoperto.
Si selezionano le lavorazioni già esistenti nell’elenco o se ne creano di nuove tramite gli aggregati, si pianificano prezzi, scontistiche ecc.
Nelle varie maschere i campi colorati in rosso vanno compilati obbligatoriamente mentre i restanti campi sono per le lavorazioni accessorie. Osservando le immagini si possono trovare spunti sulle operazioni da attuare, evitando noiose descrizioni in merito alle varie esigenze operative:

  • Maschera generale preventivi, sconti, pagamenti ecc.
  • Preventivatore di adesivi e adesivi applicati su pannelli
  • Preventivatore per stampa diretta su pannelli
  • Preventivatore per banner
  • Preventivatore per stampa carta grande formato
  • Si procede alla gestione della commessa, fanno parte di essa tutti i job che sono stati ordinati dal cliente.

Ogni job può essere assegnato agli operatori o ai reparti.

Pianificazione della stampa – Assegnazione lavoro agli operatori

La lista degli ordini permette di monitorare tutti i job. Questi possono essere assegnati ai reparti e agli operatori in modo da essere a conoscenza delle date di consegna che sono pianificate e riordinate in base agli impegni assunti da chi amministra il sistema, che può impostare delle date di consegna tassative.

  • L’operatore assegnatario di un job, può cambiare lo stato, metterlo in pausa, spostarlo per le operazioni successive in altri reparti, solo quando avrà terminato il suo lavoro.

Consumo materiali – Gestione magazzino (carico e scarico)

Tutti i materiali utilizzati per ogni lavorazione vengono aggiornati e rimossi dal magazzino, tenendo conto del consumo e dello scarto percentuale. Registrando tutto quello che serve per la produzione iniziando la registrazione al ricevimento della merce in modo da tenerne traccia contabile nei consumi per le lavorazione nei reparti, e per l’approvigionamento.
È possibile gestire anche gli ordini dei materiali da acquistare indicando le date di consegne

Ordini dei materiali con date di consegna.
Ordini dei materiali con date di consegna.

Per effettuare l’acquisto si posizionano i materiali nel carrello generando l’ordine che va direttamente al fornitore. Si possono automaticamente generare delle statistiche di acquisto e di consumo del materiale suddivise per fornitore, per tipologie, scadenziate per mese, ecc.. 

Lista ordini.
Lista ordini.

Gestione degli scarti di materiale

PrinTrace calcola automaticamente gli scarti percentuali e ne tiene conto nella gestione dei costi e del magazzino. Ogni qualvolta che verrà aggiornato l’inventario, il software tiene conto delle lavorazioni effettuate, della merce ordinata e della giacenza prevista e calcolerà il nuovo scarto di materiale.

La proposta Edigit

Edigit fa tesoro dell’esperienza accumulata nei vari comparti stampa «tradizionali», riuscendo a coniugare la capacità di analisi con le sempre maggiori esigenze degli utenti, proponendo varie soluzioni. E-Digital, soddisfa le esigenze delle aziende che stampano in digitale sul grande formato.
Il software consente di tenere sotto controllo e di gestire tutti i processi produttivi, dalla stesura del preventivo e lo sviluppo successivo della commessa, la verifica dei materiabili disponibili a magazzino (anche tramite barcode), degli ordini da inviare ai fornitori per all’approvvigionamento delle materie prime. Attivata la commessa, si controlla l’avanzamento della produzione che coinvolge la registrazione dei tempi e di eventuali costi anche non preventivati per la consuntivazione. È possibile impostare e gestire le lavorazioni esterne, la programmazione del commerciale, effettuare la gestione amministrativa e contabile.

Edigit.
Edigit.

Modulo preventivi

Si generano i preventivi utilizzando dei listini o consultando lo storico aziendale. Ogni icona che identifica il listino è associabile a uno o più clienti con le relative percentuali di sconto o ricarico, configurandoli a seconda del formato del lavoro e della quantità ordinata, seguendo le indicazioni sul prezzo unitario o fisso. Le esigenze del preventivo richiedono innumerevoli elaborazioni per le varianti di quantità, i differenti formato, la tipologia dei colori ecc., che il software gestisce con una buona quantità di automazioni inerenti alla stampa dell’offerta e della conferma d’ordine.

Commessa e avanzamento della produzione

Ottenuta l’approvazione del preventivo si genera in automatico la commessa che contiene tutte le informazioni necessarie per il follow-up operativo, che comprende le indicazioni dei materiali da utilizzare, la previsione dei consumi, la pianificazione delle ore di lavoro, suddivise per ogni fase di lavorazione. In base ai dati presenti sulla commessa, utilizzando un apposito modulo, è possibile controllare l’avanzamento della produzione.

Si può vedere l'avanzamento della produzione utilizzando un apposito modulo.
Si può vedere l’avanzamento della produzione utilizzando un apposito modulo.

Raccolta dati automatica con time Web anche tramite barcode

Il sistema consente la raccolta dei dati della commessa, visualizza le fasi operative svolte, eventuali fermi della lavorazione in ciascuna fase tramite il modulo Time WEB, utilizzabile tramite un browser, da ogni singolo operatore o dall’area operativa di competenza alla lavorazione assegnata.
Il modulo, operando tramite il browser, funziona con i sistemi operativi Windows, Mac OSX, Unix. In tempo reale tramite la rilevazione dei tempi, è possibile elaborare automaticamente il consuntivo di ogni singola commessa.

Si può elaborare automaticamente il consuntivo di ogni singola commessa. In questa immagina è rappresentata la commessa di produzione.
Si può elaborare automaticamente il consuntivo di ogni singola commessa. In questa immagina è rappresentata la commessa di produzione.

Bolle e Fatture

Completato il lavoro è possibile ottenere in automatica la bolla e la fattura, relativa ai clienti e alle commesse, pianificando, per evitare fatture di piccoli importi, dei raggruppamenti in un periodo specifico. Ogni commessa fatturata è contrassegnata, allo scopo di poter estrarre un rapporto statistico di fatturazione (filtrato per cliente/commessa), relativo a un determinato periodo (settimanale, mensile…). I dati gestionali si possono esportare in vari formati, per facilitare l’elaborazione da parte del cliente che magari utilizza software come Excel. I dati esportati possono essere facilmente integrati ad altri programmi software presenti in azienda. 

Archiviazione dei file

Allo scopo di archiviare i file stampati per ristampe successive. attraverso una semplice interfaccia, è possibile archiviare qualsiasi file inviato dal cliente, e rintracciarlo facilmente, ovviamente se l’operatore segue le regole essenziali per la conservazione dei file in archivio digitale. 

Installazione e consultazione tramite il software

L’installazione del software avviene direttamente sui PC dell’azienda. Utilizzando delle APP è possibile consultare e operare in remoto direttamente sul software interfacciandosi solo in alcune parti delle procedure (CRM, avanzamento commesse, controllo dati contabili dei clienti). Utilizzando i tablet, se autorizzati, è possibile operare direttamente sul software in remote desktop.

DPS: i punti di forza

DPS Soluzioni Informatiche è una software house impegnata da anni nella creazione di software personalizzati. Oltre a PrinTrace – il gestionale dedicato alle tipografie e service di stampa digitale che si occupa di tutto il business «dal preventivo alla contabilità» sono di DPS software per i settori: automotive, assicurativo, immobiliare oltre che software creati ad-hoc, attività di marketing, SEO e corsi di formazione.

I due punti di forza di PrinTrace
La scelta di sviluppare un software in cloud che non richiede l’installazione sugli hard disk dei computer aziendali, permette al cliente di poter accedere dovunque si trovi, e collegarsi con qualsiasi dispositivo (PC, MAC, tablet e smartphone).
La scelta di un metodo di vendita diretta sul cliente prevede: l’assenza di moduli per i vari comparti produttivi in base alle differenti esigenze delle aziende grafiche (il software è completo e va bene per tutti), un solo costo di licenza d’uso e un solo canone per il cloud. Nel canone sono compresi gli aggiornamenti software e l’assistenza.

Edigit: i punti di forza

La storia di Edigit inizia negli anni ‘80. È una software house tutta italiana con due divisioni commerciali; una solo per i clienti nazionali, e una internazionale per Spagna, Svizzera, Emirati Arabi Uniti e Australia. I software coprono varie arre produttive; Edigit 64 (Light, Professional, Gold), UT Light, UT Professional, UT Gold, UT Post Press (Legatorie), UT Serigrafia.

Cosa contraddistingue E-Digital
• Dato analitico con pochi click.
Con una buona fase di start up è possibile configurare dei prodotti predefiniti (roll up, espositori…) in modo tale da poter utilizzare dei modelli standard per la realizzazione del preventivo e allo stesso tempo ottenere un’analisi precisa di costi/prezzi di vendita.
Gestione semplificata di diverse tipologie di lavorazioni.
Con la gestione di più prodotti in un progetto, c’è la possibilità di generare dei KIT di diverse tipologie di prodotto. Si possono gestire diverse tipologie di stampa (a rotolo, a foglio) sullo stesso KIT o addirittura sullo stesso prodotto, anche le finiture digitali di grande formato come l’occhiellatura o il rinforzo perimetrale sono gestite in modo semplice con pochi click.

SEI Laser con HP presenta in azione PaperOne per finishing e converting digitali

PaperOne 2015 IIn azione, a drupa, dopo la presentazione ufficiale a Fespa Digital, PaperOne. Il sistema laser modulare per la finitura e la trasformazione digitale sviluppata in collaborazione con HP è presente sia nello stand SEI Laser che in quello della multinazionale statunitense. PaperOne è pensata per integrarsi perfettamente con i più sofisticati sistemi di stampa commerciale HP Indigo 10000, 12000 e 30000: i fogli stampati possono essere processati tramite la lettura di Barcode  e Qr Code creando un flusso digitale completo. PaperOne permette di lavorare fino a 2.500 fogli all’ora con dimensioni massime di 53×75 cm e spessore da 150 a 600 μm senza bisogno di un operatore, grazie al sistema di carico e scarico automatico. Grazie a sei diverse configurazioni laser disponibili riesce a fustellare, microforare, forare, incidere e marcare carta, cartone ondulato e le materiali adesivi come PP, BOPP e PET, e può essere integrata con moduli opzionali per la finitura digitale. SEI Laser ha poi progettato un sistema proprietario che permette agli stampatori di produrre le proprie matrici di cordonatura maschio/femmina con ProCrease PaperOne, sviluppato da ManMat appositamente per PaperOne.

NTG Digital distributore in Italia per la soluzione di stampa 3D Massivit

4505screenMassivit 1800 verrà presentata al pubblico in anteprima a drupa 2016: sarà una grande opportunità per toccare con mano la soluzione in dimostrazione. Non solo il sistema sarà in mostra a drupa, ma lo stand Massivit stesso sarà ricco di applicazioni Sign & Display stampate in 3D. Il team NTG Digital sarà presente per accogliere i fornitori di servizi di stampa italiani.

NTG Digital è lieta di annunciare l’accordo di distribuzione con Massivit 3D Printing Technologies per commercializzare e vendere in Italia la stampante 3D Massivit 1800 di grande formato e il materiale di stampa Massivit Dimengel, fornendo inoltre il supporto e i servizi post-vendita.

NTG Digital ha sede a Milano (Legnano) e Roma. La società fornisce tecnologie di stampa digitale e altre attrezzature per l’industria grafica in Italia. L’azienda vanta lunghi anni di esperienza e una rete capillare di clienti ed è in grado di offrire una vasta gamma di attrezzature digitali per il mercato delle arti grafiche.

«Come innovatori del mercato, siamo continuamente alla ricerca di nuovi modi per portare la nostra soluzione ai potenziali clienti in tutto il mondo, più rapidamente ed efficacemente possibile, e quindi stiamo costruendo la nostra rete di distributori, in maniera estremamente selezionata – afferma Avner Israeli, CEO di Massivit 3D – NTG Digital ha tutta l’esperienza e la competenza di cui abbiamo bisogno e cerchiamo in un distributore Massivit e siamo certi che ci supporteranno nella commercializzazione della nostra soluzione sul mercato italiano».

Ignazio Binetti, responsabile vendite e marketing NTG Digital ha dichiarato: «Siamo rimasti molto impressionati dalla Massivit. I nostri clienti sono alla ricerca di modi differenti per diversificare i loro servizi, aumentare i margini e andare al di là della tradizionale stampa digitale. La soluzione Massivit dà loro la possibilità di aggiungere una nuova dimensione alla loro attività e iniziare a offrire servizi davvero interessanti».

Ecco i finalisti di One More Pack

La giuria. Da sinistra Emily Louise Simonis, presidente di giuria, Paolo Ferrigno, delegato Unicom, Pasquale Napolitano, docente e designer, Vincenzo Recchia, designer.
La giuria. Da sinistra Emily Louise Simonis, presidente di giuria, Paolo Ferrigno, delegato Unicom, Pasquale Napolitano, docente e designer, Vincenzo Recchia, designer.

Dal 10 al 23 maggio toccherà agli iscritti alle associazioni di categoria Unicom e Assografici, patrocinanti il premio, decretare i vincitori di categoria. I cinque migliori lavori di ciascuna categoria saranno pubblicati online, in apposita sezione del sito di Grafica Metelliana S.p.A. Ciascun partecipante potrà essere decretato vincitore per una sola delle categorie in gara.

I vincitori di categoria, insieme alle quattro menzioni speciali già assegnate dalla giuria tecnica (composta da Emily Louise Simonis, presidente di giuria; Paolo Ferrigno, delegato Unicom; Pasquale Napolitano, docente e designer; Vincenzo Recchia, designer), saranno comunicate nel corso dell’evento di premiazione che si terrà presso l’Agorà Morelli di Napoli il prossimo 23 giugno.

La giuria. Da sinistra Emily Louise Simonis, presidente di giuria, Paolo Ferrigno, delegato Unicom, Pasquale Napolitano, docente e designer, Vincenzo Recchia, designer.
La giuria. Da sinistra Paolo Ferrigno, delegato Unicom, Vincenzo Recchia, designer, Pasquale Napolitano, docente e designer, Emily Louise Simonis, presidente di giuria.

OneMorePack gode del patrocinio di Assografici, Confindustria Campania, Unicom; del contributo di Fedrigoni, Formaperta, Heidelberg, Luxoro, Sabox, Sappi e Tremil.

Step by step

Dopo la prima scrematura effettuata da una commissione interna a Grafica Metelliana, la giuria tecnica si è riunita lo scorso 13 aprile.

Quattro macro aree sono state giudicate: funzionalità, comunicazione, innovatività, sostenibilità, a cui era possibile attribuire un punteggio da 1 a 10. La media complessiva ha determinato i cinque finalisti di ogni sezione. La giuria ha inoltre assegnato le quattro menzioni speciali, che saranno comunicate, insieme ai vincitori di categoria, nel corso dell’evento di premiazione che si terrà a Napoli il prossimo 23 giugno.

I 26 finalisti professionisti: categoria Food 

  • Packaging Reperso, la qualità nel riso – Agenzia Vecchi & Besso srl – Designer Cristina Besso
  • Corantica Collectis – Agenzia Qlab Design – Designer Luca D’Antuono
  • Scatole “Officina del gusto” – Agenzia Santomiele Graphics  – Designer Corrado Del Verme
  • Vecchio Amaro del Capo Riserva 100th AnniversaryPackaging Agenzia elle17 srl – Designer Lonia Fiordalisi Manolito Cortese
  • Sinfonia d’Autore – Agenzia Origami di Gabriella Ruta  – Designer Luca Ludovico Di Bari
    Professionisti: categoria visual
  • XMAS Idea(l)s – Bislatta e Cerattolo Agenzia Studio Fabio Di Donato – Designer Fabio Di Donato
  • Cubo d’Artista – Agenzia Arkè srl – DesignerAlfredo Favi
  • Breccia – Agenzia Rbt Srl – Designer Mirko Vailati
  • Milo – Agenzia Junglelink – Designer Stefania Saracco
  • Goofo, cardboard reinvented – Agenzia Modo Comunicazione srl – Designer Luca Modugno
    Professionisti: categoria Label (ex equo)
  • Amalfi Coast Beer – Agenzia MTN Company – Designer Alessio Attanasio
  • Label confetture e marmellate Pure Stagione – Agenzia Studio Kmzero – Designer Debora Manetti
  • Librottiglia – Agenzia Reverse Innovation – Designer Alice Tacconi
  • Prosecco DOCG Springo Bronze e Springo Blue – Agenzia S. Paul N’co Design  -Designer Gianpaolo Spadetto
  • 5RM7 – Agenzia Pubblifirst srl – Designer Alberto De Rogatis
  • Zoogami Beers – Agenzia Mimicocodesign snc  – Designer Federica Lasi Alex Natali
    Professionisti: categoria NO Food 
  • New pack for Thewonderfulsocks – Agenzia ZUP – Designer Andrea Medri
  • Pack System “Terre del Garda” – Agenzia Svadv srl – Designer Giulio Coccoli
  • Un sacco di rispetto – Agenzia Studio 55 – Designer Fabio Di Donato Maurizio Di Zio
  • Scatola scarpe Calò – Agenzia Emysfera – Designer Saverio Giorgio
  • Cerotti Die Neue Apotheke – Agenzia Packaging in Italy – Designer Michele Bondani
    Studenti: progetto Essenza
  • Lavinia Bonomi  – Università degli studi di Genova, Facoltà di Architettura
  • Maria del Mar Ragucci – ISD, Istituto Superiore di Design Napoli
  • Giovanna Cantisani -AANT, Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie Roma
  • Giorgia Mosconi – AANT, Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie Roma
  • Simone Piantoni – Istituto Italiano Design Perugia

L’evoluzione del packaging nel settore del lusso: le previsioni al 2019

Liz Wilks, Stakeholder e Sustainability Manager Europa per Asia Pulp & Paper.
Liz Wilks, Stakeholder e Sustainability Manager Europa per Asia Pulp & Paper.

Un nuovo rapporto della società di ricerca Smithers Pira, commissionato da Asia Pulp & Paper (APP) stima una forte accelerazione dell’innovazione nel packaging di lusso, trainata da una crescita significativa del settore.

Secondo il rapporto, commissionato da Asia Pulp and Paper a Smither Pira, “Paper-based packaging trends to 2019”, il mercato globale per il packaging di beni di lusso, che nel 2014 ha generato volumi per 14,2 miliardi di dollari, è previsto in aumento del 19% entro il 2019, raggiungendo volumi pari a 17,6 miliardi di dollari.

Le aspettative di crescita del settore sono stimate in media del 4,4% all’anno fino al 2019, con tassi di crescita di circa il 3% annuo in Europa occidentale e in Nord America, del 6% nell’area Asia-Pacifico, fino al 9% in America Latina.

Il settore della cosmetica e quello della profumeria rappresentano il 43% delle vendite di beni di lusso e continueranno a essere il principale motore della crescita all’interno del settore lusso, incrementando annualmente di circa il 6% per i prossimi cinque anni. L’Europa occidentale rappresenta un terzo delle vendite di questi due comparti, trainate in particolare dall’industria cosmetica francese e dai brand scozzesi produttrici di whisky premium label.

Questa crescita della domanda sta guidando le innovazioni nel mercato, facilitate dalle nuove tecnologie, ma anche dall’aumentata consapevolezza da parte dei consumatori delle istanze legate alla sostenibilità, in particolare nei mercati maturi. Ciò implica un rinnovamento nel packaging da parte dei brand di lusso volto a ridurre l’impatto ambientale dei loro imballaggi.

***

Un contributo di Liz Wilks, Stakeholder e Sustainability Manager Europa @ Asia Pulp & Paper

Membro del Comitato Scientifico del British Retail Consortium per gli standard di imballaggio e materiali da imballaggio internazionali nonché degli standard di imballaggio sostenibile, Liz Wilks fa parte della commissione di analisi delle migliori pratiche per gli standard GFSI (Global Food Safety Initiative organismo nato nel 2000 con l’obiettivo di stabilire criteri univoci di sicurezza alimentare), gestita dal Consumer Goods Forum, di cui APP è membro. Liz Wilks ha conseguito PhD in International Packaging Standards nel 2012. La manager di APP ha analizzato i benefici dell’auto-regolamentazione e ha sviluppato un modello di conformità che funge da guida ai processi di due diligence richiesti a livello internazionale.

NeonColor di Oki offre una nuova dimensione della stampa a colori 

La Pro6410 NeonColor.
OKI C711 Top Shot, 7/10/09, 13:53, 8C, 2522x2729 (287+1782), 62%, Default Settin, 1/15 s, R57.8, G43.3, B55.9

La Pro6410 NeonColor.

Pro6410 NeonColor libera la progettazione grafica dai limiti della gamma di colori standard CMY, consentendo la stampa di luminosi e accattivanti effetti fluorescenti su supporti transfer.

I centri stampa e i reparti che si occupano di grafica, possono utilizzare le sue caratteristiche per creare effetti fluorescenti su sfondi chiari o scuri, con l’opzione aggiuntiva di utilizzare il toner neon come un contrassegno di sicurezza che appare solo quando illuminato da luce UV nera.

La versatilità di Pro6410 NeonColor e i suoi colori brillanti fanno sì che le aziende abbiano accesso a nuove opportunità di guadagno grazie alla stampa creativa nei settori dell’abbigliamento, della product decoration, della personalizzazione, degli imballaggi, delle prove di stampa, degli espositori e della segnaletica per punti vendita.

Oltre a Pro6410 NeonColor, OKI ha anche introdotto la sua premiata tecnologia a toner bianco nelle sue stampanti della Serie Pro con il lancio delle stampanti Pro7411WT e Pro9420WT.

Queste veloci e convenienti soluzioni liberano il potenziale creativo e commerciale, unendo la stampa LED digitale ad alta definizione con la tecnologia a toner bianco, fornendo un livello di prestazioni che in precedenza erano ottenibili solo con attrezzature costose.

La flessibilità nella stampa, nel proofig e nella produzione di queste nuove soluzioni si traduce in un bianco coprente su una varietà di supporti colorati o stampati su altri colori, utili per creare transfer vibranti su sfondi scuri.

Romano Zanon, Responsabile Marketing di OKI Systems Italia: «Pro7411WT e Pro9420WT rendono la nostra tecnologia a toner bianco immediatamente accessibile a una nuova gamma di aziende, permettendo la produzione short-run di materiali espositivi, biglietti da visita, T-shirts e merchandising».

Pro6410 NeonColor e Pro7411WT offrono la stampa su supporti A4 con grammature fino a 250 g/m2 e banner lunghi fino a 1.320 millimetri, mentre Pro9420WT amplia le possibilità fino al formato SRA3, con grammature fino a 300 g/m2 e banner fino a 1.320 mm di lunghezza.

Idonee sia per la light production sia per le arti grafiche e con un basso costo iniziale, la Serie Pro offre una alta qualità di stampa, una rapida risposta al mercato e costi di gestione contenuti.

Le stampanti della Serie Pro di OKI sono principalmente rivolte a settori che producono disegni creativi così come quelli con volumi di stampa importanti, compresi centri stampa, agenzie di pubblicità e di design e altre agenzie creative. Ogni stampante della gamma della Serie Pro è stata progettata per far risparmiare denaro, con materiali di consumo ad alta capacità e minore intervento dell’utente, per contribuire a costi di gestione più bassi.

La gamma di stampanti della Serie Pro di OKI sarà in mostra a drupa 2016, insieme alle stampanti di grande formato, di recente acquisizione.

I prodotti di stampa ibridi: guardare al futuro con Müller Martini

Il sistema Presto II Digital di Müller Martini.
Il sistema Presto II Digital di Müller Martini.
Il sistema Presto II Digital di Müller Martini.

Produrre riviste e libri con elementi di stampa a foglio offset, a bobina e digitale, grazie a un parco macchine altamente automatizzato e totalmente collegato in rete: all’insegna del concetto Finishing 4.0, Müller Martini, a drupa darà dimostrazione di come sia possibile.

Ai complessi prodotti ibridi lavorati sullo stand Müller Martini appartiene una “rivista di bordo” in doppia lingua, che verrà prodotta sull’accavallatrice-cucitrice Presto II Digital in quadrupla versione e in differenti numeri di pagine in formato A4. Considerato che i prodotti ibridi non si limitano all’accavallatura-cucitura, bensì anche nel settore della brossura stanno acquistando sempre maggiore importanza, in particolare nel settore B2B con rapporti commerciali pregiati e personalizzati o documenti scolastici, Müller Martini presenterà anche adeguate soluzioni di brossura. Per esempio verrà prodotto un blocco-libro stampato in digitale mediante la SigmaLine e alimentato poi attraverso un blocco libro alla brossuratrice Alegro, per la prima volta presentata in drupa in versione digitale. Il prodotto ibrido softcover sarà completato con segnature offset alimentate mediante raccoglitrice.

Inoltre, Müller Martini sarà presente anche presso gli stand di due partner produttori di macchine da stampa digitali: Canon Océ e Xerox utilizzeranno infatti due accavallatrici-cucitrici Presto II Digital configurate in modo simile, con unità di sbobinatura, taglierina trasversale (di Hunkeler) e piegatrice a tasche (di Heidelberg), per la cucitura dal vivo dei diversi prodotti esposti.

Che riviste, opuscoli e cataloghi personalizzati portino a una situazione win-win-win, lo prova il cliente americano Müller Martini DS Graphics specializzato in Variable Data Print (VDP), che utilizza su un’accavallatrice-cucitrice Primera Digital. «Gli editori risparmiano soldi poiché con stampati mirati possono evitare spechi inutili nella distribuzione. I clienti finali guadagnano tempo poiché ricevono solo quei prodotti che realmente li interessano. E per la nostra impresa è un interessante modello commerciale», afferma il Presidente e CEO Jeff Pallis.

Gli Oggetti Avanzati di Photoshop: qualche trucco su come usarli

Introdotti originariamente nella CS2, rappresentano tuttora una delle funzioni meno sfruttate di Photoshop. È praticamente impossibile non sbatterci il naso dato che l’uso del comando File>Inserisci li crea automaticamente, tuttavia li ho quasi sempre visti sfruttati male o, comunque, non al meglio del loro potenziale.

Uno dei vecchi aggiornamenti Creative Cloud di Photoshop, quello del giugno 2014 per l’esattezza, ha introdotto interessanti novità nella gestione degli Oggetti Avanzati, integrandoli con un’altra funzione scarsamente sfruttata come la Composizione Livelli, anch’essa migliorata nel medesimo aggiornamento (immagine b presente nella gallery).

La creazione degli Oggetti avanzati fino a CC…

Gli Oggetti avanzati si creano automaticamente ogni volta che si fa uso del comando File>Inserisci, l’elenco dei file «inseribili» è davvero lungo e comprende non solo file immagine propriamente detti ma anche file RAW (basta che li apra Camera RAW) e file Video e 3D, lo potete vedere nell’immagine c.
Questo ha sempre permesso di mantenere integre le caratteristiche del file inserito consentendo di lavorarci in maniera non distruttiva, seguendo un po’ la logica dei programmi di editing video come After Effects, giusto per nominarne uno.
Fino a Photoshop CC gli Oggetti avanzati venivano sempre e solo incorporati nel file PSD di lavoro, con un conseguente aumento di peso nel file finale: in pratica se nel documento di lavoro venivano inseriti tre file dal peso di 300 MB cadauno il file finale risultante era quantomeno di oltre 900 MB.
Certo, i vantaggi erano interessanti: l’Oggetto avanzato consente ridimensionamenti continui senza incorrere nello «spappolamento» dei pixel, inevitabile conseguenza delle interpolazioni ripetute dopo, per esempio, le trasformazioni libere, e se il file inserito è di natura vettoriale la rasterizzazione fa sempre capo ai dati originali.Oppure si possono applicare in maniera non distruttiva anche i filtri, che risultano sempre modificabili dato che vengono applicati in modalità parametrica.
O ancora: gli Oggetti avanzati si possono nidificare uno dentro l’altro come una matrioska, consentendo applicazioni a più passaggi in serie, sempre modificabili.

Insomma, ottima editabilità e versatilità, qualità non trascurabili per chi crea layout Web o video, o template, o prototipazioni virtuali, peccato per il peso del file finale che nei più complessi può tranquillamente andare oltre il Gigabyte (immagine c).

… E con CC2014

Il menu dove prima si trovata File>Inserisci ora propone due varianti:

  • inserisci incorporato…
  • inserisci collegato…

La prima è equivalente a quella storica, la seconda invece consente di mantenere il file nella cartella in cui si trova.

I vantaggi e gli svantaggi di questa situazione sono i soliti, chi lavora con i programmi di page layout come Indesign (o Illustrator, se proprio), li conosce già molto bene: un file collegato non appesantisce il file di lavoro, se non marginalmente, ma quando il file collegato non si trova più nel percorso in cui si dovrebbe trovare non si può più lavorare con tutte le informazioni di quel file, a meno di non ricollegarlo aggiornando il percorso.

Photoshop identifica le due situazioni con due diverse icone, visibili nell’immagine d presente nella galleria.

Naturalmente è sempre possibile creare un Oggetto avanzato direttamente, selezionando uno o più livelli dentro al pannello Livelli e selezionare la voce apposita nel menu Livello>Oggetti avanzati. Dal pannello Proprietà a questo punto potete gestirne lo status di collegamento o di incorporamento cliccando sugli appositi pulsanti.
Quando convertite in collegato un Oggetto avanzato creato internamente a Photoshop vi verrà chiesto di salvarlo de qualche parte in formato PSB, il consueto formato che viene utilizzato anche con gli Oggetti avanzati incorporati quando li si apre per modificarne il contenuto (solo che in quel caso sono file temporanei e i PSB hanno vita brevissima).
Qualora vi fosse la necessità di trasferire altrove il file PSD con tutti gli Oggetti avanzati collegati viene in soccorso la funzione File>Pacchetto, analoga a quella di Indesign: attenzione, è necessario salvare prima il file di lavoro altrimenti questa voce non sarà selezionabile (immagine e).

Le Composizioni livelli integrate con gli Oggetti avanzati

Le Composizioni livelli fanno capo all’omonimo pannello presente nel menu Finestra e permettono di «fotografare» una determinata situazione di visibilità, posizione o stile relativa ai livelli del documento.
Per chi le conoscesse poco, in sintesi: posso posizionare un logo sulla pagina in diverse zone e salvare una composizione livelli per ognuno di questi posizionamenti, il livello utilizzato sarà sempre uno (quello del logo) ma Photoshop si ricorderà che posizione occupa e lo andrà soltanto a spostare.
Questo stesso ragionamento è applicabile alla visibilità (cioè l’iconcina dell’occhio nel pannello Livelli) e allo stile, cioè l’insieme di parametri presenti dentro alla finestra che potete richiamare da Livello>Stile livello>Opzioni di fusione. Da Photoshop CC2014 si possono usare negli Oggetti avanzati e gestire tramite il panello Proprietà, un po’ come in Indesign esiste il comando Oggetto>Opzioni livello oggetto. Questo è molto comodo perché consente di provare diverse configurazioni senza dover ogni volta riaprire l’Oggetto avanzato per cambiarne gli stati.

Nella nostra simulazione progettuale abbiamo creato un oggetto avanzato con tutte le grafiche dei segnalibri sovrapposte, abbiamo creato più duplicati posizionandoli come nell’immagine g e poi selezionandole ognuno abbiamo cambiato la Composizione livelli per arrivare alla situazione a destra.

Ognuno di quegli Oggetti avanzati di fatto può assumere una qualsiasi delle sette grafiche al suo interno quindi con pochi clic nel pannello Proprietà possiamo personalizzare la configurazione.

Qualora volessimo anche ridimensionare o deformare i segnalibri la natura di Oggetto avanzato consente una buona libertà di azione senza perdere qualità a causa dell’inerpolazione.







Per 20 studenti è arrivata l’ora di confrontarsi col mondo del lavoro

Giorgio Zangarelli presidente della sezione grafica cartotecnica di Confindustria Umbra.
Giorgio Zangarelli presidente della sezione grafica cartotecnica di Confindustria Umbra.

Il tema dell’alternanza scuola-lavoro è da tempo al centro di un vivace dibattito perché è uno dei punti di maggiore rilievo della Legge n. 107, detta «La Buona Scuola». Il settore grafico ne ha subito colto l’importanza e tramite l’Enipg (Ente Nazionale Istruzione Professionale Grafica) ha firmato un protocollo di intesa con il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) allo scopo di concordare le modalità con cui attuare quanto previsto dalla legge.

La sezione grafica cartotecnica di Confindustria Umbra ha recepito il protocollo interpretandolo come un’opportunità volta a rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro.

Giorgio Zangarelli presidente della sezione grafica cartotecnica di Confindustria Umbra.
Giorgio Zangarelli presidente della sezione grafica cartotecnica di Confindustria Umbra.

«Abbiamo preso contatto con l’Istituto tecnico Franchetti Salviani di Città di Castello – ha detto Giorgio Zangarelli, presidente della sezione grafica cartotecnica di Confindustria Umbra – e con 10 aziende nostre associate è partito il progetto che nell’arco di un anno porterà nel mondo industriale 20 studenti, delle classi IV e V, per un totale di 240 ore. Mi piace sottolineare il fatto che l’iniziale timore rispetto al progetto di accoglienza di giovani studenti si è trasformato in piena soddisfazione per le aziende aderenti al progetto. Gli studenti, sotto la guida del Prof. Mariotti, hanno saputo ben inserirsi nel contesto aziendale portando benefici alle organizzazioni.

Sul totale delle ore previste dal progetto, alcune saranno dedicate a una formazione teorica svolta direttamente a scuola alla presenza di docenti e studenti proprio allo scopo di avvicinare ulteriormente i due mondi. Ogni azienda ha nominato un Tutor interno che segue lo studente e si interfaccia con la scuola; lo studente spende la propria esperienza nei vari reparti secondo le modalità decise in modo autonomo dall’azienda stessa.

Le aziende coinvolte nel progetto sono grafiche e cartotecniche e soprattutto su queste ultime si sono concentrati i nostri sforzi poiché quello del packaging sembra essere il settore con maggiori prospettive. Il progetto è iniziato a febbraio 2016 e si concluderà a febbraio 2017.»

Aziende coinvolte: Artegraf s.r.l., Cartotecnica Tifernate s.p.a., Fisa Kartotecnica s.p.a., Grafiche Trotta Perugia s.r.l., Graphic Masters s.r.l., Grifa s.p.a., Utograf Editor s.r.l., Tecnocarta s.a.s., Tipolitografia Petruzzi Corrado & c. S.n.c., Vimer s.r.l., Fotolito Tiferno s.r.l

Photoshop: alcune scorciatoie utili (o critiche?) per le differenze con la loro versione inglese

Un comodo specchietto che chiarisce il nome di alcuni tasti usati su Mac in associazione al simbolo, la tastiera Win non crea problemi dal momento che riporta sui tasti le sigle in lettere, senza simboli.
Un comodo specchietto che chiarisce il nome di alcuni tasti usati su Mac in associazione al simbolo, la tastiera Win non crea problemi dal momento che riporta sui tasti le sigle in lettere, senza simboli.

 

Un comodo specchietto che chiarisce il nome di alcuni tasti usati su Mac in associazione al simbolo, la tastiera Win non crea problemi dal momento che riporta sui tasti le sigle in lettere, senza simboli.
Un comodo specchietto che chiarisce il nome di alcuni tasti usati su Mac in associazione al simbolo, la tastiera Win non crea problemi dal momento che riporta sui tasti le sigle in lettere, senza simboli.

Il potenziale problema dell’italiano medio oggi che usa Photoshop è la differenza che può esserci, e c’è, su diverse combinazioni di tasti che funzionano su tastiera americana ma su quella italiana no, o per lo meno, non con le stesse combinazioni.

Una prima risorsa per avere un elenco delle scorciatoie è chiedere a Photoshop di farlo al posto nostro, dal menu Modifica>Scelte rapide da tastiera… (Cmd/Ctrl Alt Shift + K) e cliccare sul pulsante Riepiloga.
Una prima risorsa per avere un elenco delle scorciatoie è chiedere a Photoshop di farlo al posto nostro, dal menu Modifica>Scelte rapide da tastiera… (Cmd/Ctrl Alt Shift + K) e cliccare sul pulsante Riepiloga.

Il comando Modifica>Scelte rapide da tastiera… (Cmd/Ctrl Alt Shift + K) crea un file html in cui ci sono quantomeno un po’ di combinazioni. Non tutte, ma è un inizio.

2

Per tutte le altre bisogna darsi da fare, un po’ cercando sulla guida in linea e un po’ sul web (o i manuali, quelli spessi). In questo numero desidero semplificarvi il compito, così miglioriamo le tempistiche di produzione per le operazioni più ripetitive, e se per caso le conosceste già tutte fatevi sentire con la redazione: siamo sempre alla ricerca di geni da sfruttare per la conquista del mondo. (Grafico).

I tasti di scelta rapida su piattaforma Mac e Win sono leggermente diversi, mettiamo quindi un po’ d’ordine in modo da leggere le scorciatoie in maniera corretta.

Il tasto Command (Cmd), chiamato anche Mela dai vecchi utenti per la presenza del simbolo sul tasto delle vecchie tastiere Apple, è l’equivalente del tasto Control (Ctrl) su Windows.

Nelle scorciatoie quindi sarà ricorsiva la dicitura Cmd/Ctrl per evitare ripetizioni inutili quando è la sola differenza tra le due piattaforme.

Il tasto Alt è il medesimo su entrambe le piattaforme, su Mac viene anche chiamato Opzione.

Il tasto Shift è il medesimo su entrambe le piattaforme, viene spesso chiamato Maiuscolo, e corrisponde alla freccia verso l’alto che permette, appunto, di fare le maiuscole temporaneamente. Da non confondere con il Blocco Maiuscole che si trova immediatamente sopra al Maiuscolo ed è dotato di una lucetta. [bullet 3]

Ok, si comincia…

  1. Crea nuovo livello: Cmd/Ctrl + Shift (+ Alt) + N

L’aggiunta del tasto Alt evita la comparsa della finestra di dialogo “Nuovo livello”, risulta quindi più veloce. Se tenete premuto Cmd/Ctrl cliccando sul pulsante “Crea un nuovo livello” nel pannello Livelli si aggiungerà un livello subito sotto a quello selezionato, anziché sopra come di norma.

  1. Riempimenti veloci

Il tasto Backspace (va bene anche Canc) viene associato al concetto di riempimento con tutte le combinazioni possibili. nde evitare confusioni con la barra spaziatrice (space) il tasto Backspace è quello definito come “Ritorno di cancellazione unitario”, quello cioè che usate per cancellare i caratteri all’indietro e che si trova sopra al tasto invio.

Alt + Backspace (riempie con il colore di primo piano)

Cmd/Ctrl + Backspace (riempie con il colore di sfondo)

Aggiungendo alle due precedenti anche il tasto Shift consente di riempire mantenendo la trasparenza del livello, quindi è come se venisse preventivamente bloccata la trasparenza dal pannello Livelli.

Shift + Backspace richiama la finestra di dialogo Riempi, accessibile dal menu Modifica. Questa scorciatoia risulta di gran lunga più logica di quella esplicitamente proposta da Photoshop stesso, ovvero shift + F5. I tasti funzione possono essere usati dal sistema operativo per altre cose, e solitamente il sistema operativo “vince” sugli applicativi, vanificando di fatto la scorciatoia se non vengono associati al tasto Fn.

Cmd/Ctrl + Alt + Shift (riempie con la Storia).

  1. Unione livelli

La lettera chiave qui è la E. A seconda che siano selezionati uno o più livelli contemporaneamente i comportamenti di queste scorciatoie possono differire leggermente nella denominazione.

Cmd/Ctrl + E: con un livello selezionato è Unisci sotto, cioè unisce il livello attivo con quello sottostante, se invece sono selezionati più livelli è Unisci selezionati.

Cmd/Ctrl + Shift + E unisce i livelli visibili.

Cmd/Ctrl + Alt + Shift + E applica visibili, è come se si selezionasse tutto con Cmd/Ctrl + A, si copiassero gli elementi uniti con Cmd/Ctrl + Shift + C e si incollasse con Cmd/Ctrl + V. Tutto quello che vediamo viene unito su un livello a parte lasciando separati tutti gli altri.

Cmd/Ctrl + Alt + E funziona solo con più livelli selezionati, non con uno solo, e assomiglia alla voce precedente con la differenza che unirà su un unico livello solo i livelli selezionati.

  1. Copia di un livello (Duplicazione)

Cmd/Ctrl + J formalmente è Crea livello copiato, di fatto duplica il/i livelli e/o gruppi selezionati, con tanto di maschere di livello e/o effetti annessi e connessi. Duplica insomma.

Alt + trascinamento: pulsante del mouse premuto e trasciniamo, se stiamo agendo correttamente il cursore si trasforma in un doppio triangolino mentre si trascina.

  1. Gerarchia di livelli

Cmd/Ctrl + Shift + +/-: qui l’uso del simbolo + per indicare la composizione della scorciatoia può creare confusione, con il tasto + si porta il livello (anche più di uno contemporaneamente) in alto nella gerarchia, con il tasto “-“ lo si porta in basso.

Sono l’equivalente della voce da menu Livello>Ordina

  1. Selezione di livelli

alt 0 (seleziona il livello superiore)

alt 9 (seleziona il livello inferiore)

  1. Metodi di fusione

Se volete cambiarli sui livelli basta Shift- per andare verso l’alto, e Shift+ per scorrerli verso il basso (se usate un notebook questa potrebbe non funzionare, usate Shift 0, quello in alto, non quello del tastierino numerico).

Se volete invece cambiarli sugli strumenti dovete aggiungere alle precedenti anche il tasto Alt.

  1. Selezione di canali

Cmd/Ctrl+ 2/3/4/5… seleziona i singoli canali secondo la sequenza presente nel pannello Canali

  1. Selezione e dimensione pennelli

“,” e Shift+, seleziona dall’elenco il pennello precedente e il successivo

Su Mac: Ctrl + Alt e click con trascinamento (sinistra/destra riduce/ingrandisce le dimensioni, con trascinamento alto/basso aumenta/riduce la durezza)

Su PC: Alt + Tasto destro del mouse in trascinamento.

  1. Filtri di nuova generazione

Correzione obiettivo: Cmd/Ctrl shift R

Camera Raw: Cmd/Ctrl shift A

  1. Trasformazioni

Cmd + T: trasformazione libera. Con l’aggiunta del tasto Alt si crea automaticamente un duplicato dell’oggetto che stiamo trasformando, con l’aggiunta del tasto Shift si ripete, se c’è, l’ultima trasformazione fatta.

Cmd + Ctrl + Shift + C: scala in base al contenuto su Mac, e no, non è un errore che siano presenti sia Cmd che Ctrl.

Cmd + Alt + Shift + C: sala in base al contenuto su Win.

  1. Documento

Cmd/Ctrl + Alt + I apre la finestra di dialogo Dimensione Immagine.

Cmd/Ctrl + Alt + C apre la finestra di dialogo Dimensione Quadro.