I dati della ricerca mostrano però come questa percezione che le aziende hanno di loro stesse non corrisponda poi alla realtà. Infatti, tre quarti degli intervistati ritiene che la propria azienda non riesca a innovare con la velocità necessaria e solo il 24% può già trarre vantaggio dalle nuove opportunità o rispondere con efficacia a cambiamenti inattesi. La velocità delle imprese dipende dalla rapida evoluzione della forza lavoro, dalla rivoluzione tecnologica e dalla necessità di sviluppare processi di business che rendano possibile il cambiamento.
Cosa significa tutto questo per i fornitori di servizi di stampa?
La ricerca evidenzia che: «le aziende devono abbandonare le modalità operative tradizionali e capire quali innovazioni sia necessario introdurre per restare competitive». Questo è valido sia per i fornitori di servizi di stampa sia per le aziende loro clienti. In che modo i print service provider (PSP) possono aumentare la propria velocità per rispondere ai cambiamenti e aiutare i propri clienti a fare lo stesso?
Il punto di partenza per gli stampatori è migliorare le proprie attività per aumentare l’efficienza interna e rispondere più rapidamente alle esigenze dei clienti. I PSP devono riuscire a ottimizzare l’utilizzo dei sistemi di stampa già esistenti e ad automatizzare il più possibile i flussi di stampa. Questo si traduce in un aumento della produttività e in una riduzione dei costi e dei tempi di consegna dei lavori. I fornitori di servizi di stampa possono così rispondere più rapidamente alle richieste di aziende che, come messo in evidenza dalla ricerca dell’Economist, hanno necessità di «diventare motoscafi» aumentando la propria velocità, reattività e agilità.
Diventare fornitori di servizi di Marketing
Oltre a garantire ai propri clienti una produzione sempre più rapida e on-demand, i print service provider devono ampliare la propria offerta con servizi che vanno «oltre la stampa» e che consentono ai loro clienti di accelerare il business.
Le aziende hanno necessità di migliorare le comunicazioni con i clienti in un’ottica di personalizzazione ed efficacia del messaggio. Questo aumenta il tasso di risposta e rafforza le relazioni con i clienti. Le imprese sono quindi alla ricerca di fornitori di servizi che le aiutino a realizzare progetti di precision marketing e di comunicazione cross-media. Si tratta di una grande opportunità per i PSP che possono evolvere e diventare fornitori di servizi di Marketing (Marketing Service Provider, MSP).
Migliorare i processi
Lo studio mette poi in evidenza la necessità di migliorare i processi considerandoli in maniera integrata. I fornitori di servizi di stampa possono utilizzare piattaforme Web-to-print per migliorare l’acquisizione dei lavori e allo stesso tempo mettere a disposizione dei clienti un «negozio virtuale» online disponibile 24×24. Oltre a migliorare l’acquisizione dei lavori, i PSP devono poi migliorare l’efficienza operativa rivedendo la gestione dei processi produttivi per automatizzarli e velocizzarli.
I PSP che non riusciranno da un lato a sviluppare le proprie attività tenendo conto delle esigenze del cliente e dall’altro a ottimizzare i processi faranno fatica ad accelerare il proprio business. Il focus sul cliente rimane fondamentale, ma non è sufficiente se le attività del PSP non si adattano rapidamente ai cambiamenti del mercato.
Migliorare le attività e le modalità operative si traduce per gli stampatori e i loro clienti in vantaggi immediati e in un aumento della velocità e dell’agilità del business.
***Informazioni sul report dell’Economist Intelligence Unit (EIU)
Il report si basa su un’indagine che ha coinvolto 461 dirigenti senior europei operanti in aziende di differenti settori di mercato e dimensioni. Il campione d’indagine è senior, con il 49% composto da dirigenti e il 23% da presidenti, vicepresidenti o direttori. Inoltre, l’EIU ha condotto interviste approfondite con leader di multinazionali e noti esperti ed effettuato specifiche ricerche.
Il Gruppo Giovani Imprenditori di Assografici ha avviato la programmazione di una missione di studio in Israele che avrà luogo dal 18 al 22 maggio 2014. La missione dovrebbe articolarsi in un soggiorno effettivo di tre giorni più due di viaggio nell’ambito dei quali sarà organizzata una visita alla Landa Corporation, una visita ad HP e un paio di altre visite ad aziende grafiche locali e aziende ad alta innovazione tecnologica. Sono già stati avviati primi contatti con le società d’interesse e ulteriori dettagli saranno resi disponibili prossimamente. La missione, come tutte le attività del Gruppo Giovani, è aperta anche a rappresentanti di tutte le aziende associate ad Assografici interessate all’iniziativa. Per ulteriori informazioni o per segnalare il proprio interesse a partecipare contattare la segreteria del GGI di Assografici (dr.ssa Monica Scorzino).
Come già in occasione dell’evento svolto a fine 2013, presso l’Aula Magna del Planetario di Modena, Taga Italia è lieta di invitarvi alle Lezioni Tecniche di Approfondimento, tenute dal Perito industriale per le Arti Grafiche Denis Salicetti (rappresentante Taga Italia al Ghent WorkGroup, ISO TC130 WG2 e TF3) sul tema: «PDF/X-4, uno standard che avanza».
L’automatizzazione dai processi in entrata fino all’uscita assicura brevi tempi di messa a punto. Le cassette di taglio e il punzone di pressatura possono essere sostituiti con pochi interventi manuali, contribuendo così al conseguimento di brevi tempi di messa a punto.
Il nuovo trilaterale Granit di Müller Martini convince grazie all’innovativa tecnologia SmartPress e per l’eccellente e costante qualità di taglio; è completamente automatizzato e molto versatile nell’utilizzo su linee softcover e hardcover.
Per una qualità di taglio ottimale e costante nel Granit viene utilizzata nel settore ad alte prestazioni la già collaudata tecnologia SmartPress. Essa garantisce un processo di pressatura accurato e controllato, nel quale l’aria rimasta tra la carta viene completamente espulsa dal prodotto. Il prodotto può essere perciò perfettamente rifilato – un presupposto assolutamente importante per un’elevata qualità del prodotto che resti sempre costante. La tecnologia SmartPress opera in modo adattivo. Ciò significa che a produzione in corso la pressatura si adatta automaticamente alle oscillazioni dello spessore del prodotto assicurando così una costante qualità del libro.
L’automatizzazione dai processi in entrata fino all’uscita assicura brevi tempi di messa a punto. Le cassette di taglio e il punzone di pressatura possono essere sostituiti con pochi interventi manuali, contribuendo così al conseguimento di brevi tempi di messa a punto.
Versatili possibilità d’impiego
Il trilaterale Granit della Müller Martin garantisce una produzione economica in diversi campi d’impiego. In una linea di brossura completamente collegata in rete, per esempio in una brossuratrice Pantera o Alegro A6, il Granit può utilizzare al meglio i vantaggi dell’automatizzazione. L’operatore macchina può eseguire le necessarie regolazioni di precisione durante la produzione direttamente da display centralizzato della brossuratrice. Inoltre le cassette di taglio e il punzone di pressatura possono essere sostituiti con pochi interventi manuali, contribuendo così in modo sostanziale al conseguimento di brevi tempi di messa a punto.
Chiari volumi d’investimento
Utilizzato in linee di brossura esistenti, il Granit garantisce un enorme incremento dell’efficienza, poiché con un tempo di messa a punto di soli tre minuti, le produzioni possono essere pianificate ed eseguite in modo estremamente efficiente. Con chiari volumi d’investimento, la produttività di una vecchia linea può essere enormemente incrementata, in particolare con le piccole tirature.
Anche per il cartonato o come macchina indipendente
Anche nel settore del cartonato, il Granit risponde altrettanto bene agli elevati requisiti di qualità del taglio. Anche in questo settore la tecnologia SmartPress è in grado di rispondere a tutte le esigenze. Per raggiungere brevi tempi di messa a punto, il trilaterale viene collegato al Commander della macchina incassatrice. I dati di formato possono essere trasferiti così in modo veloce.
Nelle aziende dove i prodotti brossurati vengono tagliati con una taglierina in piano, il processo di produzione diventa molto più efficiente. Qualora venga utilizzato come macchina indipendente, il Granit garantisce in ogni momento un caricamento ergonomico e sicuro.
Scegliere consapevolmente il digitale, si può.Ester Crisanti analizza i passaggi chiave per fare una scelta misurata e adatta alla propria realtà aziendale. In pillole possiamo dire che bisogna prendere in considerazione i costi: cosa è incluso nel «costo copia» e cosa no. Poi i fattori che incidono sulla produttività della macchina in relazione alla tipologia dello stampato da realizzare. I supporti di stampa. E forse il più difficile da valutare, che restano i cosiddetti «costi nascosti».
Apre lo Speciale digitale piccolo formato a foglio un’intervista ad Alessandro Mambretti, “uomo Taga” ed esperto di settore, che fa un’analisi del mercato odierno della stampa digitale, oggi caratterizzata da qualità elevata, velocità crescente e affidabilità delle macchine ancora più sostenuta.
Hanno partecipato Agfa e Nordesign, Canon e Coop Service, Fujifilm e Faservice, Heidelberg e Grafica Metelliana, HP e pressUp, Kodak e Printer Trento, Konica Minolta e Tipografia Commerciale Pavese, Ricoh e Print&Copy, Xerox ed Elioticinese.
L’utilizzo di strumenti preventivi, ossia di analisi economiche per la valutazione della solvibilità dei propri clienti, permette alle aziende di minimizzare i rischi di credito. Ecco le politiche da perseguire.
Rinnovata la gamma packaging by Pixartprinting, con nuove proposte pensate per rendere la vita ancora più facile ai propri clienti. Ampliamento dell’offerta, qualità e resistenza ancora più elevate, facilità di montaggio e una novità assoluta: la spedizione delle scatole premontate, stese ma chiuse a soffietto, e in parte già incollate. Il tutto grazie alla nuova linea automatizzata di piegatura e incollaggio.
«La nuova linea packaging è per noi una novità estremamente importante – commenta Andrea Pizzola, Sales & Marketing Director Pixartprinting. «Rappresenta, infatti, la risposta ai feedback di alcuni clienti che ci hanno segnalato la difficoltà di gestire la fase di incollaggio autonomamente. Come sempre cerchiamo di semplificare la loro vita e da questa volontà deriva la scelta di arricchire la gamma, fornendo i prodotti preincollati. A supporto, abbiamo realizzato un Campionario dedicato, contenente i sample della nuova offerta, per permettere ai clienti di toccare con mano la qualità delle nostra nuove soluzioni».
Il nuovo packaging firmato Pixartprinting è ordinabile direttamente online nella sezione dedicata. È possibile scegliere tra te modelli (standard, con fondo a scatto e ovale) e personalizzare misure e formati dando vita a oltre 100 combinazioni. È anche possibile caricare un proprio template per la realizzazione di scatole customizzate, che vengono stampate su cartoncino FSC da 300gr a 360gr, solido e robusto, completamente biodegradabile e riciclabile. Tra le opzioni, la versione non plastificata o plastificata, con finiture esterne lucide o opache. Sempre inclusa la verniciatura protettiva. Completato l’ordine, non resta che attendere la consegna, anche in sole 24 ore, riempire le confezioni e chiuderle.
Caratterizzata da estrema qualità di stampa, carta e cordonatura, la rinnovata gamma packaging è ideale per grandi tirature, ma disponibile anche per piccoli quantitativi. L’eccezionale qualità, in tempi ridotti, è garantita dalla stampa offset in quadricromia, dalla verniciatura posta sulla stessa linea e dalla fustellatura automatizzata. L’intero ciclo produttivo è certificato UNI EN ISO 9001 2008 e segue il protocollo di qualità GMP.
Per richiedere il Campionario della nuova gamma packaging by Pixartprinting è possibile scrivere qui. A breve sarà disponibile anche online nella sezione Campionari.
Secondo lo studio «Managing tomorrow’s people» di PricewaterhouseCoopers (PwC), tutela dell’ambiente e del clima sono temi sempre più importanti per le aziende. Onlineprinters, una delle principali stamperie online d’Europa, incoraggia i propri clienti ad adottare un approccio consapevole verso l’ambiente e la natura.
«Per fare davvero la differenza non basta sostenere un progetto di tanto in tanto o modificare un solo stadio del processo di produzione. Noi, come azienda, stiamo adottando un approccio olistico al tema: crediamo, infatti, nella tutela ambientale dall’ordine alla spedizione», dichiara Walter Meyer, CEO di Onlineprinters. I quattro pilastri della visione futura sono uno shop online e una spedizione carbon neutral, una produzione eco-consapevole e politiche di approvvigionamento sostenibili.
All’interno dello shop online www.onlineprinters.it i clienti possono effettuare da soli gli ordini di stampa, inserire i dati e, al contempo, proteggere l’ambiente. Il 5% dei clienti selezionano già oggi l’opzione di Stampa climaneutral e il trend è in crescita. «Neutralità per il clima» significa che Onlineprinters calcola e registra tutte le emissioni di diossido di carbonio prodotte dalla propria attività. Queste, vengono poi compensate sostenendo progetti volti alla protezione dell’ambiente. L’impegno ambientale di Onlineprinters GmbH si fonda su quattro pilastri:
Web shop: completamente carbon neutral. L’azienda di consulenza ClimateParter ha analizzato l’impatto ambientale delle business operation del Web shop di Onlineprinters (server, sviluppo, supporto, sales e design). Per compensare le emissioni prodotte, Websale il partner che gestisce la piattaforma, promuove un progetto di trattamento certificato dell’acqua che mira a ridurre le emissioni di CO2. Così facendo, Websale garantisce che i server dedicati agli shop online, incluso quello di Onlineprinters, abbiano un impazzo neutro sull’ambiente.Ciò significa che i 14 Web shop europei di Onlineprinters sono carbon neutral al 100%.
Produzione: il clima a portata di click. Grazie all’opzione Stampa climaneutral, i clienti sono in grado di compensare la quantità di CO2 derivanti dal processo di stampa e di dare un contributo effettivo alla protezione del clima. Il costo supplementare dell’opzione serve a finanziare diversi progetti di tutela ambientale, di promozione delle energie rinnovabili e di riforestazione che i clienti possono scegliere. Per ogni lavoro di stampa, il sistema calcola le emissioni prodotte e, su richiesta, è possibile compensarle con l’acquisto di certificati green.Chi seleziona l’opzione Stampa climaneutral potrà scegliere di far stampare anche il logo «ClimatePartner – Neutralità per il clima» che mostra il proprio contributo alla protezione dell’ambiente.
Spedizione: neutralizzazione delle emissioni dei trasporti. Con Onlineprinters, anche la spedizione degli ordini è ecosostenibile. Da febbraio, UPS è partner logistico di Onlineprinters e, grazie alla «spedizione carbon neutral», sostiene l’impegno di eco-sostenibilità dei clienti della principale stamperia online d’Europa. Inoltre, compensa le emissioni causate dal trasporto delle spedizioni: UPS supporta infatti progetti come lo smaltimento di gas metano prodotti dalle discariche, nonché il rimboschimento e il trattamento delle acque reflue.
Strategia aziendale: tutela ambientale coerente e attiva. Altre iniziative per la tutela dell’ambiente e del clima di Onlineprinters GmbH includono l’acquisto sostenibile, il riciclaggio coerente delle cartucce d’inchiostro e toner, la rigorosa separazione dei rifiuti e riduzione di rifiuti, il recupero dell’acqua calda e del calore degli ambienti, l’uso della carta FSC e PEFC e altre misure eco-friendly in fase di prestampa, produzione e successiva trasformazione. Onlineprinters, inoltre, utilizza esclusivamente materiali d’imballaggio riciclabili certificati.
Secondo il Fraunhofer Institute of Labor Economics and Organization (IAO), sempre più aziende si dedicano alla neutralità climatica. Secondo questi ricercatori, gli obiettivi economici, quali l’aumento delle entrate e la riduzione dei costi giocano solo un ruolo secondario.
Meyer ha commentato: «L’impegno verso la protezione dell’ambiente riveste un ruolo centrale nella nostra società. In un processo così complesso come quello della stampa, dall´ordine alla spedizione della merce, è essenziale che tutte le aree siano ben integrate. Ed è altrettanto importante che la tutela ambientale sia a portata di tutti: per questo, il supplemento medio aggiuntivo per l’opzione Stampa climaneutral corrisponde solo allo 0,7 per cento del costo dell’ordine.»
Scodix, fornitore di soluzioni di nobilitazione digitale per l’industria delle arti grafiche, rappresentata in esclusiva in Italia da Macchingraf, celebra oggi il traguardo della vendita della 100-esima Scodix, installata presso Precision Printing, UK.
«Questo è un momento fondamentale nella storia di Scodix,» afferma Mr Kobi Bar, CEO e cofondatore di Scodix,» a dimostrazione di come la nostra tecnologia contribuisca a rendere più competitivi i nostri clienti».
Precision Printing ha scelto la Scodix S75 per potenziare la produzione delle sue tre Heidelberg, un XL 75 a 10 colori, CD 74 a 6 colori e SM 74 a 4 colori oltre a quattro HP Indigo 7500 e un HP 10.000.
L’Amministratore Delegato e il Presidente eletto di Dscoop Gary il Peeling dichiara: «La Scodix S75 è in grado di creare texture in un qualsiasi numero di livelli oltre a effetti lucidi o opachi in un singolo passaggio aprendo infinite possibilità ai nostri clienti. Siamo desiderosi di sviluppare ulteriori prodotti grazie Scodix Sense anche nell’ambito del direct mail e del packaging short run».
La nuova Scodix aiuterà Precision Printing a offrire una vasta gamma di opzioni ai propri clienti, per esempio lamine e effetti goffrati realizzati interamente in digitale, permettendo loro di comunicare al meglio e con un rapido ritorno dell’investimento.
Dror Danai, Executive Vice President, Global Sales and Business Development per Scodix Ltd ha aggiunto: «Siamo onorati di aggiungere Precision Printing al crescente elenco di clienti Scodix. Questa è un ulteriore dimostrazione della crescente richiesta della tecnologia Scodix e dei i vantaggi che può offrire.»
Luxoro, distributore esclusivo per l’Italia del Gruppo Kurz, ha sviluppato una nuova etichetta: 5Pointz ha scelto di percorrere con Michele Chiarlo, l’azienda vinicola che produce lo spumante Pietro Chiarlo, una strada innovativa, rivoluzionaria, inesplorata: quella dei colori accesi, dei contrasti voluti e delle sinestesie inaspettate. Nella nuova etichetta, infatti, la classicità si libera dei suoi schemi e incontra lo stile della Street Art per esprimere la capacità di cogliere le nuove tendenze, ma anche di anticiparle, crearle e definirle.
5Pointz verrà presentata in occasione della 48ma edizione di Vinitaly, il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati che si terrà dal 6 al 9 aprile 2014: è un’etichetta originale, rivoluzionaria, quasi provocatoria, che rompe gli schemi di un settore tradizionalmente rigoroso come quello degli spumanti prodotti con il metodo classico.
Il progetto creativo di quest’anno è stato affidato all’agenzia di comunicazione Domino Communication, in collaborazione con La Commerciale di Alba, azienda esperta nella stampa a caldo, e Tipografia Valdostana, specializzata nella realizzazione di packaging ed etichette nobilitate con stampa a freddo, che si è occupata del packaging esterno (il tubo che contiene la bottiglia).
Un etichetta che racconta il vino che contiene…
Il punto di partenza per sviluppare la nuova etichetta è stato il desiderio di rinnovare l’immagine di questo spumante, un grande classico della cantina Chiarlo, tanto da portare il nome dello stesso fondatore: Pietro Chiarlo. La precedente etichetta è stata quindi completamente rivista in una chiave più moderna, dinamica, attuale, in linea con l’obiettivo di rivolgersi al mercato dei rapper americani, una comunità divenuta, negli ultimi tempi, forte consumatrice di vini spumanti.
Il visual si compone di colori accesi e tratti inaspettati, che si rincorrono a formare un insieme armonico, forse un occhio, che con curiosità scruta un mondo sempre più frenetico, ricco di contrasti e stimoli diversi, spesso in sovrapposizione tra loro.
Una sinestesia imprevista, che colpisce e stupisce tutti i sensi: la vista, con i suoi colori accesi e gli accostamenti forti; il tatto, con i microrilievi e l’effetto sabbiatura ottenuti con i cliché Hinderer + Mühlich; l’udito, con il suono inconfondibile e affusolato delle bollicine, l’olfatto, con il profumo ricco e avvolgente, caratterizzato da piacevoli sensazioni minerali e naturalmente il gusto, con il suo sapore ampio, di grande struttura e di elegante piacevolezza.
La nuova etichetta Luxoro racconta tutto questo: uno spumante prodotto con il metodo classico, fermentato per 30 mesi in bottiglia, ma che si rivolge a un consumatore più giovane in modo forte, audace, quasi sfrontato.
«L’obiettivo del progetto era esaltare, con forme semplici e uniche, un’etichetta innovativa e impreziosirla con la combinazione di foglie a caldo, rilievi e microincisioni», spiega Jana Kokrhanek, Amministratore Delegato di Luxoro. «A completamento del progetto, è stato realizzato anche un tubo per contenere la bottiglia: decorato sia all’interno, sia all’esterno, il packaging anticipa e racconta la storia dell’etichetta e di 5POINTZ tramite un uso sapiente della stampa a freddo».
Queste le specifiche dei foil e delle lavorazioni effettuate sull’etichetta 5Pointz:
Il logo, il nome della cantina (Michele Chiarlo) e quella del prodotto (Pietro Chiarlo) sono realizzate con foil Luxor® GTS PremiumWhite 102022 stampato a caldo e lavorato con embossing;
La fascia viola è stampata a caldo con foil Luxor® MP Violet 341 e valorizzata con un effetto sabbiatura;
La parte arancione è stampata a caldo con Luxor® MTS 404 e successiva microincisione.
Perchè 5Pointz
Sinonimo di libertà d’espressione, il nome deriva dai cinque distretti amministrativi della città di New York: Manhattan, Queens, Brooklyn, Bronx e Staten Island. E proprio nel cuore di uno di questi, il Queens, sorge un ex complesso industriale, sui cui muri gli artisti di tutto il mondo hanno dal 1993 il permesso di disegnare i graffiti legalmente. Il risultato è una galleria a cielo aperto di circa 200 mila metri quadrati, che ha ispirato migliaia di artisti e cacciatori di tendenze. Per proteggere i suoi 350 coloratissimi graffiti si sono mobilitati artisti e intellettuali di tutto il mondo, ma nonostante gli sforzi, questa Mecca dei graffiti ha recentemente dovuto dire addio al suo fascino unico in favore di un nuovo progetto residenziale. Sicuramente, l’eredità che questo luogo evocativo ha lasciato in scrittori, cantanti hip-hop, writer, DJ, fotografi e registi è enorme e continuerà a essere una fonte d’ispirazione e creatività per designer e artisti di tutti i settori.
4. La finestra di Extension Manager dove dovrete installare la versione PRO una volta scaricata, se l’operazione va a buon fine il nome comparirà nell’elenco.
Uno script che consente di risparmiare grandi quantità di tempo. Eliminando l’intervento umano, infatti, in questi lunghi processi si riduce a zero la possibilità di errore dovuto a stanchezza o disattenzioni dell’operatore.
Di recente mi sono imbattuto in una sorprendente quantità di situazioni in cui un operatore doveva processare grandi quantità di immagini, per lo più ridimensionandole.
Non sono rimasto sorpreso dalla quantità di per sé, a seconda delle annate gli ambienti che frequento possono cambiare e portarmi di fronte a molti problemi anche simili tra loro; sono piuttosto rimasto colpito dalle varie e variegate metodologie adottate per assolvere (spesso male) il compito, che in alcuni casi rasentava manualità imbarazzanti e tempistiche disastrose.
Le figure professionali che più frequentemente possono trovarsi di fronte a questo «problema» sono quelle legate al mondo del Web, ma questo non vuol dire che gli operatori della carta stampata o, ancor più probabilmente, quelli del digital publishing, non possano trarre vantaggio da questo articolo.
La funzionalità che prenderemo in esame questa volta, lo script Elaboratore immagini, non è un novità, e nella sua versione standard non è nemmeno particolarmente recente dal momento che è stata introdotta ufficialmente in Photoshop CS2 (ma già da CS lo si poteva installare come add-on dopo averlo scaricato dal sito di Russell Brown).
Inoltre, nella seconda parte dell’articolo, spenderò qualche parola sulla versione PRO di cui forse non tutti saranno al corrente ma che presenta qualche interessante evoluzione.
Il problema
Contestualizziamo la situazione in cui l’Elaboratore immagine ci può essere d’aiuto:
1. Dobbiamo risalvare tante immagini in un formato di salvataggio come psd, jpg o tiff, condizione tipica di quando abbiamo molti file di lavoro in psd o tiff a livelli e in ultima battuta dobbiamo esportarli per impaginarli in layout su carta o su Web.
2. Dobbiamo anche esportare la versione ridotta della serie di immagini di cui sopra.
3. In aggiunta alle due precedenti dobbiamo applicare un’azione su tutte le immagini, per esempio una filigrana, o un effetto seppia/bianco e nero dcc…
La soluzione
Sebbene con un po’ di esperienza sia possibile creare un’azione di salvataggio che possa, per esempio, convertire in RGB, o ridimensionare entro certi valori o, ancora, esportare in un determinato formato di salvataggio, l’Elaboratore immagini in quello che fa è estremamente versatile e difficilmente eguagliabile (a patto, ovviamente, di non crearsi uno script ad hoc, come questo).
All’interno di Photoshop lo trovate in File>Script>Elaboratore immagini (1), mentre all’interno di Bridge (2) si trova nel menu Strumenti>Photoshop.
1. Il percorso in Photoshop da cui è possibile accedere allo script di elaborazione immagini…2. … e l’analogo percorso in Bridge.
La schermata delle opzioni è molto intuitiva e generalmente con qualche esperimento si arriva a comprenderne perfettamente il funzionamento. Dato che potrebbe essere necessario usare più volte le stesse impostazioni si può salvare/caricare un predefinito di elaborazione dai pulsanti a destra, generando un file XML (3).
3. Il predefinito di esportazione dell’elaboratore immagini è un file xml, all’occorrenza editabile e integrabile in script esterni.
1. Selezionare le immagini da elaborare
Come sempre, chi ben incomincia è a metà dell’opera, per cui dobbiamo far capire a Photoshop dove si trovano le immagini che deve processare. Si possono utilizzare le immagini aperte in quel momento ma più probabilmente vorrete indicare direttamente una cartella sorgente (di cui si possono eventualmente includere nel processo anche le sottocartelle).
Attivare lo script da Bridge dà in più il vantaggio di poter operare una selezione preventiva o anche una Raccolta di immagini specifica, sia utilizzando le Raccolte propriamente dette, sia uno qualsiasi dei sistemi di filtraggio e/o classificazione.
Qualora i file da processare fossero RAW potreste voler intervenire inizialmente con alcune modifiche in Camera RAW, per fare questo abilitate la casella di spunta «Apri prima immagine per applicare le impostazioni».
2. Selezionare la posizione in cui salvare le immagini elaborate
Questa sezione non è banale come può sembrare: la voce «Salva nella stessa posizione» salverà (ovviamente) i file processati nella cartella di origine ma non ci sarà pericolo di sovrascrivere i file originali perché Photoshop farà diligentemente delle cartelle nominate jpg/psd/tiff in cui verranno posizionati i relativi file.
«Seleziona cartella» consente ovviamente di scegliere una cartella di destinazione.
La voce «Mantieni struttura cartelle» invece è da usare nei casi in cui ci sono da rispettare tutte le sottocartelle di un percorso sorgente, peccato che così facendo non ci sia modo di far generare automaticamente le cartelle col nome jpg/tiff/psd.
3. Il tipo di file
Questa è la sezione più interessante, il cuore dell’automazione.
Come si può vedere si possono utilizzare tre formati di salvataggio: jpeg, psd e tiff, e cliccando sulla casella di spunta a lato si possono anche abilitare contemporaneamente.
Ogni formato presenta un minimo di opzioni specifiche, per esempio la compressione, dove possibile, infine si può procedere a un ridimensionamento indipendente inserendo i valori opportuni di base e altezza.
Non c’è pericolo di vedersi le immagini deformate dal momento che Photoshop ragiona secondo quale delle due dimensioni viene soddisfatta per prima: quando la dimensione più grande arriva a uno dei due valori, la dimensione restante verrà ridotta in proporzione.
4. Le preferenze
Il quarto punto potremmo chiamarlo anche «varie ed eventuali» visto che lo script nella sua forma più essenziale potrebbe già terminare con le opzioni di cui al punto 3. In questa sezione, qualora fosse necessario, si può far partire un’azione che lo script applicherà prima di ridimensionare e salvare il file, e visto che un’azione può contenere molti passaggi e richiamare a sua volta altre azioni di fatto si possono automatizzare la quasi totalità dei comandi di Photoshop.
L’eventuale contenuto nella riga copyright finirà dritto nei metadati dell’immagine, mentre l’inclusione del profilo ICC evita che mandiate in giro per il mondo immagini senza profilo (come la stragrande maggioranza delle immagini acquistate nei siti di stock).
La versione PRO
L’Image Processor PRO, attualmente alla versione 2.3.1, è dedicato a tutti quelli che ritengono in qualche modo limitata la versione standard già presente in PS.
Si scarica da qui, dove si deve cercare lo script «Dr. Brown’s Services».
In questo pacchetto di script, tra le altre cose, troverete ciò di cui stiamo parlando, corredato da video di presentazione/spiegazione a opera di Russell Brown in persona (Senior Creative Director for Special Projects in Adobe Systems Inc., nda).
L’installazione del pacchetto scaricato passa per l’Extension Manager (4): si tratta di una procedura lineare (doppio clic e via) ma qualora sorgessero difficoltà su permessi da amministratore ecc. è spiegata anche le modalità più manuale.
4. La finestra di Extension Manager dove dovrete installare la versione PRO una volta scaricata, se l’operazione va a buon fine il nome comparirà nell’elenco.
Se tutto va bene comparirà nell’elenco in finestra e alla nuova apertura di Photoshop sarà disponibile.
Per accedere al nuovo Image Processor bisogna ricordarsi un piccolo ma cruciale dettaglio: non si trova nel menu File>Script ma in File>Automatizza (5).
5. Il percorso di Photoshop dove troverete l’image processor PRO.
Le nuove opzioni
Rispetto alla versione base è le sezione numero 3 quella decisamente più articolata, (6) nello specifico:
a. con i tasti “+” e “–“ si possono aggiungere o togliere i diversi set di salvataggio predefiniti (fino a un massimo di 10);
b. la casella «Save» abilita il set di salvataggio (quindi si, si possono salvare contemporaneamente fino a dieci copie dello stesso file, tutte con caratteristiche autonome);
c. i formati di salvataggio salgono a nove: bmp, gif, jpeg, psd, eps, pdf, png, tga e tiff. Qualora selezioniate i classici formati per Web potrete anche attivare la casella di spunta «save for Web» che eliminerà anteprime ed eventuali metadati di modo da alleggerire ulteriormente il file, a ogni modo ogni formato di salvataggio proporrà opzioni specifiche;
d. è possibile effettuare una conversione in uno specifico spazio colore (ed eventualmente modificare la profondità colore);
e. il ridimensionamento offre un’opzione molto importante, ovvero «Don’t Enlarge», essenziale qualora le dimensioni iniziali di un’immagine siano più piccole di quelle inserite dall’utente, in quel caso l’immagine piccola non verrà ingrandita. Inoltre potrete specificare una risoluzione di output invece di dipendere da quella presente nei file di partenza.
6. La finestra di dialogo della versione PRO, la complessità delle nuove opzioni colpisce a prima vista.