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Cartes, la nobilitazione non può attendere

Esempi di produzione

Fustellatura, nobilitazione ed effetto “LOL”: le etichette seguiranno le idee di creativi e designer

Cartes si è affermata con successo in 90 nazioni con l’installazione di più di 4000 macchine che si distinguono per qualità, innovazione, robustezza e alta produttività. La dedizione alla ricerca di soluzioni tecniche all’avanguardia, rivolte all’industria dell’etichetta in bobina, è costante e continua. A oggi, Cartes offre la più ampia gamma di macchine per etichette con stampa a caldo, stampa serigrafica, stampa/verniciatura flessografica, fustellatura piana, fustellatura semi rotativa, rilievo e tecnologia laser per la fustellatura e il converting. Quello che però da sempre contraddistingue l’azienda è l’essere la prima ad aver creduto, sviluppato e industrializzato la tecnologia laser applicata alla fustellatura di etichette autoadesive. Ed è proprio su queste tecnologie che si sono integrate le novità che sarebbero state presentate a drupa e che Enrica Lodi, marketing and sales department, ci ha raccontato in questa intervista.

Quali tecnologie avrebbe portato Cartes a drupa?

A Drupa avremmo presentato le serie GT360 e Gemini, riconosciute come ottime soluzioni che soddisfano diversi mercati, dal semplice converting fino alla stampa e nobilitazione dell’etichetta più ricercata. A queste si aggiungono nuovi dispositivi disponibili per entrambe le attrezzature: un’unità per la stampa serigrafica e verniciatura digitale e un dispositivo per applicazione di “etichetta su etichetta”.

Esempi di produzione
Esempi di produzione

Quali sono i punti di forza delle novità?

Possiamo ricondurre i punti di forza principalmente a due aspetti. L’unità di stampa Serigrafica Digitale, in combinazione con l’esclusiva tecnologia Laser Cartes per la fustellatura, permette la realizzazione di una linea “digitale di nobilitazione e converting”: grazie all’uso della tecnologia UV inkjet è possibile ottenere verniciature a spot ed effetti serigrafici a rilievo, anche con design multilivello, per la produzione di effetti tattili, braille e del sempre più richiesto “oro colato”, con l’utilizzo in combinazione dell’applicazione di foil a caldo. Per quanto riguarda invece l’applicazione di un’etichetta su un’etichetta, che abbiamo rinominato “LOL” acronimo di Label On Label, siamo in grado di offrire un’ulteriore “dimensione” su cui sviluppare il design dell’etichetta. Sovrapponendo supporti differenti, ognuno con o senza effetti di finitura, è possibile aggiungere una reale sensazione “materica” all’etichetta, aspetto assolutamente di rilievo per designer e creativi.

Quali prospettive per l’edizione di drupa 2021?

Ci aspettiamo notevole interesse per le novità che presenteremo, le quali forniscono nuove possibilità al mondo delle etichette autoadesive, costantemente alla ricerca di tecnologie e soluzioni innovative ed all’avanguardia.

 


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Join, automazione di processi e gestione dei costi

ezManager - esempio flusso

Le tecnologie di stampa sono in costante evoluzione e cambiano i tempi e le regole del commercio dello stampato, di conseguenza si deve pensare come gestire i file, automatizzando il flusso di lavoro

Il nucleo di Join è costituito da un team attivo dal 1986 che opera nel settore della prestampa (dall’analisi del file alla prova colore) e anche nell’integrazione dei vari processi produttivi delle aziende di stampa. Da sempre attenti alle continue variazioni del mercato e alle piccole e grandi rivoluzioni tecnologiche l’azienda è attenta alla continua trasformazione del mercato, alle richieste delle aziende grafiche e dei loro clienti, operando sull’intero territorio italiano. Un partner a 360 gradi, come ci spiega il titolare Alessandro Matteini.

Quali tecnologie avrebbe portato a drupa Join?

Nel corso degli ultimi anni abbiamo sviluppato ezPRINT, una soluzione modulare per l’automazione dei processi che consente l’ottimizzazione e la razionalizzazione del flusso di lavoro. Il sistema è cresciuto grazie all’interscambio continuo di informazioni con un pool iniziale di clienti Web2Print, che ne hanno guidato lo sviluppo in base alle reali esigenze del loro mercato.

Questo fa di ezPRINT una soluzione ideale per l’azienda che voglia affrontare questo settore con un approccio realistico e l’aspettativa di una automazione spinta al massimo in ogni fase della lavorazione, dalla pianificazione alla raccolta dei dati.

ezFlow - Esempio di flusso
ezFlow – Esempio di flusso

Quali i punti di forza di ezPRINT?

ezPRINT è un sistema aperto ed estremamente flessibile, in grado di interagire efficacemente sia con utenti e clienti che con i sistemi di stampa e finitura, per arrivare alla gestione del rapporto con i partner per la consegna e distribuzione dei prodotti. La tecnologia basata su API e XML che lo contraddistingue, permette di scambiare informazioni con i sistemi di produzione, facendo da perno per la soddisfazione dei criteri legati al piano Industria 4.0, consentendo quindi di accedere ai numerosi vantaggi di tale iniziativa. ezPRINT è composto da: Manager per la gestione dei costi e la pianificazione della produzione; Shop per la creazione di un negozio virtuale dove mostrare i prodotti; Editor un sistema di editing online HTML5 per la realizzazione di prodotti a partire da template predefiniti; Flow un flusso di automazione JDF/XML per la integrazione con i servizi di controllo e ottimizzazione dei file, correzione colore specifica per i sistemi di stampa, imposizione e controllo della finitura.

Prospettive per il prossimo anno…

Già oggi la qualità del sistema lo ha reso un elemento cardine per la realizzazione di progetti ad hoc per grandi clienti. Crediamo che la capacità e intelligenza di ezPRINT a livello di calcolo e gestione dei costi, rapporto con gli utenti B2B e B2C, monitoraggio della produzione automatico e manuale, adattabilità alla più ampia diversificazione dei prodotti ci consentirà nei prossimi mesi di proporlo a una ampia fascia di mercato. Soprattutto adesso che la particolare situazione che viviamo ci porterà verso la necessità di avviare e gestire in automatico il maggior numero possibile di lavorazioni, riservando l’intervento umano soltanto laddove sia realmente necessario.

 


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Camis si concentra sull’automazione

Davide Pesenti

Le macchine da stampa sempre più veloci, necessitano che tutto quanto serve per farle funzionare sia altrettanto veloce e preciso, specialmente nella preparazione delle forme di stampa che devono essere perfettamente a registro

Da decenni di esperienza nel settore della stampa rotocalco, Camis oggi si focalizza su macchine di fascia stretta e media per imballaggi, spalmature e verniciature, a cui si affiancano progetti speciali “one-off”, retrofit e ricondizionamento di macchine preesistenti. Da oltre dieci anni, impegnata nella progettazione e produzione di soluzioni di montaggio dei cliché flessografici propone una gamma completa di macchine in grado di soddisfare svariate esigenze. Ogni aspetto del processo di montaggio dei cliché flessografici è stato preso in considerazione, con l’obiettivo di incrementare precisione e ripetibilità, aumentando di conseguenza la qualità e la redditività della stampa flessografica. Sono anche disponibili soluzioni di applicazione del biadesivo di montaggio dei cliché flessografici, per la rimozione e nuova applicazione del biadesivo di montaggio. A spiegarci le novità il titolare Davide Pesenti.

Quali tecnologie avrebbe portato Camis a drupa?

A drupa 2020 avremmo portato macchine rappresentative della nostra lineup, tra cui: Irisleeve HD, la nostra “best seller”, mostrata con diversi livelli di equipaggiamento; DMTS, lo smonta cliché con applicatore di biadesivo integrato. In fiera soprattutto, prevedevamo di presentare anche la nuova Sleeve Master Auto, la nostra prima macchina monta cliché automatica per il mercato della flessografia di fascia media e larga. Nonostante la situazione a causa del “virus”, che ha rallentato il mercato nono solo delle arti grafiche, Camis ha deciso di continuare a lavorare su questo progetto con l’obiettivo di presentare al pubblico la Sleeve Master Auto, utilizzano i mezzi digitali/online, entro l’estate.

Irisleeve HD
Irisleeve HD

Quali sono i punti di forza di Sleeve Master Auto?

Il briefing del progetto Sleeve Master Auto verteva su due punti principali: mantenere, pur su una macchina intrinsecamente più complessa, gli stessi livelli di affidabilità e robustezza che da sempre caratterizzano tutte le macchine Camis. Concepire un processo non solo automatico, ma anche efficiente almeno quanto le nostre macchine “Total workflow control” che permette a ogni operatore di preparare sleeve perfette e in maniera affidabile e con elevata precisione (HD). Le centinaia di clienti e operatori che conoscono la nostra Camis Irisleeve HD potranno immaginare quanto sia stato difficile raggiungere questi risultati, ma crediamo di esserci riusciti.

Quali prospettive per l’edizione di drupa 2021?

Il nostro settore che progetta le macchine e le aziende che le utilizzano per stampare stanno facendo un eccellente lavoro per mantenere attive le filiere essenziali per la salute e la sicurezza delle persone. Argomenti molto importanti che rifletteranno positivamente il nostro impegno sull’opinione pubblica. Vogliamo quindi essere ottimisti e pensare che drupa 2021 possa rappresentare un’ottima corsia di accelerazione nella ripresa post Covid-19. Noi cercheremo di farci trovare pronti investendo in nuovi prodotti, come la Sleeve Master Auto, e continuando a migliorare e aggiornare i prodotti esistenti se pur già oggi sono molto affidabili.

 


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Da Polyedra Diva Art Metal, cartoncino riciclabile argento metallizzato opaco

Sempre più i consumatori, oltre all’attenzione per la sostanza e la sicurezza, ricominciano a manifestare una voglia di leggerezza e una ricerca estetica del bello. Oggi più che mai, per i brand è importante scegliere packaging capaci di differenziare il posizionamento del contenuto, veicolando valori e unicità. Alla sensibilità ambientale di chi predilige l’utilizzo di materiali come carta e cartone alla plastica o al PET, si aggiunge una nuova modalità di shopping, più mirato e circoscritto nei tempi. Il prodotto, dunque, deve essere sempre più protetto, visibile, desiderabile.

Innovazione e creatività sono ingredienti sempre più importanti nella progettazione di packaging comunicativi e fortemente eye-catching. Con il claim “Reveal you inner talent”, Polyedra invita grafici e creativi a ideare originali packaging di lusso utilizzando supporti inediti come il nuovo Diva Art Metal, il cartoncino riciclabile argento metallizzato opaco. Un originale effetto ottenuto attraverso un processo produttivo esclusivo che lo rende riciclabile, a differenza di altri cartoncini dove il metallizzato è conferito da una pellicola laminata.

Il secondo elemento di esclusività è la finitura opaca, inedita in un mercato dove è molto diffuso l’argento lucido. Diva Art Metal è il frutto di una speciale formulazione messa a punto dal Gruppo Lecta che da anni investe cospicue risorse nello sviluppo di progetti green. Il risultato è un supporto deluxe, in pura cellulosa SBS, destinato alla realizzazione di packaging per il mondo della cosmetica, dei profumi e degli spirits di fascia alta.

Unico sul mercato e disponibile in tre grammature (250, 300 e 350 g/m2), Diva Art Metal è commercializzato in esclusiva italiana da Polyedra. Eccellenti proprietà di finitura e converting, resistenza garantita alla screpolatura in piega e ottima rigidità, rendono Diva Art Metal ideale per la realizzazione di copertine, inserti e soprattutto imballaggi premium. Inoltre, questo supporto assicura versatilità di stampa, essendo compatibile con sistemi flexo (solvente, UV e acqua), offset convenzionale e offset UV. Realizzato con cellulosa ECF secondo gli standard di gestione ambientale ISO 14001 e EMAS, di efficienza energetica ISO 50001, di qualità ISO 9001 e di salute e sicurezza sul lavoro OHSAS 18001, Diva Art Metal rispetta l’ambiente. Su richiesta, sono disponibili anche le certificazioni forestali della Catena di Custodia PEFC e FSC.

 

La finitura Metal arricchisce la gamma Diva Art, già distribuita da Polyedra nelle versioni monopatinata e bipatinata, contraddistinte da eccellente stampabilità, riproduzione brillante del colore, ottime proprietà per la finitura e il converting. Stampabili con tecnologie che spaziano dal digitale alla flessografia, dai sistemi HP Indigo all’offset, Diva Art e Diva Art Duo sono riciclabili e certificati FSC. Inoltre, sia la versione monopatinata che quella bipatinata possono essere utilizzate per imballaggi primari, essendo idonee al contatto con gli alimenti. Una soluzione premium sicuramente molto interessante per delivery che vogliono offrire un’esperienza d’acquisto a distanza curata in tutti i dettagli.

Gruppo Masserdotti, soluzioni per comunicare nella Fase 2

Retail, GDO, aziende private, industry del medicale, trasporti pubblici e luoghi di aggregazione: tutti sono chiamati ad adeguarsi a una nuova forma di comunicazione. Già da fine marzo Gruppo Masserdotti ha spinto sull’acceleratore dell’innovazione ultimando in tempi record progetti già in fase di sviluppo e ingegnerizzando ex novo inedite soluzioni per il business in grado di rispondere alle nuove contingenze della Fase 2.

Parallelamente, l’azienda ha realizzato una survey per analizzare sentiment, esigenze concrete e desiderata dell’eterogeneo portfolio, che spazia da prestigiose insegne franchising al piccolo ristorante, dagli aeroporti internazionali alla farmacia indipendente. Tra i risultati più significativi dell’indagine, la previsione di un importante aumento dell’utilizzo del multimediale, che oggi più che mai permette di comunicare efficacemente e in sicurezza verso clienti e dipendenti. “Menù del giorno, gestione delle code, rilevazione della temperatura, creazione di una nuova identità del punto vendita: la tecnologia potenzia le funzionalità di strumenti indispensabili per coinvolgere e rendere più piacevole la nuova socialità”, spiega Alberto Masserdotti, AD dell’omonimo Gruppo.

“Spesso i nostri clienti ci definiscono outsourcer e proprio con questo approccio abbiamo lavorato per costruire una proposta a 360° capace di essere davvero utile per affrontare la nuova quotidianità con cui siamo chiamati a convivere”, prosegue Masserdotti. Tante le novità messe a punto dal reparto R&D del Gruppo Masserdotti per ciascuna delle tre business unit. A partire dalla divisione Dominodisplay, con il lancio di Health, inedita linea di soluzioni multimediali che mette a disposizione di retailer, esercenti e aziende totem multimediali integrati con dispositivi di sicurezza che vanno dal gel disinfettante alla misurazione della temperatura corporea e dell’afflusso di utenti. “L’offerta si sviluppa su più livelli, partendo dall’upgrade di dispositivi già installati con le nuove funzionalità, fino alla proposta di sistemi stand alone acquistabili direttamente sullo shop online. Soluzioni tecnologiche che rispondono efficacemente sia alle esigenze dei piccoli negozi, sia a quelle di progetti enterprise come aeroporti, ospedali, centri commerciali e fiere, dove la nuova necessità di distanziamento sociale ha contribuito ad accelerare il processo di digital transformation”, aggiunge Masserdotti. Frutto di un costante impegno in R&D, iniziato ben prima dell’emergenza sanitaria e fortemente orientato all’innovazione, la nuova gamma è in continuo ampliamento, tanto che nelle prossime settimane è già in programma il rilascio di ulteriori novità. A esse si affiancano le nuove soluzioni in bundle con pacchetti studiati appositamente per lo Smart Meeting, lo Smart Working e lo Smart Teaching.

Tecnologie all’avanguardia che possono essere abbinate a soluzioni analogiche firmate dalle altre due divisioni aziendali: Masserdotti per la stampa digitale e Onframe per il Soft Signage. “Per Masserdotti abbiamo creato in pochi giorni un e-shop dedicato dove acquistare lo speciale ‘Kit di riapertura’ appositamente studiato per retail, GDO, uffici e aziende”. Il kit comprende proposte che vanno dai classici totem ai minitotem porta dispenser per gel disinfettante, dai separatori mobili in plexiglass alle barriere anti droplet da banco cassa, fino ai floor stickers, applicazioni adesive da pavimento per il distanziamento sociale, best seller per la comunicazione in stazioni e aeroporti.

Soluzioni in chiave planet friendly sono, inoltre, quelle messe a punto da Onframe, la divisone del Gruppo a cui fa capo il primo e unico portale verticale per la realizzazione on demand di frame e lightbox personalizzabili. La gamma è stata arricchita con innovative barriere con cornice in alluminio anodizzato e telo trasparente, disponibili in versione da terra o da scrivania e customizzabili nelle dimensioni grazie al configuratore online. Estremamente pratiche e semplici da installare anche dai non addetti ai lavori, le barriere by Onframe sono soluzioni modulari riutilizzabili anche a fine emergenza come strumento di comunicazione, semplicemente sostituendo il telo trasparente con un tessuto green personalizzabile online con grafiche e immagini a scelta.

 

Girolamo Marchi, presidente Federazione Carta e Grafica: «Ripartire da noi»

Andamenti differenti a seconda del comparto e una ripresa che sarà lunga. La fase di ripartenza del Paese vede accentuarsi nei settori grafico, della stampa e della carta le dinamiche già note. Ma la Federazione si è mossa a sostegno delle proprie aziende, puntando a crescita sostenibile e sviluppo della competitività. Ne abbiamo parlato con il presidente Girolamo Marchi

Con un fatturato 2019 che si è chiuso a 24,5 miliardi di euro, in leggero calo (-1,6%) rispetto all’anno precedente, il comparto industriale rappresentato dalla Federazione Carta e Grafica ha visto al proprio interno un andamento differente a seconda delle sue componenti.

Mentre le macchine da stampa, per il converting e il packaging hanno mostrato un leggero calo del fatturato pari al 2,4% sul 2018 (dati preconsuntivi Acimga), il comparto grafico, cartotecnico e della trasformazione ha chiuso il 2019 in sostanziale stabilità (-0,1% pari a 6,5 miliardi di euro), anche se le tipologie produttive che lo compongono si sono mosse in modo differente: la parte grafica – soprattutto riviste – ha sofferto maggiormente rispetto alla cartotecnica e trasformazione. A scombinare le carte in gioco è intervenuta l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 e il 2020 si è trasformato in un anno del tutto particolare. Per capire meglio cosa sia accaduto all’industria che fa capo alla Federazione e come questa si sta muovendo, abbiamo intervistato il presidente Girolamo Marchi.

2020 a velocità diverse

Nella prima parte del 2020 si è assistito a un accentuarsi di quanto visto a fine 2019, un fenomeno parallelo per la grafica e la carta. «La parte relativa alla grafica collegata a riviste e pubblicità, sia per la produzione carta sia per l’attività di stampa, è l’area più duramente colpita» spiega Marchi. «È stata fortemente impattata dal calo della domanda dovuta al lockdown e al blocco delle attività; una situazione per altro che è comune a tutto il mercato europeo e che per questo presenterà, in prospettiva, una ripresa più lenta. Migliore invece la situazione per la parte imballaggio in carta, cartone e flessibile per alimentare e packaging, i quali probabilmente riusciranno anche a contenere il calo della domanda». Il cuore della questione sta proprio in quanto accaduto con le misure di confinamento prese dal Governo e necessarie al contrasto dell’epidemia virale. Le industrie hanno avuto conseguenze diverse a seconda del mercato di appartenenza e differente sarà la reazione ai contraccolpi post emergenza sanitaria. «I prossimi mesi saranno ancora difficoltosi per molti settori, proprio a causa del contrazione dei consumi. Il recupero di livelli soddisfacenti di mercato non è affatto scontato». Tra i comparti che hanno avuto e avranno un andamento migliore ci sono l’igienico sanitario e quello dell’imballaggio legato anche allo sviluppo dell’e-commerce, ma «tutte le aziende hanno subito un impatto dalle fermate produttive e dal calo dell’operatività».

Le proposte federative

In questa complessa situazione la Federazione si è mossa sin da subito in difesa degli interessi delle sue imprese, anche al fianco di Confindustria. Il momento non è facile e nonostante i provvedimenti presi a sostegno della ripresa, «ci sono problemi operativi e di disponibilità economica del Paese». Nello specifico dell’industria dei settori carta e grafica, continua il presidente, «abbiamo chiesto ristori sul costo del lavoro e delle aziende. Dall’emergenza è emersa la necessità che i finanziamenti abbiano una durata significativa di almeno 10 anni. Anche la riduzione dell’Irap richiesta da Confindustria rientra in un capitolo di sostegno all’impresa». Molto dipenderà, ovviamente, dal mercato. La ripresa della domanda sarà lenta in tutti Paesi – dove per altro i settori carta e grafica presentano la stessa situazione dell’Italia. «In quanto tempo si recupererà il terreno perduto? È difficile dirlo. Si spera che si possa raggiungere la normalità verso l’ultimo trimestre del 2020, ma è arduo ipotizzare cambiamenti significativi». Gli attuali trend di mercato proseguiranno anche nei prossimi mesi. Continuerà il buon andamento di packaging, tissue e carte speciali, di contro si assisterà a un ulteriore calo delle carte grafiche, previsto per altro – sottolinea Marchi – già pre Covid-19. «La Federazione continuerà le azioni di sostegno alla lettura e alla carta stampata che è fondamentale per lo sviluppo della cultura. Sarà importante puntare a una crescita sostenibile delle nostre aziende, ricordando però che la competitività è essenziale». In linea con gli obiettivi della green economy, la Federazione ha aderito al “Manifesto di Assisi” per la crescita sostenibile e al “Green Deal per l’Italia”.

«L’innovazione di prodotto e di processo, e l’economia circolare sono componenti di una politica che riguarda tutti noi» conclude Marchi. «Credo che questi temi nei prossimi mesi saranno prioritari».

DS Smith, nuovo packaging per alimenti freschi che riduce la plastica

DS Smith, azienda protagonista nel packaging sostenibile, e Multivac, specialista in soluzioni di confezionamento innovative, hanno collaborato allo sviluppo di una nuova soluzione sostenibile per alimenti freschi e surgelati.

ECO Bowl riduce la plastica fino all’85% rispetto alle soluzioni convenzionali sul mercato, garantendo al contempo che tutti i piatti, da quelli surgelati a quelli freschi e pronti, mantengano la loro freschezza e la propria conservazione grazie alle prestazioni del packaging.

ECO Bowl è costituito da componenti di carta e plastica facilmente separabili favorendo il corretto conferimento dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata, inoltre prevede un utilizzo di plastica minimo. Queste caratteristiche vanno incontro alle esigenze dei consumatori sul mercato europeo: la plastica è infatti considerata da sette europei su dieci come un materiale il cui utilizzo è da tenere sotto controllo, mentre un europeo su due ha dichiarato di prestare più attenzione alla selezione e al riciclo dei rifiuti più di quanto facesse cinque anni fa.

Oggi la soluzione è pronta per essere introdotta sul mercato in tutta Europa.

“Siamo entusiasti del successo che sta avendo ECO Bowl, che mostra quali possono essere i benefici per i clienti nel momento in cui scelgono di implementare questa nuova generazione di packaging nelle loro catene di fornitura” ha commentato Marc Chiron, sales, marketing&innovation director packaging di DS Smith. “L’innovazione che sta alla base di ECO Bowl mostra i passi avanti di DS Smith nell’incoraggiare una maggiore sostenibilità nel retail e, grazie alla nostra partnership con Multivac, ci impegniamo a guidare l’economia circolare su una scala più ampia”.

Il nuovo prodotto arriva in un momento in cui una ricerca commissionata da DS Smith ha dimostrato che i prodotti riciclabili che ancora finiscono in discarica costano all’economia fino a 390 milioni di euro all’anno . Sviluppando un prodotto che i consumatori possono differenziare facilmente, DS Smith e Multivac possono garantire un risultato più rispettoso dell’ambiente.

“Lavoriamo costantemente a soluzioni innovative che riducano la quantità di materiali di confezionamento e a concetti di packaging che soddisfino le attuali esigenze in termini di efficienza delle risorse e riciclabilità. ECO Bowl rappresenta un esempio di questo lavoro” ha dichiarato Bernd Lasslop, vice president partner products&consumables di Multivac.

 


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Innovazione Made in Carel

Con circa 200 collaboratori impegnati in Ricerca & Sviluppo, Carel opera nella progettazione, produzione e commercializzazione a livello globale di componenti e soluzioni tecnologicamente avanzate nei mercati del condizionamento dell’aria (“HVAC”) e della refrigerazione (complessivamente “HVAC/R”). Come espositori di drupa, l’azienda avrebbe portato in fiera i propri prodotti destinati a diversi mercati e applicazioni per il mondo commerciale e industriale. Abbiamo intervistato Matteo Venturi, Application Specialist – Industrial HVAC, che ci ha raccontato le ultime novità in casa Carel. 

Quali tecnologie avrebbe portato Carel a Drupa?

La proposta di Carel si sarebbe concentrata sulla sua vasta gamma di umidificatori, elementi essenziali per il corretto svolgimento dell’attività industriale della stampa. In particolare, Carel avrebbe esibito entrambe le sue gamme, diverse nella tecnologia di produzione dell’umidità.

Gamma umidificatori Isotermici: questi umidificatori, in maniera molto intuitiva, assolvono alla richiesta di umidità facendo raggiungere all’acqua che li alimenta una temperatura di 100°C. Nel suo portafoglio, Carel dispone sia di umidificatori isotermici ad elettrodi che a resistenze: uguali nell’obiettivo, completamente diversi nella tecnologia. Questi prodotti, testati sul campo e già installati in innumerevoli progetti, possono vantare una gamma estremamente completa, grazie anche al supporto e all’integrazione della linea di prodotti dei “cugini” di Hygromatik. La grande gamma di umidificatori isotermici Carel, perfetti per il controllo e la gestione dell’umidità all’interno di macchina per la stampa, garantisce a qualsiasi cliente di trovare sempre un prodotto adatto alle proprie richieste e la loro elevata precisione è sufficiente a soddisfare anche le richiesta più stringenti. In una industria sempre più connessa come quella della stampa poi, la connettività degli umidificatori isotermici Carel rende il controllo dell’umidità a portata di “click”.

Gamma umidificatori Adiabatici: quest’altra gamma, diversamente dalla precedente, sfrutta molteplici principi meccanici per la generazione della nuvola d’acqua. A Drupa 2020, Carel avrebbe portato sia un umidificatore ad altra pressione che uno ad ultrasuoni. Il primo, “humifog direct”, sfrutta appunto l’alta pressione per generare una nuvola di acqua formata da gocce finissime, che riescono ad evaporare a temperatura ambiente. Il secondo, “humisonic”, sfrutta la vibrazione di un elemento piezoelettrico per conseguire lo stesso fine, ma con gocce dal diametro ancora più piccolo. E’ ben noto come il controllo dell’umidità sia fondamentale non solo durante il processo di stampa vero e proprio, ma anche in tutte le altre fasi. E’ per questo che Carel offre questa gamma, consentendo ai suoi clienti prodotti adatti all’umidificazione in ambiente per tutte le zone del complesso industriale: dallo stoccaggio della carta fino alla zona di produzione. Anche per questa tecnologia, come nel caso dell’umidificazione isotermica, la completezza della gamma è uno dei fiori all’occhiello di Carel e consente, anche in questo caso, di avere un prodotto adatto a qualsiasi situazione. Inoltre, come per tutti gli altri suoi prodotti, Carel punta molto sulla minimizzazione dell’impronta energetica. E’ per questo che i suoi umidificatori hanno un controllo che li rende tra i migliori in quanto alla tematiche di energy saving.

Quali sono i punti di forza degli umidificatori Carel?

Uno dei punti di forza degli umidificatori Carel è quello della elevata connettività. Nell’era dell’industria 4.0, Carel ha dotato i suoi prodotti di sistemi completi per la connessione ed il controllo da remoto. Se agli umidificatori poi si affiancano i prodotti per la supervisione, anch’essi già nel portafoglio Carel, si ha a disposizione una tecnologia che consente sia di avere il proprio impianto produttivo monitorato quando tutto procede correttamente, sia, in caso di problematiche, la manutenzione che troubleshooting da remoto. E’  facile capire come i clienti si sentano al sicuro, sapendo di avere il loro plant sempre sott’occhio. La connettività non è però l’unico punto di forza: come accennato nella risposta precedente, il controllo integrato negli umidificatori Carel consente una regolazione di fino dell’umidità, che è capace di adempiere alle richieste di ambienti “demanding” come sono quelli industriali.

Quali prospettive per l’edizione di Drupa 2021?  

Per quanto il rinvio di un appuntamento cruciale come quello di Drupa possa essere impattante, Carel è già sui binari pronta a ripartire con uno sguardo attento alle evoluzioni che l’industria della stampa potrà avere in questi ulteriori 12 mesi. Sicuramente, come molti studi confermano, una delle tematiche chiave sulla quale sia Carel che tutta l’industria si concentreranno, sarà quella della stampa su imballi. L’aumento quasi esponenziale degli acquisti online ha comportato e comporterà sempre di più in futuro la necessità di avere imballi economici e facilmente gestibili. La “green wave”, unita alla facilità di smaltimento della carta rispetto alla plastica, spinge sempre di più le aziende all’utilizzo di imballi di carta e cartone, piuttosto che di materiale plastico. Carta e cartone che, sotto forma di imballo, riescono ad “entrare” nelle case del cliente e possono diventare veicolo di pubblicità mirata. Non è strano quindi, ad oggi, ricevere un pacco di cartone che all’esterno presenta la pubblicità di un altro prodotto ad esso correlato. Se poi si aggiunge la possibilità di stampare codici QR (quick response), si trasforma la carta da “vecchio mezzo di trasporto dell’informazione” a “parte integrante del mondo digitale”, rendendo cliccabile ciò che da secoli era solo leggibile.

 


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Ricerca e sviluppo green made in Durst

Delta SPC130
Delta SPC130

Non solo attrezzature per la stampa: Durst investe sulla propria tecnologie ad acqua per inchiostri ecocompatibili e certificati

Attiva in diversi settori della stampa, Durst è tra le aziende investono con decisione sui temi green e dell’ecosostenibilità. Il lavoro di ricerca sugli inchiostri ha portato a prodotti basati proprio sulla Durst Water Technology: una famiglia di inchiostri water based, ecocompatibili, inodori e resistenti alla luce che oggi sono implementati su diverse attrezzature marchiate Durst. A dimostrazione della qualità del lavoro svolto, anche i test e i conseguenti certificati sul riciclaggio confermano i requisiti e la conformità alla direttiva PTS-RH 021/12. Due le serie di inchiostri disponibili, sia per imballaggi secondari (Durst WT SP INK) che per quelli primari senza contatto diretto con gli alimenti (Durst WT FOOD SP INK).

Questi inchiostri sono essenziali per il mondo dell’imballaggio e della stampa diretta del cartone ondulato, una caratteristica comune alle tre macchine che sarebbero state esposte a drupa: due dedicate al mondo de corrugated (la Delta SCP 130 e la CorruJet) e una alle tirature ridotte e alla visual communication (la Delta 250 WT). Abbiamo chiesto ad Alberto Bassanello, direttore vendite Italia, quali sono le novità che Durst avrebbe portato a drupa e quali sviluppi prevede in preparazione del prossimo appuntamento tedesco.

Delta WT250
Delta WT250

Quali tecnologie avrebbe portato Durst a drupa?

Tante le novità che Durst aveva in serbo per drupa 2020, con un focus sulle tecnologie per il settore cartotecnico, tra cui Delta SPC 130 e Corrujet, sistemi di stampa Single Pass sviluppati dalla joint venture Koenig & Bauer/Durst per l’utilizzo con inchiostri base acqua. In mostra anche Delta 250 WT, stampante Multi Pass completamente automatizzata ed equipaggiata con inchiostri base acqua certificati per imballi primari e, per gli stampatori del LFP, l’ammiraglia della piattaforma P5: il modello P5 350 con tecnologia UV/LED a basso consumo in configurazione corrugated.

Quali sono i punti di forza della tecnologia proposta?

Delta SPC 130 e Corrujet sono i fiori all’occhiello della divisione Corrugated Packaging & Display Printing di KBA/Durst. Offrono velocità di stampa rispettivamente fino a 9.000 e oltre i 12.000 mq/h e assicurano il livello di produttività industriale necessario per convertire al digitale il comparto del packaging. Il tutto in ottica green grazie agli inchiostri base acqua appositamente formulati. Altra proposta Durst con inchiostri  water based certificati per imballi primari, è il sistema Delta 250 WT, ideale per piccole e medie tirature, che risponde efficacemente alle esigenze di qualità e produttività del settore cartotecnico e della visual communication.

Quali prospettive per l’edizione di drupa 2021?

Ritengo sia prematuro parlare delle prospettive per l’edizione 2021. Possiamo comunque affermare sin d’ora che Durst proporrà interessanti novità sia dal punto di vista tecnologico, sia per quanto riguarda nuovi inchiostri base acqua proprietari dedicati al mondo della cartotecnica. In particolare, ci focalizzeremo su sistemi Single Pass per grandi tirature, così come su soluzioni riservate a chi necessita di tirature più circoscritte. In queste settimane di lockdown, infatti, il nostro reparto R&D non ha mai smesso di lavorare sullo sviluppo di nuove soluzioni da proporre al mercato nei prossimi mesi.

 


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Tecnologie Grafiche non solo strumenti

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Da sempre l’azienda ha considerato fondamentale la formazione all’utilizzo professionale degli strumenti di misura del colore e dei software per la preparazione delle forme di stampa

Una delle prime aziende a occuparsi di colore, nelle più diverse declinazioni. Andrea De Rossi, fondatore di Tecnologie Grafiche, ha introdotto in Italia, la prima standardizzazione della stampa offset di FOGRA (1991) e da quasi 25 anni si occupa della gestione del colore nella prestampa mediante l’applicazione dei profili ICC (1996). La calibrazione del colore nei processi di stampa convenzionale e digitale sono ancora oggi il fondamento ed il valore delle proposte di Tecnologie Grafiche. Anche in un periodo di drupa rimandata, non mancano le novità per chi vuole migliorare la qualità della riproduzione del colore e velocizzare gli avviamenti di stampa e aumentare i margini di guadagno.

Quali tecnologie avrebbe portato a drupa Tecnologie Grafiche?

ColorLogic in Drupa era presente con le avanzatissime soluzioni di Color Management (ColorAnt, CoPra e ZePra) e le applicazioni di Ink Saving che consentono risparmi di inchiostro fino al 40% senza alterare la qualità delle immagini. Interessante la gestione del colore in Multicolor (esacromia, eptacromia) per una stampa più economica potendo sostituire circa il 90% dei colori spot con un mix di 6 o 7 colori base, aumentando del 50% la capacità produttività delle macchine da stampa.

Quali sono i punti di forza?

I nostri punti di forza sono gli strumenti. Techkon, nota azienda di spettrofotometri e lettori lastre “green” SpectroDens NG, indispensabili per un accurato controllo del colore su qualsiasi substrato stampato. Allo stand erano presenti due nuovi software, ChromaLT e ChromaQA per i quali è prevista oltre all’interfaccia per SpectroDens, anche quella per lo spettrofotometro eXactTM di xRiteTM.  La funzione InkCheck consente allo stampatore di capire se può “correggere al volo” il colore senza modificare la ricetta, evitando un costoso fermo macchina.

SpectroDens SCTV CMYK
SpectroDens SCTV CMYK

Barbieri Electronic è un marchio conosciuto in tutto il mondo per la elevata qualità degli spettrofotometri indispensabili alla misurazione di substrati speciali in stampa digitale e industriale. Il modello Spectro LFP è in grado di misurare anche materiali trasparenti per trasmissione (backlite, plexiglas, tessuto, etc.). La testa di misura con diaframmi intercambiabili di 2, 6 e 8 mm è idonea per materiali strutturati, come il tessuto. Il modello Barbieri Spectro LFP qb dispone di una nuova tecnologia di misura ad alta velocità con illuminazione a LED in grado di misurare anche inchiostri fluorescenti sia in riflessione che in trasmissione. Si possono misurare automaticamente i color target con i metodi di misura M0-M1-M2-M3.

Esistono due versioni: textile edition con telaio elettrostatico (sticky), con superficie adesiva che permette di fissare in modo stabile qualsiasi tipo di tessuto. Il dispositivo spectral-unit è in grado di rilevare il layout del color target e di inseguire le singole tacche centrandole automaticamente durante la misurazione. La testa è dotata di un sistema di ventilazione per espellere eventuali fibre di tessuto e pulviscolo durante la misurazione. Ceramic edition che dispone di una meccanica rinforzata e la testa di misura con piedini in acciaio.

Printflow è un produttore di interfacce per aggiornare e automatizzare le vecchie macchine da stampa offset integrando il sistema CIP3, di tipo dinamico, e un sistema di misura automatica del colore per la autoregolazione dei calami non assistita dall’operatore. Nel mondo le installazioni sono più di 3.500 e in Italia sono oltre 50. L’abbinamento con il sistema di misura a scansione Techkon SpectroDrive consente di ottenere avviamenti in metà tempo e scarti ridotti del 50%.

Quali prospettive per l’edizione di drupa 2021?

Si presenteranno i prodotti elencati, la tecnologia si evolve e sicuramente ci saranno altre novità.

 


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