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La carta: un esempio di bioeconomia circolare

«La carta è un esempio di bioeconomia circolare in quanto è una tecnologia che ha saputo coniugare la sostenibilità con l’impiego di materie prime rinnovabili e il riciclo dei prodotti a fine vita» esordisce il presidente di Assocarta Girolamo Marchi in occasione della conferenza stampa, presso l’Unione Industriali di Torino, di presentazione dei dati dell’edizione n. 20 del Rapporto Ambientale del settore cartario «infatti, la carta è rinnovabile, riciclabile, biodegradabile e compostabile» aggiunge Marchi.

Secondi i dati disponibili il settore cartario ha fatturato nel 2018 circa 7,7 miliardi (+4,2%, aumento in parte spiegabile con la crescita esponenziale del costo delle cellulose) per più di 9 milioni di produzione (+0,1%). Buon trend per gli imballaggi e le speciali, stabili le carte igienico sanitarie, ancora in riduzione le carte grafiche.

Nei primi 3 mesi del 2019 calano la produzione (-2%) e il fatturato (-2,2%) rispetto ai buoni livelli dello stesso periodo 2018. Tale risultato risente dei ridimensionamenti presentati dai primi due mesi (-4,5% per gennaio e -1,6% per febbraio), a fronte della conferma in marzo dei volumi realizzati un anno prima. Scendono ancora le carte grafiche, stabili le carte igienico sanitarie, cresce ancora l’imballaggio ma su livelli inferiori rispetto all’anno passato. Risultati in linea con quelli dei concorrenti europei.

La carta è un materiale di origine naturale che viene prodotto a partire da cellulose provenienti da foreste gestite in maniera sostenibile. Tutta la cellulosa importata in Italia è soggetta a verifica di legalità e circa l’80% è dotata di certificazione di sostenibilità, mentre il tasso di circolarità (rapporto tra materie prime secondarie e quelle totali impiegate) di tutto il settore raggiunge il 55%, con eccellenze nella filiera degli imballaggi che ci consentono già di raggiungere l’80% di riciclo, che costituisce il nuovo obiettivo della Direttiva Comunitaria da recepire.

Il settore della carta produce un biomateriale che viene poi riciclato dallo stesso comparto. In Italia si riciclano 10 tonnellate al minuto di carta, un giornale rientra nel ciclo produttivo in media dopo 7 giorni, una scatola entro 14 giorni e ogni anno vengono evitate 20 discariche grazie al riciclo della carta.

La filiera del riciclo include il consumatore e le raccolte differenziate della carta (che in Italia sono rigidamente mono materiale) in linea con gli standard europei di settore, elementi fondamentali per avere carta da riciclare di buona qualità. Sui materiali raccolti lavorano le piattaforme di selezione per raggiungere gli standard previsti dalla UNI EN 643, la cui prima versione è del 1994.

Raccolte differenziate non di buona qualità possono condizionare profondamente l’attività del selezionatore. In quest’ambito l’attività di standardizzazione è continua, in collaborazione con l’intera filiera e il Consorzio Comieco.

Standard armonizzati a livello UE, e la recente adozione di nuove procedure per la verifica delle impurità sono strumenti essenziali per la filiera del riciclo che punta proprio alla qualità per incrementare il riciclo.

«E tuttavia, anche il più accorto dei selezionatori può conferire una balla di carta da riciclare non perfettamente rispondente alle specifiche merceologiche. Ciò può avvenire con le materie prime vergini e quindi anche con materiali secondari derivanti dalle raccolte differenziate urbane. Di ciò nel recepimento delle nuove direttive in materia di Economia Circolare si dovrà necessariamente prendere atto con l’introduzione di regole e standard adeguati, pena la irrealizzabilità della stessa» afferma Marchi.

La selezione e, soprattutto, il riciclo in cartiera producono degli scarti che sono limitati rispetto alle grandi quantità di materiali impiegati, ma sono in gran parte ineliminabili. Si tratta di scarti del tutto simili ai rifiuti urbani.

«E come tali dovrebbe essere trattati» secondo Marchi «avviandoli in via prioritaria negli impianti regionali. Se non riusciamo a recuperare gli scarti del riciclo sarà difficile fare il riciclo e l’Economia Circolare» insiste Marchi.

Inutile aggiungere che all’estero, in Germania piuttosto che in Austria, non esiste praticamente più lo smaltimento in discarica, compensato dal fatto che il recupero energetico viene considerato un’opzione nel rispetto della gerarchia dei rifiuti.

Non è così in Italia, dove non solo non riusciamo a produrre energia dagli scarti come fanno i nostri concorrenti europei, ma non riusciamo neanche a trovare impianti per gestirli. Non riusciamo, quindi, a chiudere  il ciclo proprio in un’ottica di economia circolare.

«Se la situazione non cambia saremo invece costretti a stipulare accordi settoriali per esportare i nostri scarti all’estero. Alla faccia dei principi dell’Economia Circolare e, soprattutto, della bilancia commerciale del Paese. Inutile stupirsi se i nostri concorrenti producono a prezzi inferiori. Lo fanno anche recuperando i nostri scarti industriali, servizio per il quale si fanno pagare, oltre a non avere il costo energetico» spiega Marchi.

L’industria della carta è energivora e utilizza il gas, il migliore combustibile in assoluto, tra l’altro con prezzi superiori del 15% a quello dei concorrenti esteri.

«Chiediamo al Governo di intervenire per ridurre questo “spread” e agire sulle componenti parafiscali che via via aumentano» conclude Marchi. «L’Economia Circolare è un’opportunità per il Paese e per l’industria della carta, ma è necessario mantenere un contesto competitivo».

 

 

Grande interesse per le soluzioni Heidelberg ai Packaging Days

A metà maggio, Heidelberger Druckmaschinen ha organizzato l’evento Packaging Days presso il sito di Wiesloch-Walldorf con il tema Together on Track to Success. Oltre 350 partecipanti provenienti da tutto il mondo, suddivisi in due giornate, hanno visitato il Packaging di Print Media Center, dimostrando un forte interesse per le soluzioni integrate di Heidelberg e ottenendo risposte esaurienti alle crescenti esigenze del settore. Le tirature sono in calo, le materie prime aumentano di prezzo e i margini continuano a essere sotto pressione. Heidelberg offre ai suoi clienti un’ampia gamma di prodotti, con processi standardizzati e flussi di lavoro ampiamente automatizzati. «Stiamo migliorando continuamente lo Smart Print Shop e offriamo ai nostri clienti assistenza per la trasformazione digitale», ha spiegato Stephan Plenz, membro del consiglio di amministrazione responsabile per la tecnologia digitale, durante il suo discorso di benvenuto. «In questo evento, vogliamo dare ai nostri clienti spunti e idee diversi su come rendere il loro modello di business ancora più redditizio».

Ad esempio, la cosiddetta Smart Packaging Production ha dimostrato come la produttività e la redditività possano essere significativamente aumentate in una soluzione globale integrata. In rete con il Prinect Production Manager, la Speedmaster XL 106 – 6 colori con coating e logistica, la nuova fustella Powermatrix 106 CSB e la piegatrice Diana X 115 procedevano a tutta velocità. Powermatrix 106 CSB è la nuova fustella ad alte prestazioni di MK Masterwork. Produce 8.000 fogli/ora e ha tutte le caratteristiche che ci si aspetta dalle stampanti per imballaggi, come un sistema di gestione delle pile elevato e il sistema di registro ottico delle lastre MasterSet come dotazione standard. Le sue prestazioni in un ambiente 24/7 rendono la nuova Powermatrix 106 CSB un’opzione economica per le stampanti di imballaggi industriali alla ricerca di una fustella efficiente.

L’argomento multicolor, stampa dei pantoni utilizzando tre colori aggiuntivi, viola, verde e arancio in aggiunta alla quadricromia in un solo passaggio, è stato dimostrato sia sulla Speedmaster XL 75 Anicolor che sulla Speedmaster XL 162 – grande formato. Il fatto che non siano necessari cambiamenti di colore tra i singoli lavori riduce notevolmente i tempi di lavaggio e di preparazione, il che significa produttività elevata. La macchina da stampa digitale industriale a getto d’inchiostro Primefire 106 ha dimostrato le molteplici possibilità di personalizzazione in Packaging as you like. Ciò ha permesso ai clienti di scoprire come i più recenti processi digitali possono essere integrati con i tradizionali metodi offset in modo armonico utilizzando gli stessi supporti e gli stessi processi di finitura. One Pass, Infinite Possibilities: per tutti i clienti interessati a creare sempre più valore aggiunto e differenziazione. La Speedmaster XL106-8 colori con doppio rivestimento e Foilstar a freddo ha prodotto effetti affascinanti in un unico passaggio, utilizzando contemporaneamente 8 gruppi stampa, le doppie torri e la laminazione a freddo.

 

A Fespa 2019 novità in anteprima da Liyu

Liyu ha spinto sull’acceleratore a Fespa con uno stand importante per dimensioni e rivoluzionario per contenuti, che testimoniava la crescita del brand asiatico nel mercato europeo, grazie a un network sempre più capillare di filiali dirette e distributori esclusivi in tutte le più importanti piazze del continente. Proprio la capillarità, unita a plus come qualità, engineering, design e competitività sono gli elementi chiave che ne stanno decretando il successo. Il tutto unito all’ampiezza della gamma, che comprende sistemi flatbed e ibridi con tecnologia LED o bulbo, stampanti roll-to-roll e eco-solvente, UV e per stampa diretta su tessuto, con finissaggio in linea. Un range completo, interamente esposto in fiera e sviluppato dall’R&D interno per anticipare le più attuali tendenze della visual communication e della stampa industriale che vedono in prima linea la crescita del Textile Printing e del Soft Signage.

I supporti di comunicazione stanno cambiando e il tessuto è tra i protagonisti indiscussi delle nuove tendenze, grazie a caratteristiche esclusive quali versatilità, ecosostenibilità ed estrema maneggevolezza che ne stanno favorendo la diffusione in sostituzione ai classici banner e pvc. Riflettori puntati quindi sul sistema Platinum Textile, top di gamma per la stampa diretta su tessuto che rappresenta la miglior risposta di Liyu alla crescita esponenziale di questo settore. Con luce di stampa fino a 320 cm, risoluzione fino a 2880 dpi, questa stampante dal design ultramoderno offre standard inediti, garantendo qualità unita ad un prezzo al mq estremamente competitivo.

Ideali per applicazioni Soft Signage anche le novità tecnologiche presentate in anteprima europea sul palcoscenico della kermesse tedesca. Tra queste Platinum QR (che si aggiunge alla serie PCT LED), la soluzione industriale per la stampa su bobina con qualità fino a 2880 dpi, luce di 330 cm e produttività potenziata grazie agli esclusivi rulli di trascinamento che permettono di lavorare in contemporanea con 2 singole bobine. Protagonista indiscussa la nuova stampante ibrida Platinum Q2, contraddistinta dalla doppia funzionalità flatbed e roll-to-roll. Entrambi i sistemi saranno presto disponibili per il mercato italiano, dove i clienti possono contare sulla consulenza pre-vendita e assistenza post-vendita garantite dal team Liyu Italia e dai rivenditori autorizzati. Una nutrita rappresentanza di tecnici Liyu Italia, inoltre, ha preso parte a Fespa affiancando i colleghi di Liyu International e Liyu Germany nell’illustrare a clienti e prospect le caratteristiche delle soluzioni in mostra.

È di Graf Color la prima installazione italiana di Durst Delta WT 250

Arriva in italia l’esclusiva stampante Multi-Pass Delta WT 250 basata sulla Durst Water Technology: il sistema eco-friendly con inchiostri base acqua per cartotecnica verrà installato a luglio presso Graf Color Srl, storico cliente Durst, che dal 1990 offre soluzioni per l’advertising aziendale con un particolare focus nella comunicazione in-store. «Con Delta WT, che abbiamo scelto di configurare nella versione full optional comprensiva di sistema di carico e scarico automatico, puntiamo a far crescere il nostro business offrendo nuovi prodotti a nuovi clienti», spiega l’amministratore di Graf Color Constantino Fidanza. «Inoltre, opereremo in qualità di service conto terzi, puntando sul fatto che la nostra è la prima installazione in Italia di un sistema che promette lavorazioni contraddistinte da unicità e valore aggiunto». Delta WT 250, infatti, garantisce qualità ottica e tattile paragonabile all’offset, stampando fino a 6 colori su supporti che spaziano dal foglio di piccole dimensioni (A3) fino a lastre di 2.500 mm, con uno spessore massimo di 30 mm.

Tra i punti di forza indiscutibilmente gli inchiostri a base acqua Durst Water Technology che si dimostrano perfettamente in linea con i requisiti dell’industria del cartone ondulato e del cartoncino teso: resistenti alla luce e all’abrasione, estremamente lucidi e brillanti, molto flessibili e quindi idonei a lavorazioni successive come la piegatura e la cordonatura, ma soprattutto inodore ed ecocompatibili. Dotati di pigmenti organici e privi di monomeri, infatti, non soffrono di migrazione e non contengono sostanze nocive. Ciò ha permesso a Durst di conseguire la certificazione per imballi primari, quindi anche a uso alimentare; inoltre l’Istituto indipendente per la fabbricazione della carta dell’Università tedesca di DarmStadt ne ha riconosciuto i requisiti di riciclaggio delle stampe. Plus che permettono di utilizzare Delta WT 250 per prodotti cartotecnici destinati al mondo del food & beverage, ma anche della cosmetica e del farmaceutico. «Abbiamo apprezzato la componente innovativa di questo inchiostro sin dalle prime demo effettuate presso la sede Durst», sottolinea motivato Constantino Fidanza. «Essendo costantemente alla ricerca di obiettivi sempre più sfidanti, abbiamo da subito intuito le grandi potenzialità di questa stampante digitale sostenibile in ottica di ampliamento del nostro raggio d’azione». Ormai da oltre 25 anni il core business di Graf Color è l’ideazione e la produzione di espositori, isole promozionali, packaging in cartone, allestimenti per fiere e vetrine, POP, scenografie, mock up e oggetti di visual design. Ambiti in cui l’azienda vanta importanti commesse realizzate per prestigiosi brand del mondo retail e GDO, con installazioni gestite a livello worldwide. Applicazioni per gran parte realizzate con tecnologie firmate Durst, che hanno conferito a Graf Color un vantaggio competitivo basato su velocità di esecuzione e qualità delle stampe. «Il nostro primo incontro con Durst risale al 2010 quando abbiamo trovato nella flatbed UV Rho 700 Pack tutte le caratteristiche che stavamo cercando in termini di produttività», racconta il titolare di Graf Color. «Una collaborazione che sicuramente ha contribuito fattivamente al nostro percorso di crescita con la successiva installazione della P10 HS e adesso con l’imminente arrivo di Delta».

 

Xerox Iridesse vince il Top Association Awards per l’innovazione nella stampa di produzione

Xerox Iridesse ha ricevuto un prestigioso riconoscimento dall’European Digital Press Association Awards 2019 guadagnando il premio EDP Cut Sheet Printer per l’innovazione nella stampa di produzione digitale.

Iridesse è la stampante digitale in grado di stampare con precisione fino a sei colori in un unico passaggio e ha la capacità di impreziosire il supporto con inchiostri decorativi metallici, trasparenti e bianchi. Ciò consente maggiori opportunità creative per la stampa digitale, rendendo più facile per le piccole imprese l’adozione di finiture speciali su tirature limitate.

Selezionata per aver ottenuto, nel suo settore di mercato, i miglior risultati in temini di – costo, efficienza e qualità – EDP ha premiato Xerox Iridesse il 15 maggio a Monaco, durante Fespa 2019.

«In qualità di agenzia di branding creativa, la nostra principale risorsa è rappresentata dalle nostre idee – ha dichiarato Ben Glazier dell’agenzia creativa Glazier Design – Xerox Iridesse ci offre molte opportunità per presentare idee nuove e diverse alle aziende di moda, ai rivenditori e ad altri settori che amano l’impatto che possono dare ai loro clienti, aiutandoli a distinguersi e a migliorare il loro prodotto. Garantisce tempi di risposta incredibilmente rapidi, che ci consentono di eseguire i lavori in modo veloce ed efficiente, risparmiando così tempo e costi per il cliente».

IPW1 a Londra è stato uno dei primi clienti a testare Iridesse e il successo riscontrato è stato seguito da installazioni in tutta Europa tra cui i principali stampatori commerciali britannici Hickling & Squires e Hobs Repro, Furlan Grafica in Italia, Adaequo in Spagna e By Print Madrid in Madrid, in Svizzera ILG Druck e Printsalon in Lussemburgo.

«Iridesse rappresenta l’innovazione Xerox a pieno regime», ha affermato Tracey Koziol, vice presidente senior Global Offering Solutions presso Xerox. «Iridesse offre ai designer e agli stampatori digitali la possibilità di diversificare le loro offerte e far crescere il loro business con più funzionalità, una migliore qualità, una maggiore flessibilità e a costi inferiori».

New Aerodinamica permette maggiore efficientamento nella produzione di ICO

Due aziende punti di riferimento della produttività italiana si sono incontrate. Si tratta di New Aerodinamica e ICO. La prima – che con questo 2019 soffia sulle sue prime 35 candeline – nel corso degli anni è cresciuta costantemente, espandendo i suoi confini oltre l’Italia. La seconda invece si pone tra i principali protagonisti del settore della produzione di cartone ondulato, grazie a ben 65 anni di esperienza, fatti di efficienza, qualità, rapidità, puntualità, capacità progettuale e versatilità. Un insieme di qualità che accomuna le due aziende e che le ha condotte verso un intreccio chiamato impianti di aspirazione industriale. Infatti, quando è necessario rifornire oltre 2000 clienti in tutto il mondo, si ha la necessità assoluta di essere affiancato da impianti di aspirazione scarti al top di gamma. Un’esigenza inderogabile per ICO che, va puntualizzato, vanta un elenco di certificazioni tra le quali FSC (Forest Stewardship Council), che garantisce il rispetto delle risorse forestali e consente al consumatore finale di riconoscere i prodotti fabbricati con materie prime riciclate e non a basso impatto ambientale o provenienti da foreste gestite secondo rigorosi principi di responsabilità. Ad essa si aggiunge inoltre l’importantissima certificazione del sistema di gestione della responsabilità sociale d’impresa, secondo lo standard internazionale SA 8000. Due risultati raggiunti rispettando l’ambiente nella scelta dei materiali utilizzati per la produzione degli imballaggi, ma anche dalla scelta di impianti fatti di macchinari customizzati, creati ad hoc per le sue esigenze. E qui è entrata in gioco proprio New Aerodinamica che, grazie a uno studio preventivo delle esigenze di ICO, ha poi realizzato nel corso degli anni diversi impianti di aspirazione in grado di svolgere le proprie funzioni in tempi rapidi e con il massimo delle precisione. Nello specifico la prima necessità è sorta negli anni 80, quando New Aerodinamica intervenne nello stabilimento di Sambuceto, dove venne realizzato un efficientissimo impianto di aspirazione industriale. Un risultato così positivo da catturare la fiducia del cliente che non ebbe dubbi nella scelta di ricontattare l’azienda bergamasca per la risoluzione di un importante problema di qualità di stampa, la presenza di difetti di copertura del colore legato alla presenza di polvere nella macchina da stampa e in particolare nel circuito del trasporto vacuum, i cosiddetti “sporchi” o “capperini”. La soluzione adottata da New Aerodinamica fu così la creazione di un sistema di aspirazione e soffiaggio che consentì una riduzione dell’85% della presenza di polvere all’interno della macchina di produzione. A questo successo si è poi aggiunto lo scorso anno quello relativo alla creazione di un impianto di aspirazione di refili su ondulatore che, in tempi rapidi di realizzazione, ha consentito un maggiore efficientamento nella produzione. Sempre sullo stesso ondulatore sono poi state realizzate le evacuazioni della ventilazione con tubazioni da Ø1000mm, per il quale è stato necessario aggirare la difficoltà dei passaggi e lo spazio ridotto di installazione. Un problema risolto studiando ad hoc tutti i passaggi, creando dei raccordi con le coperture in vetroresina tali da mantenere la sigillatura contro le intemperie. Un lavoro ben riuscito e in tempi così brevi da riconfermare la massima soddisfazione del team di New Aerodinamica, ma soprattutto di tutti i referenti ICO.

Taglio versatile e preciso con Zund

L’edizione di quest’anno promette “un’esplosione di possibilità”. E presso lo stand Zünd, i visitatori possono sperimentare dal vivo come poter sfruttare appieno un plotter Zünd anche nella lavorazione finale. Niente annunci in grande stile, ma molta voglia di rinfrescare la propria immagine, restando fedeli a sé stessi. E tanti piccoli accorgimenti per migliorare produttività e facilità d’uso dei modelli esistenti. Dalla continua estensione degli utensili per il laser all’aggiornamento del software di gestione, con una maggiore propensione agli ambienti 4.0.

Per la rappresentanza italiana, anche il momento di una importante sfida. Dopo i riscontri positivi dei più recenti workshop, l’occasione è ideale per avvicinare tanti nuovi clienti al mondo Zund. La crescita dei materiali rigidi aumenta anche le esigenze di taglio, lo scoglio è convincere tanti potenziali clienti sulla validità di investire da subito in un sistema completo, destinato a durare a lungo e accompagnare una crescita.

 

Roland lancia la nuova serie TrueVIS VG2

Stampa e taglio restano protagonisti nell’area Roland, ma non certamente gli unici. Intorno alla premiata TrueVIS VG2 nelle varianti 540 e 640 da 54” e 64” rispettivamente, una serie di soluzioni pronte a condividere la risposta alle crescente domanda di strumenti utili a diversificare e distinguersi.

Per la VG2 diversi gli elementi distintivi, a partire dal nuovo colore arancione, da usare come alternativa al bianco, oltre al ricco corredo di inchiostri grazie ai quali sfruttare una gamma particolarmente ampia. Stampe inoltre laminabili già dopo sei ore e con una maggiore durata allo stretch. Non da ultimo, oltre a una serie di ritocchi software e firmware, certificazioni in tema sostenibilità, anche per interni in ambito pubblico.

Oltre alla sempre grande attenzione per il mondo UV rivolta dal mondo della serigrafia e tipografia impegnato ad allargare il raggio d’azione, grande afflusso intorno al sistema per la stampa diretta su magliette personalizzate e personalizzabili anche direttamente dal cliente finale, destinata al mondo retail.

 

 

Ricoh: produzioni creative

Ripensa la creatività, reinventa la produttività: è con questo messaggio che Ricoh si presenta alla più importante fiera europea dedicata al mondo della comunicazione visiva.

Ricoh si fa strada nel mondo della stampa digitale di grande formato. Contando esclusivamente sulle proprie forze, l’offerta e i riscontri si fanno davvero interessanti. Alla versione definitiva della nuova Latex in due varianti 5130 e 5170, da 130 cm e 160 cm rispettivamente, si affianca una nuova versione in piano ecosolvente da 130x150cm interessante per il mercato italiano. Mantenendo però testine e inchiostri del modello superiore.

Per la nuova Latex invece, tre teste di stampa e non più due e una rinnovata formulazione per gli inchiostri, con temperatura di lavoro ridotta a 60°. Aspetto sempre distintivo, con inchiostro bianco di serie.

A favore della produttività infine, cicli automatici di pulizia testine con sensore per il controllo dello stato di efficienza.

 

Epson a Fespa stampa su finta pelle e non solo

Se i rivali aumentano l’attenzione verso il mondo tessile e la sublimazione, Epson non si scompone e a sua volta rilancia nel settore signage. SureColor SC-S per il signage, SC-S60600L e SC-S80600L sono destinati infatti alla produttività, con occhio sempre molto attento alla qualità. Senza trascurare il massimo controllo sui costi di gestione. Al riguardo, interessante il sistema di alimentazione a sacche e non più a taniche. Una cassettiera per la doppia quadricromia alloggia i ricambi, offrendo un’autonomia complessiva di 3 litri per colore.

Durante la fiera, Epson ha presentato una nuova soluzione per la stampa su finta pelle messa a punto dall’azienda italiana Ecotex. Grazie a questa opzione, le stampanti Epson della serie SureColor SC-S potranno stampare direttamente sulla pelle sintetica per la realizzazione di capi di abbigliamento, complementi d’arredo, componenti per auto e moto, nonché articoli promozionali. Facile da utilizzare, la soluzione esposta in fiera include una stampante, l’opzione Ecotex e un software speciale (sviluppato da Dev Studio), che si integrano perfettamente tra loro in modo da garantire risultati di altissima qualità.

Infine, la capacità produttiva dei nuovi impianti Epson ha raggiunto livelli tali da consentire a breve la fornitura delle testine a terzi.